Sto tornando da Torino dove ho moderato, al Lingotto, dove si è tenuto il salone ITN Infrastructure, telematics, navigation/Telemobility, un convegno sulle prospettive dell'infomobilità con l'introduzione della radio digitale. Non ho segnalato prima questa mia partecipazione perché - onestamente - non mi sembra che eventi di questo genere possano portare qualcosa di nuovo dopo quello che vado scrivendo da esattamente, giorno più giorno meno, quattro anni. Che la radio digitale non sia solo audio, che tra i vari servizi ci siano anche le informazioni a supporto di mobilità veicolare più sicura, razionale, efficiente lo sappiamo benissimo. Che la famiglia di standard TPEG rappresenti una evoluzione sostanziale rispetto alla tradizione rappresentata dall'RDS-TMC (una tradizione che in Italia non è mai stata sfruttata come avrebbe potuto), lo sto ripetendo fino alla nausea.
Come ho avuto modo di dire nel corso del breve incontro di questo pomeriggio - tra le 17 e le 18.30 di un gradevole venerdì autunnale, una bella metafora del senso di accoglienza che circonda la materia qui da noi - l'unica differenza rispetto al passato è che alcuni degli ostacoli normativi al radicamento del DAB in Italia sono stati rimossi e che per la prima volta in 15 anni siamo più o meno nelle condizioni di poter sperare che alla prossima edizione di ITNexpo si possa parlare di concreti casi di implementazione. Nel contesto dell'infomobilità rimane una perplessità che non sarà facile fugare nel breve termine e che è emersa in modo appena accennato negli interventi che si sono succeduti poco fa (per l'audio dell'evento dovrete attendere una connessione meno labile della chiavetta USB che sto utilizzando adesso). L'industria dei terminali è obbligata in qualche modo a risolvere la catastrofica carenza di ricevitori veicolari, di autoradio compatibili con la famiglia Eureka 147. Quello che è stato fatto finora è riuscito solo in minima parte a intaccare la richiesta di dispositivi per la mobilità personale. All'interno dell'auto non c'è ancora modo di ricevere, via DAB, quella pletora di servizi grafico-testuali di cui sentiamo parlare tanto in questi dibattiti. Certo, gli ultimi segnali che arrivano dai costruttori di chipset sono incoraggianti, ma è vitale che questi segnali siano raccolti dall'industria della car radio. Forse a questo proposito possono giovare gli esempi di dispositivi per i servizi di real time traffic information diffusi da infrastrutture numeriche satellitari (Sirius XM) e terrestri (HD Radio) negli Stati Uniti. Più che alla XNAV43HD che Dual aveva annunciato all'inizio dell'anno per i servizi di infotraffico da stazioni HD Radio (il ricevitore non è ancora riportato come disponibile sul sito Dual) penso ai sistemi aftermarket che Alpine e Eclipse hanno realizzato per il servizio Sirius Traffic dell'operatore satellitare Sirius XM. La soluzione Alpine richiede il ricevitore Sirius SIR-ALP10T e un sistema di navigazione Alpine NVE-N872A, mentre Eclipse ha in catalogo un dispositivo con display da 7 pollici AVN6610 da utilizzare con il ricevitore satellitare Sirius SIR-ECL2nt. Non stiamo parlando di un'offerta ricchissima, ma sono punti di riferimento che fanno riflettere sulle reali opportunità di mercato di servizi che non sono comunque facili da gestire.
Come ho avuto modo di dire nel corso del breve incontro di questo pomeriggio - tra le 17 e le 18.30 di un gradevole venerdì autunnale, una bella metafora del senso di accoglienza che circonda la materia qui da noi - l'unica differenza rispetto al passato è che alcuni degli ostacoli normativi al radicamento del DAB in Italia sono stati rimossi e che per la prima volta in 15 anni siamo più o meno nelle condizioni di poter sperare che alla prossima edizione di ITNexpo si possa parlare di concreti casi di implementazione. Nel contesto dell'infomobilità rimane una perplessità che non sarà facile fugare nel breve termine e che è emersa in modo appena accennato negli interventi che si sono succeduti poco fa (per l'audio dell'evento dovrete attendere una connessione meno labile della chiavetta USB che sto utilizzando adesso). L'industria dei terminali è obbligata in qualche modo a risolvere la catastrofica carenza di ricevitori veicolari, di autoradio compatibili con la famiglia Eureka 147. Quello che è stato fatto finora è riuscito solo in minima parte a intaccare la richiesta di dispositivi per la mobilità personale. All'interno dell'auto non c'è ancora modo di ricevere, via DAB, quella pletora di servizi grafico-testuali di cui sentiamo parlare tanto in questi dibattiti. Certo, gli ultimi segnali che arrivano dai costruttori di chipset sono incoraggianti, ma è vitale che questi segnali siano raccolti dall'industria della car radio. Forse a questo proposito possono giovare gli esempi di dispositivi per i servizi di real time traffic information diffusi da infrastrutture numeriche satellitari (Sirius XM) e terrestri (HD Radio) negli Stati Uniti. Più che alla XNAV43HD che Dual aveva annunciato all'inizio dell'anno per i servizi di infotraffico da stazioni HD Radio (il ricevitore non è ancora riportato come disponibile sul sito Dual) penso ai sistemi aftermarket che Alpine e Eclipse hanno realizzato per il servizio Sirius Traffic dell'operatore satellitare Sirius XM. La soluzione Alpine richiede il ricevitore Sirius SIR-ALP10T e un sistema di navigazione Alpine NVE-N872A, mentre Eclipse ha in catalogo un dispositivo con display da 7 pollici AVN6610 da utilizzare con il ricevitore satellitare Sirius SIR-ECL2nt. Non stiamo parlando di un'offerta ricchissima, ma sono punti di riferimento che fanno riflettere sulle reali opportunità di mercato di servizi che non sono comunque facili da gestire.
INFOMOBILITA’ E RADIO DIGITALI
Le potenzialità del Digitale nella diffusione dei contenuti di infomobilità: possibilità, progetti e servizi attivi.
Il workshop si collega al Summit Infomobilità aperto il mattino e rappresenta un momento di approfondimento sul mondo della radio digitale e sul ruolo del broadcaster radiofonico nell’ambito della filiera dell’Infomobilità. L’assegnazione delle frequenze per la Radio Digitale (DAB) in Italia sul Canale 13 rappresenta una svolta epocale, permettendo di affiancare alla Radio tradizionale analogica il segmento digitale, con un oggettivo vantaggio per tutti i cittadini che potranno contare su una moltiplicazione dei contenuti, dei servizi e nell’aggiornamento dell’attuale mezzo radiofonico ad uno sempre più multimediale e interattivo. Ne parlano gli operatori del mondo radiofonico.
Con un focus sul ruolo del broadcaster nella diffusione dei contenuti di infomobilità: possibilità, sperimentazioni, progetti, servizi e sviluppi.
CHAIRMAN: Andrea Lawendel, Giornalista
TAVOLA ROTONDA - Radio Digitale e Infomobilità
Partecipano:
Giuseppe Braccini, Direttore Pianificazione e Sviluppo Business, RAIWAY
Fabrizio Berrini, Segretario Generale, AERANTI CORALLO
Gino Alberico, Studio e ricerca, Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica RAI
Hanns Wolter, Rappresentante World DMB Forum e Club Dab Italia
Eugenio La Teana, Direttore Ricerca e Sviluppo, RTL 102.5
1 commento:
Il blocco 12 è appannaggio esclusivo della Rai, come loro dicono potenzieranno la copertura solo dopo il totale spegnimento della tv analogica.
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