05 febbraio 2006

Nel laboratorio del dottor Kneisner

Software defined radio. Non è solo una moda, ma una realtà sempre più consolidata nel mondo radioamatoriale e radiantistico. Ricordiamo, molto a grandi linee, che abbiamo a che fare con dispositivi che rimpiazzano col software uno o più stadi a componenti analogici discreti normalmente presenti in un ricevitore o in un trasmettitore radio. Il software in questione può essere implementato in molti modi e uno di questi furoreggia: affidare buona parte delle attività elaborative all'hardware del pc, di solito facendo leva sulle capacità delle schede audio che agiscono in primo luogo come stadio di input (accettando per esempio una media frequenza RF opportunamente convertita a partire da un normale ricevitore analogico, o pre-elaborata da un front hardware abbinato al software SDR). Come spesso accade anche in questo nascente mercato delle radio computerizzate, o meglio dei computer radiofonizzati, ci sono stati dei precursori. Parliamo di alcuni modelli di ricevitori (e ricetrasmettitori) analogici, che hanno per primi effettuato la sostituzione dell'hardware per mezzo di software implementato non sul personal computer ma su componenti hardware dedicati al Digital Signal Processing (DSP). Watkins Johnson, Ten-Tec e la stessa JRC con il diffuso NRD545 hanno in questi anni proposto radio in cui il filtraggio finale e la demodulazione avevano luogo in forma completamente digitale.
In mezzo a tutti questi nomi più o meno famosi, ce n'è uno noto a pochi, anche per l'eseguità del numero di esemplari costruiti. Kneisner und Döring Elektronik è una piccola azienda di elettronica di Braunschweig e il suo KWZ30, uscito diversi anni fa, alla fine degli anni 90, ha ricevuto lodi sperticate. Ma pochissimi sono gli apparecchi costruiti e quei pochi difficilmente arrivano sul mercato dell'usato. Uno di questi è finito nelle mani, competenti e fortunate, di Fabrizio Magrone, che molti in Italia conoscono per un mucchio di articoli e libri pubblicati, in particolare a proposito di Utility DX, l'ascolto delle trasmissioni civili e militari di natura strettamente professionale. Il KWZ30 è un ricevitore concettualmente più simili ai ricevitori DSP di "prima generazione", stile NRD545 tanto per intendersi. Non richiede l'uso del PC (anche se è possibile controllarlo via computer) e implementa in digitale filtri e demodulazione, dopo aver estratto una media frequenza attraverso uno stadio di oscillatori e mixer a bassa cifra di rumore (la dinamica, infatti, è eccellente). Grazie a Fabrizio sono riuscito a utilizzarlo in due o tre occasioni e a parte una interfaccia utente un po' particolare (il ricevitore ha solo un tastierino e una grossa manopola di sintonia) e di primo acchito ostica, le prestazioni sono eccellenti. I filtri digitali (fino a 50 Hz nella prima versione del dispositivo) sono semplicemente fantastici pur non essendo continuamente regolabili (ci sono 14 posizioni) e i progettisti sono riusciti in qualche modo a ricreare, dopo la conversione digitale-analogica finale, un suono di notevole pastosità. Sull'ampio display del ricevitore vengono visualizzate le funzioni dell'albero dei comandi, l's-meter digitale e altre informazioni. Il software SDR per PC al quale ci stiamo abituando è più flessibile e graficamente spettacolare, ma qui abbiamo a che fare con gente che conosce le radio prima del software, e si vede.
Per molto tempo K+D ha covato in laboratorio una seconda versione del KWZ e ora sembra proprio che ci siamo. Fabrizio Magrone ha fatto sapere di aver ricevuto da Herr Kneisner in persona l'avviso dell'imminente uscita del KWZ32. Ancora non si conoscono né la data di disponibilità, né il prezzo (non aspettatevi di pagare 300 dollari), né l'aspetto esterno, ma è possibile leggere una versione preliminare delle specifiche tecniche, all'indirizzo fornito da Fabrizio.


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