07 settembre 2014

Stazioni AM: i DXer europei chiedono il ritorno dei 1350 kHz, paradiso perduto dell'ascolto.

[For non-Italian speakers. This post refers to "Radio AM 1" an unofficial Italian station operating in the MW band and its recent decision to move from 1386 to 1350 kHz. Unfortunately, the latter frequency overlaps with an American continent channel producing exceptional DX catches here in Europe as of lately, mainly due to a powerful French transmitter switching off completely. Now this frequency appears once again to be substantially blocked and the admittedly small MW-DX community is not happy. Protests have begun circulating in specialized mailing lists, and people wonder why Radio AM 1 cannot simply switch back to 1386 kHz or other, not overlapping frequencies.
AM 1 belongs to a relatively small group of Italian stations which have lately started testing in a band only the Italian public broadcaster RAI was licensed to use. One cannot really define these stations as "pirate" station, however. While commercial broadcasts on mediumwaves are not expressly prohibited, this band is simply not regulated beyond RAI and its signal distribution plans within a formal agreement with the Italian government. A number of "private" operators are on the other hand maintaining that they are indeed entitled to stay in this band, either due to a temporary authorization, or as past owners of an AM or FM license. The first wave of these operators, two years ago or so, prompted a first reaction from the regulating authority. Reportedly, they were all located and identified, and many of them received an official letter asking them to stop or incur in fines and further sanctions.]

Vorrei fare un vero e proprio appello agli operatori dell'emittente in onde medie che si identifica da  "AM 1" e trasmette presumibilmente dall'alto milanese. La recente decisione della stazione di spostarsi su 1350 kHZ - dai 1386 sinora occupati - ha creato forte scontento tra gli hobbysti italiani e europei che danno la caccia ai segnali radio lontani proprio sulle frequenze delle onde medie. Ecco qualche esempio dei messaggi apparsi su una mailing list specializzata nelle notizie che riguardano l'ascolto di stazioni difficili su questa affascinante - propagativamente parlando - banda:

1350 had a strong Euro station (Italy ???) playing disco music at this time (S. Regno Unito) 
1350 Am 1 from Italy (ex 1386Khz) (Franck, Francia)
Alas! they are occupiyng one of the best dx channels, blame on them, who cares of their disco music? (V. Italia) 
Thanks V! (C. Austria) 
Yes occupiyng a best channel DX!: I hope 1350 italy station translate trasmit on 1323 khz, now this frequency is "free" because Radio Base 101 from Padova ITALY closed TX about some months. (L. Italia) 
Yes, I agree this is a terrible situation: possibly the best DX channel ever on MW occupied by an Italian pirate. Even moving to 1323 I think is a bad idea. These are non-licensed stations and should not use MW. SW is almost empty.Can't we all send them mails and ask to move to SW? It won't help, I am afraid, but a DX protest could maybe change their mind. At least one DXer is involved in this pirate radio stations, so he should know better (M. Olanda) 
Can someone send me their email address so I can protest? (B. Regno Unito) 
If a person operates a pirate station against the law, I very much doubt he would be influenced by protest letters from an audience whom he is not targeting! I would suggest that protest letters are better addressed to the appropriate licensing authority (AGCOM I think). Perhaps L. can help with an address? (A. Scozia)
Yes, it is a pity […] an author of the “Studio DX” programme, perhaps a DXer himself, is blocking this very good DX channel. Because he wrote “we are testing on 1350kHz”, I think that he is one of those who stay behind this Italian pirate station. (Karel, Cechia).


