30 dicembre 2006

Venezuela: niente licenza per chi si oppone?

Hugo il rivoluzionario l'ha fatta davvero grossa, mettendosi sullo stesso piano dei peggiori censori mediatici (amabili personaggi come Castro, Kim Jong Il e il proprietario della RAI tra il 2001 e il 2006). Secondo il Miami Herald, il neoeletto presidente Chávez avrebbe detto che non rinnoverà la concessione di Radio Caracas Tv, una delle storiche emittenti radiotelevisive venezuelane e voce forte dell'opposizione al governo. Il quale governo starebbe accelerando sul progetto di realizzazione di una emittente in onde corte che diffonderà in tutto il mondo il messaggio bolivariano.
Ecco come la mette un'altra emittente locale, Union Radio:

Presidente Chávez anunció que no renovará concesión de RCTV en marzo
El presidente de la república Hugo Chávez anunció el termino de la concesión para transmisiones al canal RCTV, la cual vence en marzo de 2007 y que no será renovada. "Hay un señor por ahí, de esos representantes de la oligarquía que quería ser presidente y que luego esos gobiernos adeco- copeyanos le dieron concesiones para tener un canal de televisión él ahora anda diciendo que esa concesión es eterna, se le acaba en marzo la concesión d televisión, así que mejor es que vaya preparando sus maletas, que vaya viendo a ver que va a hacer a partir de marzo."

La licenza dI RCTV, braccio televisivo di RCR, scade a marzo 2007 e a marzo, proclama Chavez, la proprietà farà meglio a fare la valigia e a pensare a che cosa farà dopo marzo. Sempre su Union Radio ho trovato una lunga dichiarazione del vicepresidente esecutivo José Vicente Rangel, che ribadisce il diritto del governo a non rinnovare una concessione e sottolinea il ruolo politico che l'emittente ha avuto negli otto anni di presidenza Chávez, inclusa la partecipazione ai moti controrivoluzionari del 2003. Ecco in particolare due punti della dichiarazione:
2) El argumento político dado por los directivos de RCTV acerca de una supuesta retaliación del gobierno por su condición de medio al servicio de la oposición, carece de asidero en la realidad. Durante los ocho años de gestión del presidente Chávez, en el caso concreto de RCTV, pese a la manera como este medio se involucró en las aventuras desestabilizadoras de los años 2001, 2002 y 2003 -golpe del 11 de abril, sabotaje de la industria petrolera, guarimbas, militares alzados de Plaza Altamira y campañas brutales contra las instituciones: Presidencia de la República, Asamblea Nacional, Poder Judicial, Poder Ciudadano, Consejo Nacional Electoral, Fuerza Armada Nacional, nunca hubo una respuesta represiva del tipo de las que solían implementar los gobiernos de la Cuarta República contra los medios de comunicación.

3) Si los directivos de RCTV recurren al argumento político no hacen otra cosa que reconocer su participación en la política, con lo cual su posición debe evaluarse en ese terreno, donde evidentemente cada quien tiene sus razones. Por suerte vivimos en un país democrático donde todos podemos exponer nuestros puntos de vista con absoluta libertad. Eso ocurre para este caso en el campo de la política, pero no en el jurídico donde está claro el derecho de la sociedad y del Estado. Para dilucidarlo, si es necesario, está la vía jurisdiccional.

Rangel dice praticamente che RCTV avrebbe fatto un "uso criminale" - per usare un'espressione a noi tristemente familiare - del mezzo a sua disposizione. Se veramente la licenza non verrà rinnovata, si tratta di un palese atto di censura antidemocratica, travestito da formalismo del tutto fuori luogo. Se i proprietari di RCTV hanno violato la legge incitando a manifestra contro il governo, era semmai opportuno processarli.
Molto interessante al proposito il sito di Radio Nacional de Venezuela, che pubblica una dettagliata notizia sulla smentita che il ministro della comunicazione e informazione, Willian Lara rispetto alle dichiarazioni di Marcel Granier, azionista principale del gruppo 1BC che controlla l'emittente, da lui diretta. Granier è un intellettuale liberale che nella sua azione politico-mediatica somiglia molto a un certo tycoon nostrano. Il capo di RCTV aveva controreplicato a Chávez dicendo che la famosa concessione era stata rinnovata nel 2001 fino al 2020. Lara ribatte che sì, la concessione di RCTV era stata estesa per vent'anni, ma dal governo in carica nel 1987. Con una scadenza prevista nel maggio (non marzo) del 2007. Brutta faccenda, in ogni caso. E sentite che parole utilizza il ministro. Familiari anche queste, no?

"Lamentablemente para los periodistas venezolanos, el periodismo que se hace en el país está cargado sistemáticamente por la mentira, se miente cuando se quiere hacer ver que es una expropiación, se miente cuando se quiere hacer ver que es una revocatoria de concesión, ninguna de las dos situaciones son reales."

Più positiva, anche per noi ascoltatori è invece la storia del progetto di apertura di una nuova stazione a onde corte per RNV che al momento trasmette per l'estero attraverso le infrastrutture di Radio Habana Cuba. Sembra che adesso sia già stato acquisito il terreno per il nuovo impianto, sulla cui costruzione non si dice altro. Il sito ufficiale dell'emittente pubblica una griglia della programmazione internazionale che non sembra molto aggiornata. Queste sono le frequenze che ho estratto dall'ultimo file EiBi:

6060 1100-1200 Mo-Fr R. Nacional Venezuela S NAm /CUB
6180 1000-1100 Mo-Fr R. Nacional Venezuela S NAm /CUB
9550 2000-2100 Mo-Fr R. Nacional Venezuela S NAm /CUB
11670 2200-2300 Mo-Fr R. Nacional Venezuela S NAm /CUB
13680 2000-2100 Mo-Fr R. Nacional Venezuela S NAm /CUB
13680 2300-2400 Mo-Fr R. Nacional Venezuela S SAm /CUB
15250 2300-2400 Mo-Fr R. Nacional Venezuela S NAm /CUB

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