Alla tenera età di 98 anni è scomparsa a fine aprile Emma, vedova di Philo Farnsworth. Philo è il personaggio più simbolico nella storia della televisione perché dopo una lunga battaglia navale, conclusasi alla fine degli anni Trenta, riuscì a ottenere la paternità di una invezione molto controversa, come del resto fu la radiofonia. Fu un riconoscimento che non lo fece diventare ricco. Appena il tribunale decise che i suoi brevetti erano precedenti a tutti gli altri, lo sforzo bellico americano stabilì ben altri ordini di priorità e la televisione fu accantonata. E alla fine della guerra i brevetti erano scaduti.
Secondo la vulgata più o meno ufficiale Philo Farnsworth ebbe la prima idea della scansione elettronica a 14 anni, osservando le procedure di aratura di un campo di patate nell'Idaho. In quella occasione Philo intuì che se al posto del campo ci fosse stato una immagine e al posto dell'aratro un occhio elettrico, doveva essere possibile ricostruire l'immagine e trasmetterla a distanza. Sua moglie Emma fu poi testimone diretta (e prima "annunciatrice") del lavoro del giovanissimo inventore e soprattutto della lunga causa intentata dal potente capo della RCA, David Sarnoff (poco disposto a versare a Philo le royalties dovute). La storia di Farnsworth si può leggere in molti libri, per esempio quelli riportati nel sito Web Philofarnsworth. Anche PBS ha dedicato un programma celebrativo, Big Dream, al vero inventore della tv elettronica.
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1 commento:
Quella di Philo Farnsworth è una storia straordinaria, e come a volte accade poco nota. Una vicenda che insegna molto circa l'impresa industriale, la paternità intellettuale, i brevetti e l'inventiva dei singoli. E - come ha scritto Carlo Gubitosa in Hacker, scienziati e pionieri http://www.stampalternativa.it/liberacultura/?p=156 - ci ricorda che alle intuizioni segue l'interessamento della società e delle imprese e la storia può cambiare molto in base a questi fattori. Consiglio anche questa lettura: http://en.wikipedia.org/wiki/Philo_Farnsworth
Andrea Mameli
http://www.linguaggiomacchina.it
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