Novantanove dollari. Sembra una di quelle offerte da venditore di pentole, ma Adapteva promette ben altro. Con quella cifra, messa sul tavolo del sito di "crowdfounding" Kickstarter, potete portarvi a casa la potenza di un supercomputer in un fattore di forma minuscolo, praticamente quello di una scheda da microcontroller alla Arduino. Adapteva è una startup americana fondata nel 2008 da Andreas Olofsson con un team costituito da scienziati israeliani. Nel corso della sua breve esistenza ha già messo a punto Epiphany, un chip multicore con fino a 4.096 processori su singolo die. Ora però Olofsson punta a un salto di qualità: la massificazione del calcolo massivamente parallelo. Il nuovo progetto si chiama Parallella (con quattro elle in totale) e punta a un sistema parallelo a bassissimo costo, facilmente programmabile, completamente open: open hardware e open software.
Su Kickstarter Adapteva punta a raccogliere 750 mila dollari. Mancano tre giorni alla scadenza e la quota raggiunta è di poco inferiore al mezzo milione. Tutti possono investire in Parallella: per 99 dollari il microfinanziamento (se il progetto va in porto) viene premiato con una scheda basata su Epiphany-III, un chip che può ospitare da 16 a 1024 processori. Il pacchetto comprende anche un libro di testo sulla programmazione parallela in OpenCL, OpenMP, Erlang e MPI scritto dal team di Adapteva in persona.
Nel filmato qui sopra, pubblicato nella pagina Adapteva su Kickstarter, Andreas Olofsson spiega i vantaggi della sua tecnologia insieme a uno dei suoi clienti, guarda caso un cervello italiano: lo psicologo sperimentale e neuroscienziato Massimiliano Versace del Neuromorphics Lab della Boston University, un avamposto della ricerca nel campo dei biocomputer.
Parallelismo computazionale, spiega Adapteva in un suo whitepaper, significa anche software defined radio. Nel breve documento, Olofsson e il suo (credo) connazionale Gunnar Hillerström, della FOI-Swedish Defence Research Agency, spiegano:
"the $99 Parallella board announced by Adapteva recently includes an Epiphany multicore DSP and a Xilinx Zynq-7010 with a dual-core ARM A9 CPU and on chip programmable logic. When combined with a daughter board containing an ADC and DAC, the Parallella board can be used to implement traditional SDR with tight high bandwidth host coupling and any other signal processing wanted. The software that normally runs on the remote host PC can now be run on the tightly coupled Dual-Core ARM A9 host processor in collaboration with the Epiphany multicore DSP."
Diventa sempre più affollato il mercato delle soluzioni programmabili rivolte a grandi volumi di applicazioni e soprattutto di sviluppatori. A questi livelli di costo, addirittura inferiori a quelli della nuova generazione di schede basate su avanzati processori grafici (GPU), appena più cari dei microcontrollori come Arduino o Raspberry, il supercalcolo è davvero alla portata di chiunque (a patto di saper programmare ovviamente). E' questo è un messaggio fortissimo per il nostro sistema economico e educativo: investire in applicazioni software avanzatissime richiede ormai una manciata di euro. Si possono fare numerosi esempi di schede con CPU multicore in grado oggi di raggiungere livelli prestazionali enormemente superiori ai primi, rudimentali microcontrollori programmabili, progetti come il coreano Odroid, della società Hardkernel o Sabre Lite della Boundary Devices, basata sul chip quad-core Freescale iMX6Q. Le prospettive si fanno sempre più interessanti per gli sperimentatori della radio cognitiva e software-based.
Nessun commento:
Posta un commento