La strada americana verso la multimedialità mobile passa anche attraverso una iniziativa come MediaFlo Usa. Sussidiaria del potente gruppo Qualcomm, azienda che rifornisce i costruttori di cellulari con chipset e piattaforme software, MediaFlo è un network multimediale digitale che opererà in isofrequenza sull'intero territorio nazionale Usa, utilizzando il canale 55 UHF lasciato libero dalla tv analogica. La rete "forward link only" (canale di sola andata) trasporta una dozzina di programmi televisivi, canali audio e altri contenuti digitali (videoclip musicali, immagino), in una modalità "agnostica" rispetto al sistema di telefonia cellulare utilizzato. In teoria gli operatori si possono agganciare su questa piattaforma fornendo i loro clienti di terminali multimode capaci di sintonizzarsi sui 700 MHz e rotti del canale allocato al servizio. Come il nostro DVB-T, insomma, ma con la particolarità della copertura nazionale su canale unico e della separazione tra carrier telefonico e service provider con licenza per la trasmissione di contenuti (Qualcomm tra l'altro non è un broadcaster televisivo...). Dopo aver ottenuto una licenza nazionale dalla FCC, ora MediaFlo Usa è stata autorizzata dalla FCC a operare sulle città di Los Angeles e Santa Barbara in California, e su altri "major market", come New York. I primi terminali Umts/MediaFLO sono stati realizzati da Samsung e Lg, mentre Verizon ha presentato il suo servizio V Cast Mobile TV in occasione del salone CES di Las Vegas e ora lo propone agli abbonati di qualche decina di aree metropolitane importanti.
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