AM 1 trasmette contenuti essenzialmente musicali "disco" (che non rientra tra i miei gusti ma questo è un discorso a parte). A parte il relay del programma StudioDX e qualche altra ritrasmissione rievocativa degli anni ruggenti delle nostre radio private, o di una Web radio jazzistica. È tutto molto bello e simpatico, ma c'è un problema: in Europa i 1350 kHz coincidono con un canale assegnato anche al continente americano. Quando questa frequenza è stata abbandonata, un paio d'anni fa, da una stazione del sud della Francia rivolta alla comunità araba d'oltralpe, i 1350 sono diventati una miniera di deboli segnali provenienti dal Nord come dal Sud America, molti dei quali ascoltabili per la prima volta da sempre. L'equivalente di una riserva faunistica protetta. Per noi italiani è diventato possibile ascoltare anche qualche emittente "LPAM - low power AM" dal Regno Unito. In questi giorni, purtroppo, la festa sembra finita.
La situazione è davvero infelice perché se da un lato si inserisce nel positivo fenomeno revival italiano nei confronti di una porzione di frequenze ormai considerata "acqua morta" persino dalla Rai (finora unica titolare del diritto a trasmettere in onde medie), dall'altro AM 1 vanta tra i suoi supporter e contatti stretti molte persone che sanno perfettamente che cosa voglia dire "hobby del radioascolto". Anche se in Italia gli appassionati che si sforzano di ascoltare qualcosa in onde medie (tecnicamente più complesse, perché richiedono antenne riceventi più complicate e  una conoscenza più approfondita dei meccanismi della propagazione ionosferica, oltre a risultare spesso poco "intelligibili" a causa delle interferenze e della estrema debolezza dei segnali) sono poco numerosi, andare a occupare proprio i 1350 kHz, magari con una trasmissione di notizie sull'hobby del DX, è oggettivamente poco simpatico. Si capisce perfettamente che il vuoto che regna su questa frequenza possa invogliare gli operatori di AM 1 a occupare lo spazio, ma non si capisce bene, visto che comunque il target è italiano e semilocale, non si possa continuare a servirsi di un canale europeo, i 1386 kHz, che oltre a essere comunque relativamente libero, non si sovrappone direttamente con una frequenza canalizzata non ogni 9 kHz come in Europa, bensì ogni 10.
I miei colleghi DXer esprimono anche molte perplessità sulla natura di  emittenti che in questi anni sono rimaste in un limbo di "ufficiosità" per non dire (e questo è un male, dal mio punto di vista, perché ritengo che queste stazioni abbiano tutto il diritto di chiedere una autorizzazione ufficiale) di illegalità. Il ritorno sulle onde medie di questi impianti è guarda caso legato al progressivo spegnimento dei trasmettitori Rai che operavano fino a relativamente pochi anni fa. È noto che sul mercato surplus sono comparse molte apparecchiature in ottimo stato. Sebbene trasmettere su queste frequenze non sia mai un fatto banale perché necessitano di "impianti aerei", di antenne, accuratamente progettate e di dimensioni abbastanza cospicue, le difficltà non hanno impedito ad alcuni intrepidi "broadcaster fai da te", di lanciare diverse iniziative, molte delle quali concentrate nel nostro nord-est, tra Lombardia, Veneto e Emilia (ma c'è stata anche Roma).
Qualche tempo dopo questa prima ondata di emittenti, sembra che sia arrivata una stretta da parte delle autorità, che hanno provveduto a inviare lettere di avvertimento, invitando tutti a non servirsi di frequenze che in Italia sono sempre stati monopolistiche e che tuttora, pur non essendo espressamente "proibite", sono considerate off limits per le imprese editoriali radiofoniche commerciali o comunitarie. A quanto so, in  due o tre casi i nuovi broadcaster delle onde medie potevano vantare l'equivalente di una licenza a trasmettere, si presumeva in base alla titolarietà di una licenza in FM. Io non sono un legale ma sulla vicenda mi sembra che ancora non sia stata fatta completa chiarezza. 
Ripeto: sono il primo a ritenere che in Italia debba essere dato spazio a licenze a carattere no profit o anche commerciale per impianti locali a bassa potenza anche sulle onde medie, ma qui stiamo parlando di iniziative che a bene che vada possono essere definite ufficiose, se non pirata. Tant'è vero che intorno a AM 1 un velo neanche troppo leggero di discrezione c'é: esplicitamente non si sa chi siano i titolari, non è possibile accedere, almeno su Internet, a una documentazione precisa, non si conosce il luogo in cui sono ubicati gli impianti. I DXer che osservano sconsolati i forti segnali che AM 1 riesce a produrre di notte anche in Olanda o nel Regno Unito sono un piccolo club di arzilli vecchietti (praticamente nessuno di loro ha meno di 55 anni), del tutto privi di potere sanzionatorio. Trattandosi di una situazione italiana, non esiste neppure uno sportello reclami né oltretutto in gioco c'è alcun interesse di tipo economico: nessuno darebbe mai retta alle eventuali proteste. 
AM 1 trasmette in nome della stessa, identica passione che anima gli arzilli vecchietti quando con la cuffia in testa (e il ricevitore software defined radio sul monito del computer) ascoltano beati l'identificazione di una emittente dell'Ecuador, o della Florida. È davvero triste farsi guerra su per risorse che sono di gran lunga più limitate per chi riceve, non per chi trasmette, e tutto in nome "dell'amore per la radio". Se la amate davvero, lasciate che su questo canale, in Italia e in Europa, possano restare solo gli elusivi segnali che arrivano da molto lontano per i capricci della propagazione ionosferica. 

