05 marzo 2015

BBC rivoluziona lo streaming radiofonico. E zittisce migliaia di apparecchi "Internet radio"


#epicfail per BBC Radio, che dopo l'adozione di una nuova piattaforma di distribuzione in streaming, Audio Factory - attivata lo scorso febbraio - ha silenziato migliaia di dispositivi "Internet radio" che di colpo hanno smesso di ricevere i programmi radiofonici targati BBC. Secondo il Guardian, che ha appena lanciato l'allarme attraverso la sua rubrica Ask Jack marche molto prestigiose come Sonos, Linn, Naim, Cambridge, Roberts e Logitech, compresi gli Squeezebox, possono dare problemi sui nuovi flussi Internet della Beeb. In pratica la BBC ha mandato in soffitta i formati WMA e AAC, lasciando come backup solo gli stream MP3 distribuiti da server Shoutcast.

BBC sta utilizzando a interim i due sistemi HLS (HTTP Live Streaming) della Apple e 
HDS (HTTP Dynamic Streaming) originariamente di Adobe, apparso per la prima volta con Flash e basato sulla Part 12 dello standard MPEG-4, la versione fragmented o fMP4. In prospettiva Audio Factory punta sul DASH (Dynamic Adaptive Streaming over HTTP), ratificato come standard nel 2011. DASH è simile al Microsoft Smooth Streaming, uno dei primi sistemi ad adottare fMP4.
Io non ho ancora controllato che cosa succede con la mia Internet radio Evoke della Pure, ma ho verificato che la applicazione UK RadioPlayer non funziona più sul mio iPhone per gli stream live, non so se per un problema di diritti geografici. Secondo lo stesso Guardian in certi suoi modelli Pure (e un sito di e-commerce lo conferma) supporterebbe l'HLS. Ho invece potuto constatare che funziona bene sul mio iPhone, anche qui in Italia, la applicazione iPlayer della stessa BBC, ma entrambe le app - RadioPlayer e iPlayer - le ho dovute scaricare da iTunes Store versione britannica, utilizzando una Apple ID creata con l'occasione (le app sono gratuite ma per registrarsi su un altro Store si deve comunque fornire un indirizzo postale fisico e quello bisogna inventarselo). 
Una alternativa citata dal Guardian è il sito Radiofeed.co.uk, evidentemente sintonizzato sugli stream mp3, così come il player VLC, che supporta HLS. Ma questo riguarda l'ascolto su pc, con o senza browser. Chi possiede una Internet radio vecchio modello "sintonizzata" sui vecchi server WMA, rischia di essere tagliato fuori per sempre a meno di non procurarsi un apparecchio nuovo, che però deve essere compatibile con i nuovi sistemi e, possibilmente, con la prossima evoluzione DASH. Il quotidiano britannico osserva giustamente che questo disastro rischia di avere ripercussioni profonde. La ricezione digitale DAB nel Regno Unito è ancora ferma al vecchio protocollo MPEG/Musicam, molto diffuso su milioni di ricevitori che però non sono aggiornabili. La qualità di questo formato è decisamente discutibile e il Guardian consiglia espressamente di investire in radioline FM, tenendo però presente il problema del possibile futuro switch-off della radio analogica. In una situazione come quella attuale, con il DAB bloccato su uno standard di 20 anni fa e lo streaming "azzoppato" sulle Internet radio, spegnere l'FM equivarrebbe a un "suicidio politico" scrive il giornale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

questo dimostra che la tecologia digitale applicate alla radio porteranno a non ascoltare più nulla. Viva la radio analogica in onde medie e corte, a distanza di più di cento anni di utilizzo non hanno mai dato problemi di ascolto. La radio dei NERD con la sua supponenza alla perfezione sta cominciando a vacillare mostrando che è un aborto del comunicare libero ed efficace.

Anonimo ha detto...

Grazie delle informazioni, Andrea. Radiopassioni è sempre uptodate. Importante sapere che aria tira in UK, in fondo il DVB veniva da là e poi è arrivato qua. Per il resto "grande è la confusione sotto il cielo: la situazione è eccellente", diceva il Grande Timoniere ;-) Piero_53