Il gruppo Walt Disney ha concordato con Citadel Broadcasting Corp. la cessione per fusione di parte delle attività radiofoniche della Disney per 2,7 miliardi in contanti e titoli. Disney, che annuncia anche un primo quarto conclusosi con un utile netto di 734 milioni di dollari, contro i 686 dello scorso anno e proprio il mese scorso ha speso 7,4 miliardi di dollari nell'acquisizione dei Pixar Animation Studios di Steve Jobs, precisa che l'accordo riguarda 22 delle 71 stazioni ABC Radio e Abc Radio Networks, società che produce programmi per le 4.000 stazioni affiliate ABC. I negoziati con Citadel non comprendono invece le stazioni controllate da ABC con i marchi Radio Disney e ESPN o i network Radio Disney o ESPN. Il gruppo nato dal merger tra le controllate Disney e le attuali radio Citadel rappresenterà il terzo gruppo radiofonico del settore (in precedenza era il quinto), con una presenza in una cinquantina di "radio market" o bacini pubblicitari e un totale di 177 stazioni FM e 66 in AM.
Da circa un anno Disney si vuole alleggerire dal controllo diretto della divisione radiofonica di ABC Inc. (azienda del gruppo) per focalizzarsi sugli aspetti della produzione di contenuti con l'aiuto delle nuove tecnologie e dell'espansione internazionale. La fusione annunciata darà secondo il Ceo Robert Iger una maggior garanzia di profitto ai possessori di titoli Disney. Secondo Yahoo Finance l'alchimia del merger dovrebbe essere più o meno questa: Disney chiederà un prestito compreso tra 1,4 e 1,65 miliardi di dollari utilizzando le sue quote in ABC come "collaterale" (una sorta di garanzia) del prestito. A quel punto le stazioni verranno affidate a una entità separata, che potrà essere anche indipendente (spin off) chiedendo ai vecchi azionisti di scambiare le loro azione con i titoli di questa nuova società. Successivamente questa holding temporanea verrà incorporata per fusione in Citadel con una transazione strutturata in modo che gli azionisti Disney non saranno tenuti a pagare alcuna tassazione sulla vendita. Il debito accumulato all'inizio verrà trasferito alla società che emergerà da quella fusione. La parte restante del valore attribuito all'affare deriverà a Disney dalla quota partecipativa nella nuova compagnia.
In gioco ci sono stazioni in onde medie storiche, come WABC o WLS, che si possono (o si potevano) ascoltare in Italia, e altri call di grandi città come Los Angeles, Chicago e San Francisco, dove Citadel era meno presente.
Da circa un anno Disney si vuole alleggerire dal controllo diretto della divisione radiofonica di ABC Inc. (azienda del gruppo) per focalizzarsi sugli aspetti della produzione di contenuti con l'aiuto delle nuove tecnologie e dell'espansione internazionale. La fusione annunciata darà secondo il Ceo Robert Iger una maggior garanzia di profitto ai possessori di titoli Disney. Secondo Yahoo Finance l'alchimia del merger dovrebbe essere più o meno questa: Disney chiederà un prestito compreso tra 1,4 e 1,65 miliardi di dollari utilizzando le sue quote in ABC come "collaterale" (una sorta di garanzia) del prestito. A quel punto le stazioni verranno affidate a una entità separata, che potrà essere anche indipendente (spin off) chiedendo ai vecchi azionisti di scambiare le loro azione con i titoli di questa nuova società. Successivamente questa holding temporanea verrà incorporata per fusione in Citadel con una transazione strutturata in modo che gli azionisti Disney non saranno tenuti a pagare alcuna tassazione sulla vendita. Il debito accumulato all'inizio verrà trasferito alla società che emergerà da quella fusione. La parte restante del valore attribuito all'affare deriverà a Disney dalla quota partecipativa nella nuova compagnia.
In gioco ci sono stazioni in onde medie storiche, come WABC o WLS, che si possono (o si potevano) ascoltare in Italia, e altri call di grandi città come Los Angeles, Chicago e San Francisco, dove Citadel era meno presente.
Tags: radioascolto, radiofonia, radio, dxing.
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