L'approccio visuale alla ricezione dei segnali radio che sta prendendo piede grazie agli strumenti della software defined radio ci permette di rivelare cose, aspetti delle radiocomunicazioni che il semplice ascolto non potrebbe neppure immaginare. Gli appassionati di segnali lontani sulle onde medie - che faticano maggiormente a superare le distanze transoceaniche - analizzano lo spettro visivamente per dimostrare che le portanti di questi segnali, la radiofrequenza non modulata, è presente nello spettro ricevuto anche quando la modulazione audio è troppo indistinta per essere udibile. Ma ci sono tante altre informazioni che riguardano sia le anomalie come i segnali che rimbalzano sulle fiancate degli aerei lasciando nello spettro strisce luminose simili alle traiettorie delle stelle cadenti; sia le speciali modulazioni usate dagli organismi civili, militari, governativi che continuano, nonostante tutto, a servirsi delle onde corte per le loro comunicazioni.
Qualche tempo fa, il radioamatore tedesco Nils Schiffhauer DK8OK, uno dei più attivi utilizzatori del ricevitore SDR Perseus, aveva pubblicato sul suo sito (l'aggiunta più recente riguarda 210 clip audio di ricezioni HF fatte con Perseus, un archivio pieno di segnali rari ed esotici) una serie di screen capture che dimostravano la presenza, nello spettro dei 19 metri, di segnali radio chiaramente modulati con tecniche di frequency hopping, un sistema di trasmissione numerico che frantuma le informazioni in tanti pezzetti e le invia in tante raffiche distribuite su frequenze diverse. I "burst" identificati da Nils hanno una durata di 40 millisecondi, separati da intervalli di 13 millisecondi. Questo tipo di modulazione viene di solito utilizzato per assicurare una maggiore riservatezza alle comunicazioni o per aumentarne l'efficienza in presenza di condizioni propagative avverse. Per ripristinare il segnale orginale bisogna evidentemente conoscere la corretta sequenza e la ciclicità dei "salti".
Per saperne di più sui sistemi di trasmissione numerica che oggi popolano le HF e le frequenze VHF e UHF terrestri e no, potete scaricare la documentazione relativa a una piattaforma software di analisi di questo tipo di segnali commercializzata dalla tedesca Rohde&Schwarz, AMMOS Automatic modular monitoring of signals, GX4xx. Una brochure di una ventina di pagine si può scaricare a questo indirizzo.
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