Mi sono occupato diverse volte della questione degli "spazi vuoti" o "white spaces" le fette di spettro RF liberate nella banda dalle VHF alle UHF dopo il passaggio dalla tv analogica a quella digitale. Negli Stati Uniti la FCC ha deciso di aprire l'uso di queste frequenze ad applicazioni molto diversificate, orientate però alla fornitura di accessi a larga banda come Internet mobile, telefonia. La caratteristica di questo spettro è la "discontinuità": invece di utilizzare il solito approccio che prevede l'allocazione di una porzione di frequenze ben delimitata, la FCC sembra favorire l'assegnamento "ad hoc" di finestre di frequenza diverse, anche separate tra loro. Un impiego che tuttavia richiede, da parte dei dispositivi che trasmetteranno in tale finestre, l'uso di algoritmi capaci di decidere istantantaneamente i canali da impegnare senza interferire o subire interferenze. Insomma, è in questa nuova tipologia di accesso deregolamentato - o forse sarebbe meglio dire autoregolamentato dai dispositivi stessi - che entrerà in gioco la cosiddetta radio cognitiva.
Un altro studio di ABI Research esplora le opportunità di mercato legate al dividendo digitale, cioè il valore economico dello spettro lasciato libero. Libero per che cosa? Il cognitive radio potrebbe essere applicato a sistemi ormai tradizionali come WiFi o lo stesso WiMAX (che fino a questo momento richiede la concessione di licenze), ma anche per standard o consorzi di ultima generazione come CogNeA (creato dall'industria dell'elettronica di consumo e dell'informatica per sfruttare le opportunità dei "white spaces)" o 802.22 gruppo di lavoro IEEE impegnato nello studio delle Wireless Regional Area Networks. Secondo l'istituto di ricerche i provider di servizi di accesso a larga banda nelle aree meno servite da fibra e rame potranno generare interessanti profitti, magari sfruttando i fondi finanziari (7 miliardi di dollari) che il governo americano ha messo da parte per sostenere economicamente queste nuove iniziative. Il "dividend" contro il "divide".
Un altro studio di ABI Research esplora le opportunità di mercato legate al dividendo digitale, cioè il valore economico dello spettro lasciato libero. Libero per che cosa? Il cognitive radio potrebbe essere applicato a sistemi ormai tradizionali come WiFi o lo stesso WiMAX (che fino a questo momento richiede la concessione di licenze), ma anche per standard o consorzi di ultima generazione come CogNeA (creato dall'industria dell'elettronica di consumo e dell'informatica per sfruttare le opportunità dei "white spaces)" o 802.22 gruppo di lavoro IEEE impegnato nello studio delle Wireless Regional Area Networks. Secondo l'istituto di ricerche i provider di servizi di accesso a larga banda nelle aree meno servite da fibra e rame potranno generare interessanti profitti, magari sfruttando i fondi finanziari (7 miliardi di dollari) che il governo americano ha messo da parte per sostenere economicamente queste nuove iniziative. Il "dividend" contro il "divide".
Controversial FCC White Space Decision Creates “Goldrush” Opportunities
NEW YORK - April 9, 2009
After an epic battle between the US broadcasting industry and high-tech companies, the FCC ruled in November 2008 that it would open up white space spectrum (54 MHz to 698 MHz) once TV stations move from analog to digital transmissions and no longer need the bandwidth “guard rails” required by analog. Congress has set the date for that transition for June 2009.
“The decision to open up new spectrum is one of the most contentious the FCC has ever made,” says ABI Research vice president Stan Schatt. “It’s the equivalent of the government opening up a previously untapped oilfield. This is very valuable spectrum because unlike most wavelengths used by wireless communications it allows signals to pass through terrain features such as hills and forests, greatly increasing usable range.”
An epic battle led up to this decision. The broadcast industry and wireless microphone vendors were opposed, expressing concerns about possible interference from WSDs (White Space Devices). To address their objections, the FCC has established several safeguards.
In the supporting camp are found device manufacturers, chip-makers, consumer electronics vendors, some politicians, and hopeful service provider startups which, says Schatt, are likely to be the first to take advantage of this opportunity. “Service provider startups will use this spectrum to offer new services to rural communities in particular. In sparsely-populated areas there’s a lot of white space available. If they move quickly enough, it’s even possible they can take advantage of some of the $7 billion in broadband rollout funds available through the American Recovery and Reinvestment Act.”
A new ABI Research Brief, “The US White Space Spectrum Opportunity: 802.22, CogNeA, and Wi-Fi Join the Gold Rush” outlines the FCC requirements and describes the possible impact of the IEEE draft 802.22 “cognitive radio” specification. It discusses the new CogNeA vendor group, the role of Wi-Fi, and possible implications for WiMAX vendors and specific other major stakeholders. Product and service timelines, and projections for 2010 and 2011, are also included.
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