Il Ministero dello Sviluppo Economico è in ritardo con i suoi obblighi - imposti da Agcom - relativi alla stesura della lista di risorse frequenziali in onde medie da assegnare agli operatori che hanno aperto una attività di trasmissione in modulazione d'ampiezza. Ma questo ritardo, legato a oggettive difficoltà burocratiche, non consente agli stessi operatori di agire al di fuori dalle norme prescritte. L'avvertimento - che va contro l'interpretazione in chiave "silenzio (o ritardo)/assenso" che anche questo blog aveva pubblicato - viene esplicitato in una nota che il Ministero ha pubblicato l'8 apriel 2016. Ecco il testo:
Con delibera n. 3/16/CONS del 14 gennaio 2016 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha individuato i criteri e le modalità di assegnazione dei diritti d’uso sulle frequenze radio in onde medie a modulazione di ampiezza (AM).
Così come stabilito dalla stessa, questo Ministero, entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera di cui sopra, avrebbe dovuto pubblicare sul proprio sito web l’elenco delle frequenze assegnate all’Italia, indicando per ciascuna di esse le caratteristiche tecniche di irradiazione degli impianti e i vincoli tecnici, riportati dal Piano di radiodiffusione sottoscritto a Ginevra nel 1975.
Al fine di provvedere a quanto suddetto, è in corso una verifica svolta sull’utilizzabilità attuale dei siti, che costituiscono un vincolo ai sensi del piano di GE75.
Pertanto non è stato possibile rispettare il termine stabilito per il rispetto dei vincoli previsti dal piano di GE75, anche a tutela degli utenti assegnatari dei futuri diritti d’uso.
Le competenti Direzioni Generali stanno valutando le possibile soluzioni tecniche per risolvere la problematica sopra indicata.
Si fa presente che non è assolutamente possibile procedere ad alcuna accensione di impianti prima del rilascio dei diritti d’uso da parte dello scrivente ufficio, ogni abuso sarà perseguito a norma di legge.
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