L'ente pubblico indiano, All India Radio, ha annunciato in occasione del salone specializzato BES a New Delhi ambiziosissimi piani per la digitalizzazione dei propri servizi. Entro il 2017 la radio pubblica indiana vuole essere completamente digitale nei suoi studi e nel sistema di distribuzione (e fin qui ci siamo), ma pensa anche di digitalizzare le trasmissioni con il DRM e il DRM+. Pochi giorni fa AIR ha fatto sapere di avere ordinato da Thomson (ma da oggi dovremo scrivere Technicolor visto che la conglomerata francese ha deciso di ribrandizzarsi con il marchio della sua sussidiaria cinematografica americana) due nuovi trasmettitori da un megawatt per le onde medie, entrambi in grado di uscire in AM analogica o in DRM. Entro due anni ci dovrebbero essere emissioni digitali da 76 frequenze in onde medie, nove in onde corte e 64 in FM. Nell'arco dei successivi quattro anni tutto passerà al digitale.
Queste notizie sono apparse sui siti del consorzio Digital Radio Mondiale e su Radio World. Entrambe sono sponsorizzate dai produtto di trasmettitori. Non credo di aver mai visto niente di più irrealistico. Al momento l'industria non è assolutamente in grado di far seguire una digitalizzazione tanto massiccia con un numero adeguato di ricevitori digitali. Che possa esserlo nel 2013, la prima "scadenza" che All India Radio si sarebbe fissata mi pare altrettanto assurdo. Vorrei proprio sapere che ne pensa il Parlamento indiano. Andando a curiosare in giro ho trovato delle dichiarazioni della ministra delle comunicazioni Ambika Soni, che enfatizza la data del 2017 soprattutto per lo switchover dell'ente televisivo Doordarshan, quindi in un contesto televisivo (dove i terminale utente ci sono). Nelle varie dichiarazioni riportate dai giornali indiani ci si lamenta che i ricevitori radio digitali oggi "costano" troppo (15 mila rupie). Vorrei però che qualcuno dicesse che i ricevitori DRM semplicemente non esistono, non sono neanche lontanamente sufficienti a coprire il fabbisogno potenziale di un bacino di ascolto di un miliardo di persone. La risposta classica a questi dubbi è che è solo questione di domanda. Che l'industria dei componenti e dei terminali risponderà quando le trasmissioni digitali stimoleranno la domanda. Ma il DRM non il DVB terrestre, i tentativi di realizzare componentistica e sistemi di ricezione per il mercato di massa sono tutti clamorosamente falliti. Proprio in India c'è stato un esempio di flop molto istruttivo. Analog Devices India avrebbe dovuto fornire il silicio per ricevitori DRM cinesi che non si sono mai visti. Ormai sono sette, otto anni che leggiamo solo annunci e anche l'ultima generazione di chip, molto promettente, si è chiaramente scontrata con barriere tecnologiche (costruire software defined radio non è facile) e commerciali.
In una parola, il Digital Radio Mondiale è una bufala digitale che non ha nessuna speranza, al momento, di imitare il successo dell'industria digitale del telefonino. In preparazione per il World Mobile Congress di Barcellona sono stato a un incontro stampa con Ericsson l'altro giorno. I fornitori tecnologici si stanno preparando ad affrontare il problema dell'adeguamento alla larga banda mobile di cinque milioni di base station nel mondo, alle quali si affiancheranno altre centinaia di migliaia di base station proprio in nazioni come l'India. Ericsson ha fatto l'esempio di un operatore indiano che ha 80, dicesi ottanta milioni di abbonati. Gli operatori di telefonia non sono molto ricchi in questo momento, ma stiamo parlando di miliardi di persone che possono acquistare senza decine di milioni di telefonini "smart" capaci di usufruire di servizi a banda larga tra cui la radiofonia digitale. Centinaia di milioni di telefonini montano chip che integrano la ricezione della radio FM. E' evidente a tutti che il futuro della radiofonia sta proprio in questo, in una combinazione sempre più stretta di radio digitale da infrastrutture Internet/cellulari e radio analogica FM stereo di buona qualità grazie efficace regolamentazione dello spettro (l'India a questo proposito insegna con una politica di incentivazione dell'FM che ha portato alla creazione di migliaia di stazioni commerciali e comunitarie) e componentistica DSP per una demodulazione molto efficiente dei segnali. Io capisco che società come Thompson debbano trovare il modo di liberarsi di una montagna di fuffa tecnologica obsoleta, ma c'è un limite anche alla peggiore credulità. Dovrebbero piantarla di prenderci per dei deficienti.
