Si sta avvicinando la conclusione di questa conferenza tutta dedicata alle notizie e al giornalismo nella radio che cerca di stare al passo del cambiamento del mondo. In fin dei conti i problemi che stiamo discutendo da due giorni non riguardano certo la sola radio. E infatti gli ultimi panelist invitati dal grande Mike Mullane, dell'EBU, intervengono su questioni assolutamente crossmediali. Forse l'intervento più interessante è quello di Wim Willems, il capo delle News del broadcaster pubblico fiammingo. Nel 2007, le redazioni radio, televisione e Web di VRT hanno preso la coraggiosa decisione di unire i rispettivi desk in una "integrated newsroom" in cui i giornalisti dei tre mezzi lavorano tutti insieme, a stretto contatto, collaborando e a volte contaminandosi a vicenda (anche se tutti ammettono che non è facile lavorare per la tv e al tempo stesso per la radio). Grandi vantaggi in termini di stimoli, creatività e flussi di lavoro (e anche di costi, anche se su questo punto Wim nega decisamente che la newsroom integrata sia stata fatta con meri obiettivi di risparmio). E gli svantaggi? Il rischio più grosso è che una unica grande redazione produca, per i tre mezzi, contenuti simili tra loro, che il pubblico trovi su radio, tv e Web esattamente gli stessi argomenti, trattati nello stesso modo. C'è anche un "fattore acquario" a causa del quale i giornalisti finiscono spesso per isolarsi, magari davanti allo schermo di Internet, e perdono contatto con la realtà. La bottom line è che la redazione integrata è sicuramente più efficiente, più ricca di inventiva, più produttiva e sempre in grado di compensare abbondamentemente gli svantaggi di cui si è parlato. Willems ha presentato un bel video che ho ripreso con il telefonino ma non posso, per ragioni di banda, caricare qui.
Nessun commento:
Posta un commento