Essendo riuscito a ritrovare i miei appunti, ho poi stilato la lista della cinquantina e rotti di stazioni FM che si possono ascoltare nel centro di Parigi, quartiere latino, a un piano abbastanza basso e incastrato tra le altre case. Come si può vedere oltre alla quantità è soprattutto la qualità a spiccare. E parliamo di una capitale in cui vivono e lavorano parecchi milioni di persone, che per loro fortuna non ascoltano la stessa stazione su otto frequenze e godono di un'offerta che accontenta tutti i gusti musicali, culturali e informativi.
La modulazione di frequenza è un'invenzione successiva a quella "di ampiezza" e la sua evoluzione commerciale, dal paper "seminale" di Edwin Armstrong, del 1935, ha occupato la seconda metà della ultraottantenne cronologia della radio. E' buffo pensare che Armstrong presentava la sua invenzione come "metodo per ridurre i disturbi nelle radio trasmissioni". Di lei abbiamo una percezione ancora più localistica, perché tutti abbiamo ben presente quei segnali che svaniscono tra fastidiosi fruscii quando ci si allontana troppo dalla stazione emittente. E invece basta un semplice ricevitore, preferibilmente su una spiaggia del Mediterraneo d'estate, per rendersi conto delle anomalie che in certe giornate senza vento ci permettono di ascoltare stazioni a duecento, quattrocento, mille chilometri di distanza. Sono gli effetti dei segnali che rimbalzano dalla troposfera. In Italia, con tante frequenze dell'FM perennemente occupate da trasmettitori potentissimi (a Parigi, sulla torre Eiffel, molte antenne sono di pochi kilowatt, perché da quelle parti il Far West dell'etere, dove sopravvive chi spara di più non sanno cosa sia), in Italia dicevo è più difficile ascoltare gli effetti di un secondo meccanismo, l'E sporadico, le cui aperture tuttavia trasportano i segnali ancora più lontano, grazie alla maggiore quota raggiunta dai segnali che ritornano a terra in virtù della propagazione ionosferica. Solo in qualche rara zona un po' schermata dalle antenne delle stazioni locali più potenti, durante le aperture che si verificano nei mesi estivi si possono verificare gli effetti della forte ionizzazione diurna dello strato E, ascoltando stazioni lontane duemila chilometri. Per approfondire l'argomento potete fare riferimento ai siti, i gruppi online e ai testi raccolti nella colonna dei link di Radiopassioni, dove per esempio si può trovare una tabella riassuntiva dei principali modi propagativi nelle bande VHF. A questi materiali ho aggiunto un articolo generale a suo tempo pubblicato sulla rivista Elettronica Flash e una breve introduzione alla tematica della selettività dei ricevitori che spiega perché sia opportuno effettuare alcune modifiche agli stadi di media frequenza (in particolare i filtri) delle radio per riuscire a dare meglio la caccia ai segnali più deboli e interferiti.
Ma ecco intanto la lista delle stazioni di Parigi, per i vostri viaggi con radio al seguito e come augurio per le rare - ma sempre possibili - aperture in E sporadico. L'hobby dell'FM DX può essere molto divertente, si svolge in pieno giorno, non richiede chissà quale attrezzatura ed è - famiglie permettendo - un ottimo passatempo vacanziero. I codici di quattro cifre esadecimali che vedete accanto ad alcune stazioni sono i rispettivi PI Codes del sistema RDS, Radio Data System, lo standard europeo che consente di trasmettere, attraverso una sottoportante del segnale, varie informazioni, come il nome della stazione, la tipologia dei programmi e altri codici tra cui il PI (Program Information). Per il DXer dell'FM è diventato molto importante poter decodificare, con l'aiuto di specifici software, queste informazioni, che aiutano a identificare anche i minimi sprazzi di segnale. I PI codes qui segnati non erano registrati o differiscono da quelli segnalati nelle liste del software RDSDX. La prossima volta proveremo ad approfondire questo aspetto, ma per il momento questo è un testo introduttivo che fornisce le prime indicazioni sui codici trasmessi con l'RDS.