Queste notizie sono apparse sui siti del consorzio Digital Radio Mondiale e su Radio World. Entrambe sono sponsorizzate dai produtto di trasmettitori. Non credo di aver mai visto niente di più irrealistico. Al momento l'industria non è assolutamente in grado di far seguire una digitalizzazione tanto massiccia con un numero adeguato di ricevitori digitali. Che possa esserlo nel 2013, la prima "scadenza" che All India Radio si sarebbe fissata mi pare altrettanto assurdo. Vorrei proprio sapere che ne pensa il Parlamento indiano. Andando a curiosare in giro ho trovato delle dichiarazioni della ministra delle comunicazioni Ambika Soni, che enfatizza la data del 2017 soprattutto per lo switchover dell'ente televisivo Doordarshan, quindi in un contesto televisivo (dove i terminale utente ci sono). Nelle varie dichiarazioni riportate dai giornali indiani ci si lamenta che i ricevitori radio digitali oggi "costano" troppo (15 mila rupie). Vorrei però che qualcuno dicesse che i ricevitori DRM semplicemente non esistono, non sono neanche lontanamente sufficienti a coprire il fabbisogno potenziale di un bacino di ascolto di un miliardo di persone. La risposta classica a questi dubbi è che è solo questione di domanda. Che l'industria dei componenti e dei terminali risponderà quando le trasmissioni digitali stimoleranno la domanda. Ma il DRM non il DVB terrestre, i tentativi di realizzare componentistica e sistemi di ricezione per il mercato di massa sono tutti clamorosamente falliti. Proprio in India c'è stato un esempio di flop molto istruttivo. Analog Devices India avrebbe dovuto fornire il silicio per ricevitori DRM cinesi che non si sono mai visti. Ormai sono sette, otto anni che leggiamo solo annunci e anche l'ultima generazione di chip, molto promettente, si è chiaramente scontrata con barriere tecnologiche (costruire software defined radio non è facile) e commerciali.
In una parola, il Digital Radio Mondiale è una bufala digitale che non ha nessuna speranza, al momento, di imitare il successo dell'industria digitale del telefonino. In preparazione per il World Mobile Congress di Barcellona sono stato a un incontro stampa con Ericsson l'altro giorno. I fornitori tecnologici si stanno preparando ad affrontare il problema dell'adeguamento alla larga banda mobile di cinque milioni di base station nel mondo, alle quali si affiancheranno altre centinaia di migliaia di base station proprio in nazioni come l'India. Ericsson ha fatto l'esempio di un operatore indiano che ha 80, dicesi ottanta milioni di abbonati. Gli operatori di telefonia non sono molto ricchi in questo momento, ma stiamo parlando di miliardi di persone che possono acquistare senza decine di milioni di telefonini "smart" capaci di usufruire di servizi a banda larga tra cui la radiofonia digitale. Centinaia di milioni di telefonini montano chip che integrano la ricezione della radio FM. E' evidente a tutti che il futuro della radiofonia sta proprio in questo, in una combinazione sempre più stretta di radio digitale da infrastrutture Internet/cellulari e radio analogica FM stereo di buona qualità grazie efficace regolamentazione dello spettro (l'India a questo proposito insegna con una politica di incentivazione dell'FM che ha portato alla creazione di migliaia di stazioni commerciali e comunitarie) e componentistica DSP per una demodulazione molto efficiente dei segnali. Io capisco che società come Thompson debbano trovare il modo di liberarsi di una montagna di fuffa tecnologica obsoleta, ma c'è un limite anche alla peggiore credulità. Dovrebbero piantarla di prenderci per dei deficienti.
All India Radio confirms order for two Megawatt DRM MW transmitters
New Delhi, 3 Feb 2010: India’s national broadcaster All India Radio (AIR) has placed an order for the supply of two 1000 kilowatt DRM capable medium wave transmitters. These will replace old analogue transmitters of same capacity at Chinsurah (West Bengal) and Rajkot (Gujrat), with state-of-the-art solid state transmitters.
The new Megawatt transmitters can be operated in analogue, in simulcast or in DRM mode with automatic change-over between these three operational modes. The transmitters shall provide coverage to very large areas in the Indian sub-continent as well to the West, North, East and Southeast Asia.
