Da un autorevole blog scientifico Renato Bruni segnala un post relativo a uno strano lavoro di videoart basato sull'elaborazione audiovisuale dei dati raccolti dalla rete di magnetometri canadese CARISMA della Università dell'Alberta. L'opera è stata realizzata da una coppia di artisti, Ruth Jarman e Joe Gerhardt meglio conosciuti come Semiconductorfilms. Il loro lavoro si chiama "20 Hz" ed è stato ottenuto rielaborando i file che CARISMA archivia da anni sul sito del Canadian Space Science Data Portal per mostrare, letteralmente, gli effetti del vento solare durante una tempesta magnetica, un insieme di suoni e forme geometriche che ricordano un caleidoscopio e ci appaiono misteriose e inquietanti.
Un esoterico laboratorio di ricerca che effettua le sue osservazioni nello spettro delle radiofrequenze ULF diventa così uno dei protagonisti di Camps Invisibles, una esposizione che si concluderà il prossimo 4 marzo e attualmente in corso presso la galleria di arte moderna Arts Santamonica di Barcellona (se vi sentite più a vostro agio con l'inglese piuttosto che con il catalano, ecco il link a Invisible Fields). La mostra vuole esplorare in chiave artistica le conseguenze dei nostri studi sulle radioonde nella comprensione del mondo e dell'universo.
Nessun commento:
Posta un commento