Ho appena parlato al telefono con Andrea Giovenali, della società di ricerche di mercato Nextplora. L’azienda di Giovenali è specializzata nel nuovo filone di sondaggio quantitativo e qualitativo online: le sue inchieste vengono gestite esclusivamente tramite questionari compilati via Web. Da qualche anno, Nextplora conduce un osservatorio che analizza il mercato dei contenuti digitali convergenti. Il target dell’ultima ricerca Nextplora sono gli stili, i gusti e i comportamenti dei consumatori più attrezzati per questo tipo di contenuto. Giovenali mi spiega che il campione di oltre 3.200 intervistati è rappresentativo di un universo di circa 17 milioni di individui dotati di almeno una connessione a Internet e fruitori di tale connessioni per scopi eminentemente non professionali (anche se il collegamento può avvenire da casa come dall’ufficio). Significative percentuali di questo campione (e di conseguenza dell’universo) sono però dotate di connessioni a banda larga e possono al tempo stesso utilizzare telefonini Umts o Edge e la tv satellitare, terrestre, satellitare o IPTV che sia.
Detta così sembra una cosa che non ci interessa per niente e invece salta fuori che il campione di Nextplora è stato sondato anche per capire le relazioni tra questi utenti definiti "evoluti" e il medium radiofonico. Emerge infatti che i consumatori della banda larga sono molto affamati di informazione (consumata attraverso Internet ma anche su canali più tradizionali) e che la radio, specialmente fuori dalla propria abitazione, è molto seguita. Questa complementarietà tra Internet e Radio, afferma Giovenali, viene apprezzata e sfruttata dagli editori radiofonici e il sondaggio misura non solo una forte frequentazione dei siti Web associati a network e stazioni, ma anche la relativa popolarità dell’ascolto radiofonico dei flussi radiofonici in streaming sulla Rete (o attraverso gli operatori mobili). La radio risulta anche al terzo posto, dopo Tv e Internet, come fonte di informazione primaria. Ho estratto le slide più significative dalla relazione che Nextplora mi ha inviato a corredo della conversazione con il suo responsabile.
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