17 marzo 2012

End Piece, lo switch off della tv analogica diventa arte con David Hall


Davil Hall (classe 1937) è un autentico artista della televisione. Fotografo, scultore, videomaker, l'artista britannico è stato tra i primi a intuire la possibilità di una forma d'arte creativa basata non solo sulla produzione video, ma sulla semplice ricezione di programmi "on air". Una sua celebre installazione, "101 TV sets", risale al 1972 ed era costituita da un centinaio di apparecchi televisivi disposti su scaffalature tutto intorno allo spazio espositivo e sintonizzati (o de-sintonizzati) su normali programmi ricevuti in tempo reale.
Ieri in collaborazione con la londinese University of Westminster Hall ha voluto riproporre questo paradigma artistico adattandolo all'era dello switch off della tv analogica, che nel Regno Unito avverrà il prossimo 18 aprile. Nel grande capannone di Ambika P3 Exhibitions, lo spazio che l'università dedica a mostre e manifestazioni, sono stati sistemati - questa volta per terra, con lo schermo rivolto verso il soffitto - mille televisori analogici, con i cavi di alimentazione e di antenna che confluiscono verso un unico punto del tetto della grande sala. Una specie di mazzo rovesciato di televisori tutti accessi e tutti sintonizzati su uno dei cinque programmi analogici ancora visibili nella zona. Tra poche settimane, il 18 aprile per l'appunto, i mille schermi della nuova installazione di Hall, intitolata "End Piece (1001 TV sets)" smetteranno di colpo di visualizzare immagini di senso compiuto e il "videopavimento" trasmetterà solo sabbia e rumore bianco.
Hall ha voluto cogliere nello spegnimento della tv analogica una importante fase di passaggio, segnata da un digitale che a suo parere spezza il legame di dipendenza da una tv legata a un unico sistema di distribuzione e a un dispositivo univoco, perfettamente identificato. Non è la fine della televisione, ma l'inizio della libertà del telespettatore. La sfida concettuale è stata raccolta anche dalla stessa Westminster, che dal 23 al 25 marzo organizzerà Exhbiting Video, una conferenza dedicata al presente e al futuro della videoart. E' probabile che un eventuale spegnimento della radio analogica diventi fonte di ispirazione per altre forme d'arte visuale e sonora.

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