La fatidica data del debutto è arrivata anche per AutoreVole, la rassegna di audiodrammi d'autore con cui la Fonderia Mercury di Sergio Ferrentino rilancia - in grande stile - la gloriosa forma letteraria del radiodramma. Paradossalmente, l'unica cosa che manca, in questo rilancio, è la radio. Anzi, no, la radio c'era, sebbene in una particolare variante: la cuffia senza-fili indossata dagli spettatori che hanno avuto la fortuna di seguire, in teatro, il varo di questa iniziativa.
Non parlo di "formato", o di "genere", ma di forma, perché gli autori più o meno celebri che hanno scritto per la radio in tanti decenni lo hanno fatto con in un'idea di narrazione, di ritmo, che non è né teatrale, né narrativo, né semplicemente recitato. La parola drammatizzata senza corpi, mimica, coreografie, quinte, oggetti di scena, è un'altra cosa. Lo dimostra con grande efficacia la peculiare scelta di AutoreVole, che unisce alla scrittura delle grandi firme dei romanzi polizieschi o d'azione, un innovativo concetto di produzione che è anche una vera e propria messa in scena all'interno di uno "studio" ricavato in una sala teatrale. Una sala piccola, quella allestita al Teatro Elfo di Milano, ma è essenziale che l'atmosfera sia raccolta e che il pubblico faccia per una volta da servo muto, inerte, invitato caldamente a non applaudire, non tossire, non agitarsi sulla poltroncina.
AutoreVole è dunque partita oggi, sabato 25 febbraio (altre due produzioni/rappresentazioni sono previste a fine marzo e fine aprile) con il "Radiogiallo" di Carlo Lucarelli. Nel corso della notte, promette la Fonderia, sul sito www.fonderiamercury.it sarà già disponibile, in un podcast da scaricare, la versione registrata "live" al Teatro Elfo, in due diverse riprese effettuate nel corso del pomeriggio e della prima serata. Poco dopo verrà distribuita anche una versione "da studio", presumibilmente ottimizzata dalla post-produzione digitale. I lettori, pardon gli ascoltatori, avranno la possibilità di scegliere la versione preferita.
Con grande gentilezza la Fonderia mi ha dato l'opportunità di seguire il debutto in prima fila, in una platea da tutto esaurito, in mezzo a un pubblico davvero concentratissimo, tutti con la nostra cuffia in testa. Senza cuffia le voci non microfonate degli attori fermi davanti ai loro leggii, i suoni troppo sommessi prodotti dal rumorista sembrano del tutto artificiali, la storia è quasi impossibile da seguire. Ma indossata la cuffia, le tessere del mosaico narrativo si incastrano come per magia, la trama acquista il suo ritmo, l'irrealtà dei corpi diventa la concretezza di suoni incorporei.
Il primo audiodramma di AutoreVole è, come ho detto, di Carlo Lucarelli. Più che gialla la sua è una storia "metagialla". Non ci sono colpevoli da individuare. O meglio, ci sono colpevoli da... Aggiustare alle rispettive convenienze politiche di una duplice ambientazione storica: qualche anno prima e qualche anno dopo la Seconda guerra mondiale. Come succede spesso al cinema con i cosiddetti "film sui film" (ricordate Effetto notte?), Radiogiallo è un audiodramma su un audiodramma, su una piccola compagnia di attori radiofonici costretti, per tirare a campare, da (quasi) onesti mediocri, a tollerare qualche angheria. Dal punto di vista letterario un lavoro ben fatto, misurato, ironico, intelligente, ma senza punte di eccellenza, o almeno mi è parso così. Gli attori sono stati molto bravi, molto ben calati nella parte di se stessi, molto professionali e per nulla intimiditi dalla "presa diretta".
Prossimi appuntamenti, sempre all'Elfo, il 24 marzo con "Il contabile e le murene" di Pino Corrias e il 28 aprile con "Le madri atroci" di Sandrone Dazieri. Nell'attesa, armatevi di iPod, iPhone, lettore mp3 e mettetevi, come suggerisce Lucarelli, a "leggere con le orecchie".
[Nota aggiunta la mattina del 26 febbraio. Acquisto effettuato! La versione mp3 dell'audiodramma di Carlo Lucarelli è già in catalogo nella sezione e-shop del sito fonderiamercury.it, al costo di 7,01 euro iva inclusa (si tratta dell'edizione teatrale "live"). La procedura è abbastanza semplice e dopo aver effettuato il pagamento - ci vuole Paypal, almeno me l'ha chiesto in automatico e non ho visto altre opzioni - il file viene inserito in una area "I miei acquisti" per il download. Mi sembra un prezzo equo per una drammatizzazione di un'ora che coinvolge tante persone tra autori, attori, registi, tecnici.]
Nessun commento:
Posta un commento