Il viaggio, come molti viaggi, parte da una mappa. Limes, la rivista di geopolitica, pubblica una dettagliata cartina del desertico teatro dello scontro che attualmente vede coinvolte le truppe francesi in Mali, il territorio della vasta regione di Azawad, autoproclamatasi stato autonomo lo scorso anno. Stiamo parlando di luoghi tanto fascinosi da sembrare immaginari, Timbuktu, Gao, la terra dei Tuareg, contesa all'esercito del Mali da gruppi come l'MNLA, Ansar Dine, MUJAO (nata da una costola di Al Qaeda), inserita nei piani di "policing" e stabilizzazione delle truppe francesi e dell'ONU (MINUSMA, la missione divenuta celebre per essere stata la prima autorizzata ad attaccare militarmente, non solo a difendere).
Cercate Azawad in rete ed ecco spuntare corrispondenze come questa di Mohamed Vall sugli eccellenti blog di Al Jazeera, che cercano di raccontare quello che accade in una delle zone più insicure e non tracciate dell'intero globo.
Ma il Mali o quel che ne sta per restare è anche patria di tante stazioni locali in FM. Basta cercare su Google per "radio Azawad" ed ecco spuntare del tutto casualmente tra i risultati un progetto di world music che arriva da Lisbona, dove un gruppo di musicisti, Imidiwan, costituito da Gustavo Patrício, Tiago Salsinha e André Xina ci presenta una visuale diversa dell'inesistente ma auspicato Stato di Azawad. Tutto nasce da un altro viaggio, quello che André Xina ha compiuto tra fine 2010 e inizio 2011 a Timbuktu, Tintelut, Gao, Bamako. Da questo itinerario Xina ha ricavato un diario di viaggio musical-radiofonico, Radio Azawad appunto, che potete ascoltare su SoundCloud:
Ma il Mali o quel che ne sta per restare è anche patria di tante stazioni locali in FM. Basta cercare su Google per "radio Azawad" ed ecco spuntare del tutto casualmente tra i risultati un progetto di world music che arriva da Lisbona, dove un gruppo di musicisti, Imidiwan, costituito da Gustavo Patrício, Tiago Salsinha e André Xina ci presenta una visuale diversa dell'inesistente ma auspicato Stato di Azawad. Tutto nasce da un altro viaggio, quello che André Xina ha compiuto tra fine 2010 e inizio 2011 a Timbuktu, Tintelut, Gao, Bamako. Da questo itinerario Xina ha ricavato un diario di viaggio musical-radiofonico, Radio Azawad appunto, che potete ascoltare su SoundCloud:
Al ritorno dal viaggio Xina e i colleghi di Imidiwan producono un EP intitolato Radio Tamashek (la lingua dei Tuareg), definito una "stazione radio pirata" che "incrocia i suoni che soffiano direttamente dagli aridi paesaggi del deserto del Mali con i suoni di Lisbona, costruendo una piattaforma che irradia le opere degi artisti maliani, stelle a troppi di noi sconosciute". Il disco, scaricabile gratuitamente, è dedicato a tutti i rifugiati che sono stati costretti ad abbandonare la zona durante gli aspri scontri tra ribelli dell'MNLA ed esercito regolare del Mali. Tanto in Radio Azawad come in Radio Tamashek, Imidiwan potete ascoltare numerosi esempi di trasmissioni catturate da Xina con un apparecchio radio, sintonizzato su stazioni come Radio Jamana, Rahio Tahanint, Radio Alfarouk, Radio Lafia o l'emittente ufficiale ORTM (tuttora segnalata su 5995 kHz)
Ecco anche un videoclip tratto dal Festival Músicas do Mundo del luglio di quest'anno a Sines, Portogallo, con la partecipazione degli Imidiwan:
E un corto spagnolo, sempre del 2010, intitolato Amanar Tamasheq e girato tra i ribelli Tuareg:
E un corto spagnolo, sempre del 2010, intitolato Amanar Tamasheq e girato tra i ribelli Tuareg:
1 commento:
Articolo piacevole e avvincente. Orchestrato con tutti i media disponibili: dalla mappa cartacea ai documenti audiovideo, dall’FM ai blog. Il tutto per l’autodeterminazione di popoli senza tempo, in una terra di musica e antiche biblioteche, crocervia di culture nomadi e stanziali.
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