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma sui 1350 khz ci sono inutili e obsolete prove di trasmissione in digitale, per quale motivo dato che è stato abbandonato?

Andrea Lawendel ha detto...

Non sono a conoscenza di test in DRM su 1350 in questo momento, anzi mi piacerebbe moltissimo avere qualche dettaglio in più, non posso escludere che gli esperimenti siano stati effettuati sugli stessi impianti italiani che operano, a quanto ne so, soprattutto in AM. In passato, ma si parla di almeno 4 o 5 anni, la Spagna aveva sperimentato il DRM su 1359 mentre i 1350 erano stati utilizzati, secondo alcune segnalazioni, in Iran, diverso tempo prima.
I 1350 non sono stati propriamente abbandonati, esiste ancora un impianto locale ungherese che chiude al tramonto, il ripetitore in Armenia per alcuni programmi di Trans World Radio e un impianto di media potenza in Georgia/Abkhazia. La frequenza è usata anche in Cina, in India e nelle Filippine e quest'ultima naazione è stata ascoltata proprio all'inizio di questo 2014 qui in Italia, intorno alle 21:20utc. Non dimentichiamo poi che questo canale è uno di quelli assegnati nel Regno Unito ai servizi LPAM, onde medie a bassissima potenza, soprattutto di intrattenimento in ospedali e campus universitari.
Il fatto più significativo è stato lo spegnimento dell'impianto in Costa Azzurra di Radio Orient, che lasciando le onde medie aveva dichiarato di voler potenziare FM e la nascente sperimentazione DAB+ francese. Orient non era una stazione di enorme potenza, ma operava H24 e questo bastava per bloccare la frequenza in Italia e in buona parte dell'Europa.
È vero che oggi l'ascolto delle onde medie a grandissima distanza avviene di solito con antenne progettate in modo da avere una forte direzionalità e la capacità di attenuare i segnali provenienti da direzioni indesiderate, ma la presenza di AM 1 su un canale come questo non può non avere un impatto negativo sui risultati che i DXer potrebbero altrimenti ottenere. Tanto per fare un esempio, per ricevere le Filippine in Liguria l'antenna deve puntare in un direzione nord-est, cosa che non permette di attenuare del tutto un segnale proveniente dalla Lombardia. In fin dei conti questa stazioni si rivolgono di fatto agli appassionati come me, è un peccato dover constatare che le loro trasmissioni compromettono le già scarse possibilità che abbiamo sulle onde medie alle nostre latitudini. Io spero che le cose si aggiustino.

Roberto ha detto...

preferisco al momento non intervenire nel merito della discussione, che oltretutto non mi riguarda personalmente, vorrei soltanto che fosse noto che a fronte di 150 rapporti d'ascolto ricevuti in una sera solo 4 email hanno riguardato la questione, 2 dall'Italia (di due amici) e 2 dal resto d'Europa.... una eQSL sembra quindi essere molto più preziosa di un ascolto transoceanico, almeno questo dicono i numeri...

Andrea Lawendel ha detto...

La questione è molto semplice: se per AM 1 l'uso dei 1350 kHz non è mandatorio (sicuramente non si tratta di una frequenza assegnata da una autorità amministrativa), la minuscola comunità di cui faccio parte apprezzerebbe molto l'uso di una frequenza che non fosse proprio un multiplo intero di 10.
Se questo non è possibile, immagino che - come è sempre stato nel caso delle stazioni interferenti - ce ne faremo una ragione.

Christoph ha detto...

Grazie Andrea! Ho sentito solo l'anno scorso 1350 trasmettitore da Cina, Filippine, Giappone, Corea, Brasile, Argentina, Cuba, Ecuador, Messico, Panama e Stati Uniti. Spero che trova una soluzione migliore di questo buon canale DX da usare. Saluti, C dall'Austria (non la Germania)

Unknown ha detto...

Un saluto cordiale da Gianfranco.
Personalmente un limite di 100 watt sarebbe più che sufficiente per "giocare" in am senza correre il rischio che qualcuno si svegli e ponga fine alla festa.Basterebbero poche regole CHIARE,ma questa è l'Italia

Radiocose ha detto...

A quanto pare ormai in questo paese contano solo i numeri ("Lo hanno chiesto x milioni di italiani"). La ragionevolezza è diventata un optional?

Andrea Lawendel ha detto...

