Visto dal vero (?), fuori dalla scatola televisiva in cui era solito commentare la scatola stessa o finalmente ricongiunto al corpo separato dall'incorporea voce radiofonica (spesso sintetica, lo ricordate?) del Golem, Gianluca Nicoletti è un signore amabile e garbato, che evidentemente non ama far leva su una austera, algida cifra mediatica per mettersi in mostra in tutti gli altri contesti. Dopo averla sentita parlare alla radio, tanto per dire, non ti aspetteresti mai una persona capace di intrattenersi e intrattenerti - come qualsiasi genitore orgoglioso - scambiando aneddoti sui figli piccoli. Anche per questo, quando Nicoletti fu cacciato dalla direzione di Rai.net e dalla trasmissione-cult di Radiouno Golem, per i suoi numerosi fan golemaniaci e per tutti coloro che lo conoscevano o lavoravano con lui fu un colpo nello stomaco. Il servizio pubblico aveva inspiegabilmente rinunciato a un collaboratore intelligente e gradevole.
Dopo poco tempo Nicoletti riemerse, con una pseudonima, fangosa identità sul Web e con la sua firma giornalistica su La Stampa. Ma un Golem senza microfono è come un bel quadro incompiuto, come una incorporeità imperfetta. Il soffio del Golem è la parola "detta". A un anno di distanza e proprio in occasione del solstizio, l'inverno del nostro scontento sta per riscaldarsi a un tiepido sole di gennaio. Nicoletti torna in radio! Lo annuncerà ufficialmente oggi, 21 dicembre, in una conferenza stampa organizzata presso la sede milanese di Radio24, l'emittente del Sole 24 Ore che ha deciso di riospitare una delle voci più lucide e letterarie della critica italiana dei mezzi di comunicazione. L'anticipazione si può leggere sul sito del Golem, che riporta un link a un bell'articolo di Millecanali. Il programma andrà in onda su Radio24 a partire dal 9 gennaio, ogni mattina alle 8.30, ora canonica delle meditazioni golemiane. Unica cesura rispetto al passato: il nome della trasmissione, il palindromico Melog. Ben tornato, uomo di fango. Seguitelo, in tutta Italia, su queste frequenze.
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