
Anche i DXer sono rintanati a letto da un paio di mesi, perché non conviene più dare la caccia a segnali che non ci sono, o sono troppo occasionali e legati agli improvvisi mutamenti degli indici. In compenso sono discrete le possibilità alle frequenze più alte, facilitate anche dalla stagione astronomicamente propizia.
Un certo numero di stazioni indocinesi, indonesiane e papuasiane fra i 3 e i 6 MHz riescono a produrre segnali consistenti anche dalle nostre parti (sono stato in Liguria per il ponte e qualcosa è arrivato, cercherò di mettere online un po' di audio). Perfino dalla regione latinoamericana delle Ande, che di solito è più attiva in periodo equinoziale primaverile, si riscontra una certa effervescenza di segnali. Anche perché se è vero che le bande tropicali sotto i 5 MHz tendono a spopolarsi, qualche stazione è ancora in piedi.
E col sole non è finita. Oggi Spacewather.com mette in bella evidenza un buco coronale, una grande apertura nell'atmosfera del sole, prossima al bordo sinistro e pronta a mettersi in posizione "geoeffective" verso il 16 dicembre. Il vento solare in arrivo potrebbe colpire la magnetosfera terrestre il 19, portando ulteriori guai e turbamenti propagativi.

E col sole non è finita. Oggi Spacewather.com mette in bella evidenza un buco coronale, una grande apertura nell'atmosfera del sole, prossima al bordo sinistro e pronta a mettersi in posizione "geoeffective" verso il 16 dicembre. Il vento solare in arrivo potrebbe colpire la magnetosfera terrestre il 19, portando ulteriori guai e turbamenti propagativi.
Tags: radioascolto, radiofonia, radio, dxing.
Nessun commento:
Posta un commento