Sono 350 mila gli apparecchi radio digitali venduti finora in una Svizzera che si appresta ad ampliare, il 15 ottobre, l'offerta DAB attraverso l'attivazione di nuovi canali DAB+ (nel 2012 tutte le trasmissioni utilizzeranno il nuovo codec) in tutto il territorio. Il caso elvetico sta insomma diventando un piccolo manuale di transizione dalla vecchia alla nuova radio. Sottotraccia, nel comunicato che segue (grazie a Paolo De Berti che me lo inoltrato dal Ticino), relativo alle stazioni radio pubbliche di Idée Suisse si intuisce che le intenzioni potrebbero essere quelle di abbandonare prima o poi l'FM, anche se alla fine viene sottolineato che le "onde ultracorte continuano fino a nuovo ordine." La Svizzera è una nazione molto piccola e il numero di reti e canali pubblici e privati non può essere neppure confrontato con situazioni più complesse, ma nel suo piccolo può sicuramente fare scuola, soprattutto sul fondamentale terreno dei regolamenti. Ragionando sull'evidente, anche se parziale, successo del DAB - ricordo tra l'altro che in Svizzera la radio digitale non è una copia in carta carbone dell'FM, alcuni programmi sono in esclusiva sul DAB - mi viene in mente che questa tecnologia sembra avere un limite geografico oltre che demografico. Sembra quasi che oltre determinate dimensioni territoriali diventi molto complesso da implementare. Un altro spunto di riflessione è volutamente provocatorio: la radio digitale, almeno quella basata sul concetto di multiplex, non sopporta il caos normativo e la ridondanza di offerta che caratterizza la situazione italiana, che ha un numero eccessivo di network a copertura nazionale e una quantità di emittenti locali e regionali che sfidano qualsiasi tecnologia. Comunque sia, a dispetto della maggiore efficienza spettrale teoricamente raggiungibile con i vari metodi di modulazione e multiplazione numerici, per avere la radio digitale in Italia si dovranno fare pesanti sacrifici.
Radio digitale: aumentano le radio SRG SSR idée suisse
Berna, 6 ottobre 2009 – Continua il successo della radio digitale. Dalla metà di ottobre 2009 la SRG SSR idée suisse trasmette ancora più reti con un suono di ottima qualità.
In Svizzera sono state vendute già più di 350‘000 radio digitali. Il prossimo 15 ottobre, grazie all’attivazione di varie stazioni radio SRG SSR nel nuovo standard DAB+, ci sarà un motivo in più per interessarsi alla nuova generazione di questa tecnologia.
Anche gli ascoltatori della Svizzera italiana beneficeranno delle ultime novità digitali: a sud delle Alpi DRS 1 e La Première faranno il loro ingresso in DAB+. Nella Svizzera tedesca, con il DAB+ arriva anche World Radio Switzerland (WRS), «The first Swiss Radio in English». Nella Svizzera francese, numerosi romandi che lo avevano ripetutamente chiesto potranno ascoltare DRS Musikwelle. Infine, nei Grigioni la SRG SSR trasmette in DAB+ tutte le emittenti radiofoniche dell bouquet svizzero-tedesco già da ottobre 2008.
Per ricevere le nuove proposte della SRG SSR serve una radio DAB+, la tecnologia che subentra al DAB e che si è ben affermata sul territorio nazionale. Da più di un anno i modelli in commercio sono esclusivamente del tipo DAB+ e permettono di captare anche tutte le emittenti trasmesse in DAB. Sono facilissimi da usare e la ricerca automatica dei singoli canali parte alla prima messa in servizio.
L’obiettivo è di diffondere tutte le reti radiofoniche della SRG SSR in tutta la Svizzera con il nuovo standard DAB+ a partire dalla fine del 2012. Durante una fase di transizione, che durerà fino al 2015, la SRG SSR trasmetterà alcuni programmi ancora in DAB. Gli ascoltatori avranno dunque la possibilità di passare gradualmente al DAB+.
La SRG SSR, infine, continuerà a diffondere le sue reti radiofoniche in OUC fino a nuovo
ordine. Troverete ulteriori informazioni sul sito www.radiodigitale.ch
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