This significant purchase was revealed at the recently concluded Broadcast Engineering Society (BES) India’s conference in New Delhi, attended by exhibitors and participants from all over the world. The need for cheaper digital radio sets and content innovation was highlighted by speakers during the event.
All India Radio has already chosen DRM as the technology for converting its vast analogue network to digital. This is part of its digital radio switchover strategy where more than 40 transmitters are to be made DRM capable in the near future. AIR is already broadcasting in DRM from one of its high-power shortwave transmitter located at Khampur near Delhi that covers an area of approximately 800 kilometre radius.
The DRM Consortium is delighted with this development which underlines the commitment made by India to new technology in general and the DRM standard in particular.
About DRM and DRM+
Digital Radio MondialeTM (DRM) is the universal, openly standardised digital broadcasting system for all broadcasting frequencies up to 174MHz, including LW, MW, SW, band I and II (FM band). DRM provides digital sound quality and the ease-of-use that comes from digital radio, combined with a wealth of enhanced features: Surround Sound, Journaline text information, Slideshow, EPG, and data services. DRM on short, medium and long wave for broadcasting bands up to 30 MHz (called 'DRM30') provides large coverage areas and low power consumption. The enhancement of the DRM standard for broadcast frequencies above 30 MHz ('DRM+') uses the same audio coding, data services, multiplexing and signaling schemes as DRM30 but introduces an additional transmission mode optimized for those bands.***
AIR Pushes Toward 2017 Date With DRM
02.03.2010
At the recent BES Expo 2010 in New Delhi, All India Radio outlined its “Road to Digitization” and confirmed an order for two 1 megawatt DRM-capable medium-wave transmitters.
AIR is aiming for a 2017 digitization of its operations, including digitization of studios and studio-transmitter links, as well as of transmissions using DRM and DRM+ technologies.
The two new transmitters will replace aging analog megawatt medium-wave transmitters in Chinsurah, West Bengal, and Rajkot, Gujarat. Broadcast Engineering Consultants India Ltd. (BECIL) is handling the installation, according to tender award documents posted by All India Radio.
Alokesh Gupta reports on his RadioActivity blog that the transmitters in question are Thomson S7HP units.
According to the DRM Consortium, AIR is already broadcasting in DRM from a high-power shortwave transmitter at Khampur near Delhi.
During the BES Expo, AIR conducted DRM multicast demonstration broadcasts, airing two different services on 6100 kHz simultaneously.
AIR is aiming to have 76 medium-wave, nine shortwave and 64 FM transmitters digitized by 2013, with the remaining transmitters in its network digitized by 2017.***
DD, AIR services to be fully digitised by 2017
The digital mode offers many advantages like efficient utilisation of available spectrum, better quality of picture and services
Published on 01/29/2010 -
New Delhi: The complete digitalisation of broadcasting services of Doordarshan, All India Radio and cable services is planned for a complete switchover by 2017.
Inaugurating the BES EXPO 2010, the Union Information and Broadcasting Minister Ambika Soni emphasised that the government is committed to digitalisation of Doordarshan network to improve the viewing experience.
“While India has yet not declared any date for complete migration, it is now being increasingly felt that by 2017 we should aim for complete switchover”, Soni added.
The official broadcaster for Commonwealth Games 2010, Doordarshan has already installed High Definition Television, she added.
The digital mode offers many advantages like efficient utilisation of available spectrum, better quality of picture and services, interactive and niche services. It also helps in bringing transparency.
Acknowledging technology as the growth driver for many innovations in broadcast sector, the Minister urged the broadcasters to ensure that fruits of new technology actually reach the consumer.
Convergence in technology has to fast become a reality and broadcast engineers must play a crucial role in guiding the best possible options in the carriage of the content to the public, she added.
The ministry is also giving a serious thought to devise suitable policies for mobile television. On the FM front, the ministry is planning to incentivize the introduction of FM radio services in the North Eastern States, Jammu and Kashmir and island territories. The ministry is further liberalising the regulatory framework to provide for greater diversity of content and bring down operational costs.
The government is in the process of finalizing the FM Phase-III policy soon. The ministry is also hoping to set up around 4,000 community radio stations in the next three years.
The 3 day international expo and conference proposes to discuss topical issues such as ‘innovative technologies for coverage of Commonwealth Games, HDTV and beyond; new technologies for Digital TV and Radio; and frequency spectrum related issues under the theme of broadcast regulatory issues’.
—iGovernment Bureau
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