La modulazione di frequenza è un'invenzione successiva a quella "di ampiezza" e la sua evoluzione commerciale, dal paper "seminale" di Edwin Armstrong, del 1935, ha occupato la seconda metà della ultraottantenne cronologia della radio. E' buffo pensare che Armstrong presentava la sua invenzione come "metodo per ridurre i disturbi nelle radio trasmissioni". Di lei abbiamo una percezione ancora più localistica, perché tutti abbiamo ben presente quei segnali che svaniscono tra fastidiosi fruscii quando ci si allontana troppo dalla stazione emittente. E invece basta un semplice ricevitore, preferibilmente su una spiaggia del Mediterraneo d'estate, per rendersi conto delle anomalie che in certe giornate senza vento ci permettono di ascoltare stazioni a duecento, quattrocento, mille chilometri di distanza. Sono gli effetti dei segnali che rimbalzano dalla troposfera. In Italia, con tante frequenze dell'FM perennemente occupate da trasmettitori potentissimi (a Parigi, sulla torre Eiffel, molte antenne sono di pochi kilowatt, perché da quelle parti il Far West dell'etere, dove sopravvive chi spara di più non sanno cosa sia), in Italia dicevo è più difficile ascoltare gli effetti di un secondo meccanismo, l'E sporadico, le cui aperture tuttavia trasportano i segnali ancora più lontano, grazie alla maggiore quota raggiunta dai segnali che ritornano a terra in virtù della propagazione ionosferica. Solo in qualche rara zona un po' schermata dalle antenne delle stazioni locali più potenti, durante le aperture che si verificano nei mesi estivi si possono verificare gli effetti della forte ionizzazione diurna dello strato E, ascoltando stazioni lontane duemila chilometri. Per approfondire l'argomento potete fare riferimento ai siti, i gruppi online e ai testi raccolti nella colonna dei link di Radiopassioni, dove per esempio si può trovare una tabella riassuntiva dei principali modi propagativi nelle bande VHF. A questi materiali ho aggiunto un articolo generale a suo tempo pubblicato sulla rivista Elettronica Flash e una breve introduzione alla tematica della selettività dei ricevitori che spiega perché sia opportuno effettuare alcune modifiche agli stadi di media frequenza (in particolare i filtri) delle radio per riuscire a dare meglio la caccia ai segnali più deboli e interferiti.
Ma ecco intanto la lista delle stazioni di Parigi, per i vostri viaggi con radio al seguito e come augurio per le rare - ma sempre possibili - aperture in E sporadico. L'hobby dell'FM DX può essere molto divertente, si svolge in pieno giorno, non richiede chissà quale attrezzatura ed è - famiglie permettendo - un ottimo passatempo vacanziero. I codici di quattro cifre esadecimali che vedete accanto ad alcune stazioni sono i rispettivi PI Codes del sistema RDS, Radio Data System, lo standard europeo che consente di trasmettere, attraverso una sottoportante del segnale, varie informazioni, come il nome della stazione, la tipologia dei programmi e altri codici tra cui il PI (Program Information). Per il DXer dell'FM è diventato molto importante poter decodificare, con l'aiuto di specifici software, queste informazioni, che aiutano a identificare anche i minimi sprazzi di segnale. I PI codes qui segnati non erano registrati o differiscono da quelli segnalati nelle liste del software RDSDX. La prossima volta proveremo ad approfondire questo aspetto, ma per il momento questo è un testo introduttivo che fornisce le prime indicazioni sui codici trasmessi con l'RDS.
- 87.80 France Inter, Paris
- 88.20 Générations/Paris Jazz (FE50)
- 88.60 Méditeranée FM/Soleil (F230)
- 89.00 RFI
- 89.40 Libertaire
- 89.90 TSF Jazz
- 90.10 TSF
- 90.40 Nostalgie
- 90.90 Chante France
- 91.30 Cherie
- 91.70 Musique
- 92.10 Le Mouv'
- 92.60 Media Tropical
- 92.80 Music Box
- 93.10 Pays
- 93.50 Culture
- 93.90 Campus
- 94.30 Orient
- 94.80 RCJuive (F097)
- 95.20 Ici et maintenant/Neo
- 95.60 Courtoisie
- 96.00 Skyrock
- 96.40 BFM
- 96.90 Voltage
- 97.40 Rire
- 97.60 Musique Beaumont Oise
- 97.80 ADO
- 98.00 Enghien FE52
- 98.20 Radio FG
- 98.60 R. Alfa
- 98.80 Espace FM (FE41)
- 99.00 Latina
- 99.50 France Maghreb
- 99.90 Sport FM
- 100.30 NRJ
- 100.70 Notre Dame
- 101.10 Classique
- 101.50 Nova (F22A, non FE44)
- 101.90 FUN
- 102.30 Oui FM (FE40)
- 102.70 M FM (F225 non F845)
- 103.10 RMC Info
- 103.50 Europe2
- 103.90 RFM (F212 non FE30)
- 104.30 RTL
- 104.7 Europe1
- 105.10 FIP
- 105.50 INFO
- 105.90 RTL2
- 106.30 FPP Paris Plurielle
- 106.50 Alternative ?
- 106.70 Beur FM (F229)
- 107.10 Bleu IDF (F205)
- 107.50 Africa 1 (FE93)
Tags: radioascolto, radiofonia, radio, dxing.
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