15 dicembre 2005

Sassi sul digitale - 3

Una pagina dell'inglese Times Online sui gadget natalizi recensisce brevemente (ma non senza sottolineare la superiorità di questa novità tecnologica sulle radio DAB) la Wi-Fi Radio proposta da Acoustic Energy, azienda britannica specializzata in hi-fi. Wi-Fi Radio, come dice il nome, è una radio che riceve le frequenze di Internet senza-fili. In pratica un computer che integra la scheda di rete wireless e il software necessario per "sintonizzarsi" su canali streaming audio dalla miriade di stazioni radiofoniche presenti sul Web. Viene venduta (a 200 sterline, non poco) con 2.500 stazioni già preselezionate, ma l'acquirente può aggiungerne nuove scaricando le URL dal sito Internet di Reciva, altra società responsabile dello sviluppo del "radio browser" integrato nell'apparecchio Acoustic Energy. Sembra essere un software molto semplice, che rende quasi del tutto automatica la ricerca delle stazioni, proprio come sulla scala parlante di una radio normale, offrendo però la possibilità di scegliere i canali per nazione, contenuto, lingua.
Niente di veramente nuovo. Philips e altri specialisti della consumer electronics ci mostrano da anni dei ricevitori per Internet radio "sperimentali". La differenza è che Wi-Fi Radio non è un prototipo ma un prodotto concreto e se il suo prezzo non è particolarmente abbordabile, la storia di questi prodotti ci dice che è solo questione di tempo. Ma la vera svolta è proprio nel wi-fi, perché la presenza di connessioni wireless alla banda larga ormai è piuttosto diffusa. I fautori degli standard digitali terrestri non possono a questo punto non iniziare a porsi qualche domanda sulle reali possibilità di una tecnologia "sostitutiva" della vecchia radio. Con l'avvento della quarta generazione del cellulare, delle reti wireless metropolitane e lo sviluppo del DVB-H, una radio IP come questa potrebbe essere la più autentica interprete del futuro della radiofonia.

Nessun commento: