14 maggio 2008

Radio Vaticana ed elettrosmog, assoluzione da rifare

La Cassazione ha annullato la sentenza d'appello che aveva assolto i responsabili di Radio Vaticana dal reato di inquinamento elettromagnetico anzi, di "getto pericoloso di cose". Il processo d'appello si deve rifare. Del resto, quando diritto romano e diritto canonico si scontrano così, qualcosa di paradossale deve pur succedere. Ecco quanto scrive stasera Repubblica.it
Annullata con rinvio dalla Cassazione la sentenza della Corte d'appello di Roma
Due dirigenti dell'emittente della Santa Sede dovranno tornare alla sbarra

Elettrosmog, processo da rifare. Niente assoluzione a Radio Vaticana

La terza sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio le assoluzioni pronunciate nel giugno 2007 dalla Corte d'appello di Roma nei confronti di padre Pasquale Borgomeo e il cardinale Roberto Tucci, all'epoca dei fatti direttore generale e presidente del comitato di gestione di Radio Vaticana.
I due imputati, accusati di 'gesto pericoloso di cose' in relazione all'emissione nociva di onde elettromagnetiche provenienti dagli impianti dell'emittente radiofonica a Santa Maria di Galeria, subiranno dunque un nuovo processo.
La Cassazione non ha dunque condiviso le motivazioni dei giudici di secondo grado che avevano assolto i due religiosi ritenendo che l'emissione di onde elettromagnetiche non potesse rientrare nel reato di 'getto pericoloso di cose', previsto dall'articolo 674 del Codice Penale. Anche il sostituto procuratore generale della Cassazione Alfredo Montagna, durante la sua requisitoria, oggi aveva sollecitato l'annullamento delle assoluzioni e dunque l'accoglimento dei ricorsi presentati dalla Procura Generale di Roma e dalle parti civili.
Per il cardinale Tucci, il Pg aveva però sollecitato l'annullamento senza rinvio della sentenza d'appello per intervenuta prescrizione del reato. I giudici della Terza Sezione Penale, invece, hanno rilevato che il reato, anche per quanto riguarda Tucci, non è ancora prescritto.
Nella Capitale, infine, resta aperta un'altra inchiesta sugli impianti di Radio Vaticana, riguardante le morti per leucemia riscontrate nelle zone di Cesano e La Storta, la cui causa, secondo chi indaga, è da attribuire alle onde elettromagnetiche provenienti dagli impianti dell'emittente della Santa Sede e da un sito della Marina Militare.
In questo filone di indagine, Tucci e Borgomeo risultano iscritti sul registro degli indagati assieme a Costantino Pacifici, vicedirettore tecnico di Radio Vaticana, Gino Bizzari, Vittorio Emanuele Di Cecco ed Emilio Roberto Guarini, responsabili degli impianti della Marina.

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