Secondo Media Network, il ministro dell'economia olandese Laurens Jan Brinkhorst avrebbe comunicato al Parlamento dell'Aia la data prevista per lo switchover, la definitiva disattivazione delle stazioni radiofoniche analogiche e il passaggio alla radio digitale. Sarà il 2015 e non il 2019 (altra data limite fornita in precedenza dallo stesso Brinkhorst). Il ministro avrebbe deciso di anticipare il processo perché Germania e Gran Bretagna starebbero lavorando a una deadline più o meno simile. Per la verità, a commento di questa notizia su Media Network l'inglese Dave Kenny commenta che in Gran Bretagna l'Ofcom ha già fatto sapere che la radio analogica in FM e onde medie non verrà mai spenta. Kenny sottolinea come le attuali licenze FM, concesse mensilmente dall'Ofcom, hanno una durata di 12 anni e continueranno a essere rilasciate.
Tornando all'Olanda è stato deciso di non mettere all'asta le frequenze digitali (l'Olanda dovrebbe aver adottato il sistema DAB, ma Media Network in realtà non parla di standard). Le licenze verranno concesse su base "comparativa" e saranno rilasciate a chi potrà garantire la maggior varietà di programmazione e i servizi più innovativi. Come dire: non abbiamo la benché minima idea di chi ci seguirà sul carrozzone della radio digitale. Brinkhorst vuole assegnare le prime licenze entro l'estate del 2006 e ha informato gli attuali detentori delle procedure. Il processo avrà inizio a maggio o giugno 2006, poco prima della convocazione a Ginevra della Regional Radio Conference, dove si discuterà della riassegnazione delle frequenze a servizi come, appunto, la radio digitale, nella banda Vhf III. Altre tornate di assegnazioni sono previste nel 2007 e 2008, quando anche i nuovi arrivati potranno farsi avanti.
Il sistema radiotelevisivo olandese è uno dei più evoluti in Europa, malgrado le ridotte dimensioni del territorio. Una spiegazione a grandi linee del suo funzionamento si trova sul sito del Ministero dell'educazione. L'infrastruttura pubblica nazionale è gestita a più mani dalla radiotelevisione nazionale Omroep e da un gruppo di società private che garantiscono il plurarlismo culturale e religioso. Verso l'estero l'ente autorizzato è Radio Netherlands, una delle più autorevoli emittenti internazionali via radio, satellite e Internet. Esiste poi un sistema di emittenti nazionali e regionali a carattere puramente commerciale su onde medie, FM e Dab. Un pratico portale su Internet permette di accedere allo streaming Web di una trentina di canali.
Tornando all'Olanda è stato deciso di non mettere all'asta le frequenze digitali (l'Olanda dovrebbe aver adottato il sistema DAB, ma Media Network in realtà non parla di standard). Le licenze verranno concesse su base "comparativa" e saranno rilasciate a chi potrà garantire la maggior varietà di programmazione e i servizi più innovativi. Come dire: non abbiamo la benché minima idea di chi ci seguirà sul carrozzone della radio digitale. Brinkhorst vuole assegnare le prime licenze entro l'estate del 2006 e ha informato gli attuali detentori delle procedure. Il processo avrà inizio a maggio o giugno 2006, poco prima della convocazione a Ginevra della Regional Radio Conference, dove si discuterà della riassegnazione delle frequenze a servizi come, appunto, la radio digitale, nella banda Vhf III. Altre tornate di assegnazioni sono previste nel 2007 e 2008, quando anche i nuovi arrivati potranno farsi avanti.
Il sistema radiotelevisivo olandese è uno dei più evoluti in Europa, malgrado le ridotte dimensioni del territorio. Una spiegazione a grandi linee del suo funzionamento si trova sul sito del Ministero dell'educazione. L'infrastruttura pubblica nazionale è gestita a più mani dalla radiotelevisione nazionale Omroep e da un gruppo di società private che garantiscono il plurarlismo culturale e religioso. Verso l'estero l'ente autorizzato è Radio Netherlands, una delle più autorevoli emittenti internazionali via radio, satellite e Internet. Esiste poi un sistema di emittenti nazionali e regionali a carattere puramente commerciale su onde medie, FM e Dab. Un pratico portale su Internet permette di accedere allo streaming Web di una trentina di canali.
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