Intendiamoci, dal punto di vista di chi i numeri li deve fare - ipotizzando per un momento che questo fosse l'obiettivo delle attuali stazioni in onde medie - è anche possibile che trasmettere su una frequenza ancora meno ingombra di segnali come 1350 (rispetto alla vicina 1386) sia ancora più vantaggioso. Anche se oggettivamente non credo che 150 rapporti d'ascolto - una cifra comunque lusinghiera - possano rappresentare un aumento così cospicuo rispetto alla frequenza originaria. Confondere valori puramente numerici con giudizi qualitativi è tuttavia, come osserva indirettamente Radiocose, un vuoto artifizio retorico. Estendendo il ragionamento, dovrei inferire che un milione di cartoni di Tavernello sono più "preziosi" di mille bottiglie di Brunello di Montalcino. Tanto per tornare a parlare di radio, non posso credere che un programma che reca "DX" nel titolo sia tanto insensibile al fascino esercitato dalla ricezione di segnali deboli e lontani, per quanto minoritario sia il gruppo di persone che si sforzano - tra mille difficoltà tecniche e in un mare di rumori elettrici - di dar loro la caccia.

Gabriele Belloni ha detto...

Mi sembra una polemica un po'forzata,tant'è che ora sui 1350 khz si può ascoltare oltre che questa fantomatica AM1 una altra emittente di provenienza estera che li copre tranquillamente,con buona pace dei Dxer!L'appunto che posso fare ai Dxer è che non si possono aver pretese su di una esclusiva fq perchè multipla di 10 khz per i noti motivi,l'altro appunto per i gestori di AM1 che andare a passeggiare per l'etere con impianti con impatto direi europeo è poco serio.Consiglierei se non lo hanno già fatto,esporsi con una richiesta al MISE,rendere pubblico un indirizzo e stabilirsi una volta per tutte su una fq senza pretendere di trovare quella vergine!Comportamenti poco consoni non fanno bene a nessuno.

Anonimo ha detto...

A me tutta la vicenda appare assolutamente paradossale e sintomatica.
Un'emittente "non ufficiale" che per aumentare la sua audience (che di certo non si misura in decine di migliaia di persone) si sposta di frequenza senza provocare la reazione di nessuno (nessuna autorità civile o militare, nessun ente regolatore), tranne uno sparuto gruppo di hobbysti.

Questa interminabile "agonia" delle onde medie e corte e del radioascolto ad esse dedicato mi mette solo una grande tristezza addosso.

Franco Martelli

Anonimo ha detto...

Cari Signori vorrei intanto correggere il nome che è "I am radio". Io sono un ascoltatore di questa radio: in genere trasmette in tardo pomeriggio o prima serata e smette intorno all'una e mezza. Quando spegne sui 1350KHz c'è di tutto, anche prima che accenda. Mi pare che queste lamentele lascino il tempo che trovano.

Cordiali saluti

Andrea Lawendel ha detto...

Trovo davvero strano un commento - oltretutto così astioso - a quattro anni da un post fatto in un momento in cui i giochetti di quella che si chiamava AM 1 (e figuriamoci se adesso mi metto a correggerne il nome) avevano suscitato le giuste lamentele di una comunità numericamente comparabile allo sparuto gruppetto di nostalgici delle onde medie. Nel frattempo sotto i ponti è passata anche la cosiddetta "regolamentazione" Agcom/MISE, un atto normativo che ai tempi di Calderoli sarebbe stata definita una porcata. Il fatto che le nostre autorità abbiano interpretato in chiave eminentemente commerciale le residue potenzialità di questo spettro di frequenze, la dice veramente lunga sulla nostra cultura radiofonica, dopo quarant'anni di stradominio del linguaggio infantile e ripetitivo delle ex "radio libere".
La speranza che si arrivasse alla conquista di uno spazio di sperimentazione per emittenti realmente low power (che a casa mia significa 500 watt al massimo), riservato a operatori in campo scolastico e universitario, sanitario e del volontariato, ha lasciato il posto a un piccolo capolavoro di cecità burocratica e carenza culturale, il cui risultato è uno spettro randomicamente occupato da segnali fin troppo intensi, per programmazioni che con poche eccezioni vanno al di là peggiore dei kitsch musical-nostalgici. Ah, dimenticavo le campagne di retrovia scatenate da chi si è visto negare la concessione e occupa comunque preziosi canali DX, transatlantici e no, con i patetici slogan di Radio Scoglione. Mi pare che siano queste le vere scemenze che consumano il nostro tempo, non le timide richieste di hobbysti di elevata formazione tecnica, linguistica e culturale, che si limitano a suggerire di non occupare quelle poche frequenze multiple di 10 previste dalla canalizzazione europea.