Avete un pomeriggio da perdere? Se non avete un pomeriggio da perdere segnatevi tutti i link di questo contributo, magari provate a scaricarli subito per ovviare ai soliti problemi di obsolescenza, e godetevi prima o poi l'eccezionale copertura bloggatica del Creative Future presentato ieri dalla BBC. Ne vale dannatamente la pena. L'itinerario parte da Harry Helms, autore di The Future of Radio (che tra parentesi annuncia ai colleghi radioamatori e DXer di avere iniziato la difficile lotta contro un bruttissimo male - tieni duro, Harry, ce la puoi fare!). Citando un contributo del blog Paidcontent.org, Harry riporta il succo del discorso di presentazione del Creative Future della BBC da parte del suo director general Mark Thompson (foto). Discorso che può essere letto interamente qui. E' una vera e propria visione di un futuro di supporti mediatici che si contaminano gli uni con gli altri, di un pubblico che partecipa direttamente alla creazione e allo scambio di contenuti, i quali smettono di calare sacralmente dall'alto, come nelle vomitevoli messe televisive dei vari Don Vespa e pasdaran associati della nostra piccola provincia tardoimperiale. Quella dei supporti mendaci.
Paidcontent rimanda a diversi articoli del Media Guardian (registrazione indispensabile, ma gratuita) e direttamente all'ufficio stampa della BBC. Non mancano le reazioni dei concorrenti, compreso il tabloid di Murdoch, The Sun, che inveisce contro una azienda finanziata dal canone che "invade"le riserve di caccia dei colossi commerciali (è la solita storia degli oligopolisti travestiti da liberisti, anche se almeno Murdoch ha costruito un impero mediatico transcontinentale di destra quanto si vuole ma sicuramente assai più rispettoso dei regolamenti di certe avventurette ultraitaliane imbastite a colpi di reati prescritti, mancette e furbate assortite dai tycoon politicizzati che conosciamo).
La rivoluzione in casa BBC prevede, già a partire da domani i primi segni di un rinnovamento che riguarda il sito Web, anch'esso marcatamente riorientato verso la partecipazione dei navigatori. Una delle prime novità sarà per esempio la possibilità di consultare il catalogo di tutte le produzioni BBC dal 1937 a oggi, in attesa di poter accedere direttamente attraverso la rete e tutti questi contenuti storici. What am I doing here? come scriveva Bruce Chatwin...Paidcontent rimanda a diversi articoli del Media Guardian (registrazione indispensabile, ma gratuita) e direttamente all'ufficio stampa della BBC. Non mancano le reazioni dei concorrenti, compreso il tabloid di Murdoch, The Sun, che inveisce contro una azienda finanziata dal canone che "invade"le riserve di caccia dei colossi commerciali (è la solita storia degli oligopolisti travestiti da liberisti, anche se almeno Murdoch ha costruito un impero mediatico transcontinentale di destra quanto si vuole ma sicuramente assai più rispettoso dei regolamenti di certe avventurette ultraitaliane imbastite a colpi di reati prescritti, mancette e furbate assortite dai tycoon politicizzati che conosciamo).
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