10 aprile 2011

Contratto di Servizio RAI, per la radio solite promesse

E' stato finalmente firmato al Ministero per lo Sviluppo economico il testo del Contratto di servizio che lega alla Rai allo Stato italiano. Un contratto triennale che avrà però una validità di poco più di 20 mesi perché per le tipiche lungaggini che contraddistinguono dalle nostre parti certi rituali, nessuno si era ancora dato da fare per approvare un testo scaduto al 31 dicembre 2009. Esattamente un anno fa la rivista Prima Comunicazione diffondeva una prima bozza del testo. Immagino che anche alla luce delle novità emerse a proposito delle intenzioni della RAI di cedere la proprietà delle antenne controllate oggi da RaiWay, ci possano essere delle variazioni. Ma questo è il testo di quella bozza riferito alla "radiodiffusione sonora". Come si vede, viene ancora espressamente citato lo sviluppo della radio numerica DAB+, un progetto che malgrado gli impegni presi esplicitamente nel corso del 2010 è rimasto drammaticamente al palo. In questo senso fa abbastanza sorridere il comma riferito alla radio numerica DRM. Ormai la mia convinzione è che anche quest'anno non ci saranno novità sostanziali, né sul fronte del potenziamento della rete DAB+, né tantomeno su quello della sperimentazione del DRM (che sarebbe del tutto ingiustificata a fronte della completa assenza di una ragionevole offerta commerciale di ricevitori compatibili). Abbiamo come "sistema Paese" questioni molto più serie da affrontare, il DAB+ viene buon ultimo. Ma è un sintomo in più di quella tragica patologia dell'incapacità di innovare che ci pesa addosso peggio - e assai più concretamente - della maledizione dei Maya.

Articolo 22
Radiodiffusione sonora

1. La Rai deve assicurare un grado di copertura del servizio di radiodiffusione sonora per ciascuna delle tre reti radiofoniche in modulazione di frequenza (FM) non inferiore al 99 per cento della popolazione e di copertura del territorio non inferiore all'80 per cento, salvo le implicazioni interferenziali.
2. La Rai, ove occorra, migliora la qualità del segnale, previa assegnazione da parte del Ministero delle necessarie frequenze.
3. La Rai incrementa il servizio RDS (Radio Data System) sulle tre reti radiofoniche in FM mediante il sistema EON (Enhanced Other Network), conformemente alle norme ETSI (European Telecommunications Standards Institute) e potrà estendere la sperimentazione del servizio RDS-TMC (Traffic Message Channel).
4. Nel corso dell'attività di adeguamento della rete per garantire il grado di copertura con impianti che rispettino i valori della normativa vigente in materia di tetti elettromagnetici, è ammissibile una temporanea riduzione del grado di copertura di cui al comma 1.
5. La Rai, anche attraverso consorzi, é tenuta a sviluppare concretamente le trasmissioni radiofoniche in tecnica digitale secondo i nuovi standard trasmissivi che costituiscono l’evoluzione del DAB, nel rispetto della regolamentazione adottata dall’Autorità, cooperando attivamente per lo sviluppo del mercato della radio digitale nel rispetto del principio di neutralità tecnologica e competitiva.
6. Il servizio di radiodiffusione sonora in modulazione di ampiezza viene svolto attraverso gli impianti ad onde medie di cui all’allegato 1. La Rai si impegna a presentare al Ministero, entro sei mesi dall’entrata in vigore del presente contratto, un progetto di razionalizzazione del servizio di radiodiffusione sonora in onde medie, finalizzato alla riduzione dei campi elettromagnetici irradiati, che garantisca al tempo stesso la copertura delle principali aree metropolitane e renda possibile la sperimentazione della modulazione digitale in standard DRM.

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