Il quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun rivela che l'ente pubblico nipponico NHK sta per approvare, dopo una serie di scandali interni, un nuovo piano triennale. In questa fase verrà stabilito il futuro dei tre canali satellitari televisivi di NHK, che secondo il giornale verranno in parte smantellati nel 2011, data fissata in Giappone per il definitivo passaggio alla televisione digitale. In gioco tuttavia ci sono anche tre canali radiofonici e il canale internazionale in onde corte. NHK si riserva infatti di decidere il destino di radiofonia e televisione, con l'intenzione di dedicarsi a business mirati... Leggi: canali a pagamento. Si calcola che il 30% degli spettatori attualmente non paga il canone. In Giappone. Insomma, un mezzo disastro. In questi tre anni l'ente garantisce la continuità di cinque canali tv (due terrestri, tre satellitari), dei tre radiofonici e le trasmissioni per l'estero di Radio Japan. Ma... Le redazioni passeranno da 26 a 20 e 1.200 posti di lavoro verranno eliminati, circa 380 entro il 2007. Per i quindici minuti quotidiani in italiano (trasmessi attraverso il relay nel Gabon su 11970 kHz alle 6:30 del mattino secondo la lista di Marcello Casali) non sembra tirare una grande aria.
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