Per una questione di e-mail (un collega mi aveva chiesto di trovare l'indirizzo di un contatto di lavoro) ieri ero al telefono con una azienda di St. Paul, Minnesota. Per una di quelle coincidenze del tutto prive di significato ma divertenti in quello stesso momento, spulciando tra i miei messaggi di posta, l'occhio finisce sulla locandina dell'ultimo film del grande Robert Altman, in uscita la prossima settimana. Gigi mi scrive che la prima sarà il primo di giugno e forse quella è la data dell'anteprima, tutti i film di solito escono venerdì. Il particolare è del tutto trascurabile, quello che conta è che Radio America - sottotitolo A Prairie Home Companion - è un film da vedere per chi ama la radio. Ma che c'entra il Minnesota? Aspettate.
Come in Nashville, la musica c'entra moltissimo, ma diversamente da Nashville, Radio America è intriso di radio, la radio dell'America profonda, rurale, religiosa (ma non bigotta o integralista, qui sulla religione si può sorridere) e musicale. Insomma, per noialtri radiopassionari l'equivalente di un trip psichedelico. E il vero sballo è che è TUTTO VERO. A Prairie Home Companion è un programma vero, inventato da Garrison Keillor - non a caso sceneggiatore del film di Altman e interprete di se stesso, insieme a Meryl Streep, Lily Tomlin e Tony Lee Jones - e prodotto da American Public Media. L'idea originale, a quanto leggo sullo straordinario sito ufficiale di questo show nato negli anni sessanta, consisteva nel trasmettere interviste e brani di autori country e gospel famosi, chiacchiere varie, monologhi comici, canzoni parodistiche e pubblicità di prodotti inesistenti. Considerando che erano gli anni di Alto Gradimento ed escludendo ogni possibilità di contatto diretto tra Keillor e Arbore, la figura di quest'ultimo ne esce in un alone vieppiù geniale. Lo spirito radiofonico del tempo, evidentemente, aleggiava in viale Mazzini come nella america meno conosciuta.
Trasmesso in syndication da centinaia di stazioni americane, sul satellite Sirius e a quanto sembra attraverso l'American Forces Network (quindi anche sulle onde corte? il sito di AFN non lo riporta), APHC viene solitamente ripreso dal vivo nel Fitzgerald Theatre di St. Paul, Minnesota (eco la coincidenza) e diffuso, anche in diretta, il sabato. Attraverso il sito è possibile riascoltare in Real Audio le trasmissioni precedenti o collegarsi in diretta con il Webcast della trasmissione. In questo momento sto ascoltando il programma del 20 maggio, realizzato nel Teatro Nazionale di Rejkyavik, Islanda. Ospita un coro maschile islandese, cowboys e cantanti, e parla di vichinghi e navigatori islandesi che celebrano un matrimonio in Norvegia e ubriachi fradici a causa di una tempesta si ritrovano nel Minnesota e diventano agricoltori ("dov'è il ghiaccio, perché vedo solo mucche?"). Non perdetevi il trio che canta "Rejkyavik" in puro finger picking e stomp, con tanto di fiddler, organo hammond e armamentario country completo. Strepitoso.
Dallo shop di Publicradio.org potete acquistare il cd con il soundtrack ufficiale del film di Altman, che intreccia lo show di Keillor con le strane vicende del suo backstage.
Come in Nashville, la musica c'entra moltissimo, ma diversamente da Nashville, Radio America è intriso di radio, la radio dell'America profonda, rurale, religiosa (ma non bigotta o integralista, qui sulla religione si può sorridere) e musicale. Insomma, per noialtri radiopassionari l'equivalente di un trip psichedelico. E il vero sballo è che è TUTTO VERO. A Prairie Home Companion è un programma vero, inventato da Garrison Keillor - non a caso sceneggiatore del film di Altman e interprete di se stesso, insieme a Meryl Streep, Lily Tomlin e Tony Lee Jones - e prodotto da American Public Media. L'idea originale, a quanto leggo sullo straordinario sito ufficiale di questo show nato negli anni sessanta, consisteva nel trasmettere interviste e brani di autori country e gospel famosi, chiacchiere varie, monologhi comici, canzoni parodistiche e pubblicità di prodotti inesistenti. Considerando che erano gli anni di Alto Gradimento ed escludendo ogni possibilità di contatto diretto tra Keillor e Arbore, la figura di quest'ultimo ne esce in un alone vieppiù geniale. Lo spirito radiofonico del tempo, evidentemente, aleggiava in viale Mazzini come nella america meno conosciuta.
Trasmesso in syndication da centinaia di stazioni americane, sul satellite Sirius e a quanto sembra attraverso l'American Forces Network (quindi anche sulle onde corte? il sito di AFN non lo riporta), APHC viene solitamente ripreso dal vivo nel Fitzgerald Theatre di St. Paul, Minnesota (eco la coincidenza) e diffuso, anche in diretta, il sabato. Attraverso il sito è possibile riascoltare in Real Audio le trasmissioni precedenti o collegarsi in diretta con il Webcast della trasmissione. In questo momento sto ascoltando il programma del 20 maggio, realizzato nel Teatro Nazionale di Rejkyavik, Islanda. Ospita un coro maschile islandese, cowboys e cantanti, e parla di vichinghi e navigatori islandesi che celebrano un matrimonio in Norvegia e ubriachi fradici a causa di una tempesta si ritrovano nel Minnesota e diventano agricoltori ("dov'è il ghiaccio, perché vedo solo mucche?"). Non perdetevi il trio che canta "Rejkyavik" in puro finger picking e stomp, con tanto di fiddler, organo hammond e armamentario country completo. Strepitoso.
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