23 agosto 2008

Intel accende le lampadine con campi magnetici HF

Ecco, benissimo, adesso ci manca la "WiTricity" e l'hobby più bello del mondo è fottuto. In occasione dell'Intel Development Forum in corso in questi giorni a San Francisco, Intel non si è occupata solo di chip avanzati e piattaforme per l'integrazione di tv e Internet su dispositivi ultraportatili, o di intelligenza artificiale (che può far poco contro la stupidità naturale). Ieri c'è anche stata la presentazione della tecnologia del wireless power, l'alimentazione elettrica senza cavi. Se ne parla da qualche tempo non per abolire i fili dell'alta tensione, che ci vorranno ancora per un bel pezzo. Ma più modestamente per ricaricare o alimentare dispositivi portatili come computer e telefonini. Al posto della presa, il dispositivo integra un induttore e viene immerso in un campo magnetico pulsante. Se il campo è abbastanza potente, ha dimostrato Intel, la quantità di energia trasferita è sufficiente. I ricercatori Intel hanno acceso una lampadina di 60 Watt con un campo generato a circa mezzo metro di distanza, con una perdita di efficienza di appena il 25%. Come dire trasmetto a 100 e ricevo a 60.
La tecnologia Intel si basa su ricerche già svolte in altri laboratori. Si chiama appunto "WiTricity" quella studiata in questi anni da un fisico del MIT, Marin Soljačić. Sono andato a studiarmi il suo articolo su Science del luglio 2007 e orrore, orrore! La frequenza della sinusoide rappresentata dal campo magnetico pulsante è di 9,9 MHz. In piena banda delle onde corte. Del resto Soljačić scrive che le frequenze relative i parametri definiti ai fini di ottimizzare l'efficienza del trasferimento di energia sono comprese tra 1 e 50 MHz.
In giro ci sono anche dei costruttori commerciali, come WiPower o WildCharge, che scelgono però di trasmettere l'energia a contatto: il dispositivo va appoggiato su una apposita piastra ricaricante. WildCharge per esempio ha già annunciato un alimentatore senza fili per l'Apple iPhone.
Dopo motori, bruciatori, trimmer, tubi fluorescenti, Powerline, xDsl e fonti di rumore assortite, gli ascoltatori delle onde corte e medie dovranno combattere anche contro le batterie senza fili? Chissà. Giustamente i lettori del blog collettivo ipertecnologico Slashdot.org si chiedono quale potrà essere l'effetto di un campo pulsante da qualche decina di Watt non sulle nostre radio, ma sui dati custoditi sui nostri dischi magnetici...

1 commento:

Anonimo ha detto...

sembra un progetto un po' pazzoide, come Tesla :-)
Che succede poi se mentre ascolto la radio il mio loop e' sintonizzato sui 9.9MHz, vengo abbrustolito pure io ?
Oppure se la rete del letto del dirimpettaio per puro caso risuona sui 9.9MHz e gli prende fuoco il materasso ?
E usare un normale cavo di alimentazione come fa tutta la gente normale ? :-)