E' tra i migliori serial televisivi visti negli ultimi anni. Sam Tyler, protagonista di Life on Mars (titolo chiaramente ispirato alla celebre canzone di David Bowie), poliziotto di Manchester, viene gravemente investito e finisce in coma. Ma dentro di sì si trova a vivere la sua condizione in modo fin troppo realistico: è ancora poliziotto, combatte criminali, spacciatori, terroristi. Il problema è che la sua città è la Manchester di quasi 35 anni prima, la sua squadra usa metodi di indagine antelucani - ignora completamente i metodi scientifici, la criminologia, la patologia forense alla CSI, i computer, i telefoni cellulari - ed è guidata da un ispettore violento, razzista, sessista, che scivola invariabilmente nella illegalità.
La televisione, qualche misteriosa telefonata e soprattutto la radio sono i canali esclusivi attraverso cui Sam ha ancora contatti con la realtà di provenienza. Sullo schermo sfuocato dei primi test della BBC a colori, dalla cornetta di un apparecchio che squilla a vuoto, sul normale programma radiofonico si sovrappongono voci di parenti angosciati, fidanzate disilluse, infermiere, medici. Aggrappato a quei fantasmi di voci Sam crede di capire quello che gli sta succedendo, comincia a nutrire una speranza di ritorno. Finché arriva il momento di scegliere tra sogno e realtà, due concetti che improvvisamente non gli sembrano più così ben definiti.
Le indagini vissute da Sam sono esagerate e grottesche, ma ad altissimo ritmo. La ricostruzione di una Manchester pre-thatcheriana è meticolosa. E ovunque, nella squallida stanzetta abitata da Sam, nell'antro di una squad room che sembra il deposito di una fabbrica, nelle auto civili della polizia, nelle case di vittime e sospettati, si trova una radio a transistor anni settanta o un walkie talkie, pronti a lanciare il loro messaggio da una realtà che diventa sempre più irraggiungibile ed estranea di un sogno. Prodotta dalla BBC e ripresa negli Stati Uniti da un completo ma fedele remake, Life on Mars è durata solo due stagioni, di otto episodi ciascuna. L'ha ritrasmessa RAI4 sul digitale terrestre e gli episodi in italiano (tranne uno) si trovano abbastanza facilmente sul Web. Quello qui riportato è un breve estratto dell'episodio finale, dove Sam sceglierà di restare nella sua vera realtà.
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