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Il sito Jamming.info, in qualche modo legato alla controversa emittente internazionale lituana Radio Baltic Waves, è pieno di racconti, documenti e fotografie d'epoca. Un'altra pagina molto interessante è stata scritta da un ingegnere estone che, giovane appena laureato, ha lavorato (e ha rischiato grosso facendosi fotografare) presso uno dei tanti centri segreti che ospitavano gli impianti e i trasmettitori della rete di jamming sovietica. Viene anche descritto il generatore di interferenze che modulava, in frequenza, i disturbi.
A proposito, perché scrivo che Baltic Waves è una emittente controversa? Perché è una specie di emittente clandestina autorizzata dal governo lituano per trasmissioni dirette alla Bielorussia e al suo regime non democratico. La sua attività rientra quindi in un quadro da post-guerra fredda che ha ancora molto da vedere con gli anni cinquanta e sessanta, quelli della fioritura del jamming. RBW ha iniziato a trasmettere nel 1999 e veniva regolarmente disturbata dal governo bielorusso. E proprio in queste settimane Radio Baltic Waves, che trasmette sui 612 kHz in onde medie (per nulla facile da sentire), ha ricevuto ulteriori finanziamenti per operare nell'ambito di un progetto di radiofonia alternativa (ai media nazionali bielorussi) voluto addirittura dalla Commissione europea. L'emittente ripeterà i programmi prodotti da European Union for Bielorussia e non sarà la sola. Anche i polacchi hanno affidato a una emittente regionale, Radio Racja, il compito di trasmettere da Białystok, nei pressi del confine con la Bielorussia, programmi destinati al pubblico bielorusso. Racja trasmetteva in passato su 1080 kHz e secondo le notizie (riportate tra gli altri dal blog MediaNetwork, attiverà anche un canale FM. Un po' meno fredda, la guerra radiofonica tra democrazie e regimi assortiti continua.
Tags: radioascolto, radiofonia, radio, dxing.
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