Ricordate ancora il tempo in cui per ascoltare una canzone dovevate scorrere l'indice lungo i sottili dorsi dei vostri LP sullo scaffale, estrarre il disco dalla custodia, appoggiarlo sul giradischi, premere diverse levetti e bottoni? Ecco, restituire questo tipo di fisicità legata al consumo di un bene comunque impalpabile (allora si trattava della musica analogica, ma anche con i compact disc era più o meno lo stesso), è l'obiettivo degli inventori di Qleek, un progetto nato dal gruppo creativo parigino Ozenge Studio, che sta cercando un finanziamento su Indiegogo (a un mese circa dalla scadenza sono al 35% dei 70 mila dollari richiesti).
Qleek è un sistema di tessere esagonali in legno, molto eleganti, che racchiudono un chip NFC. Al chip può essere associato un qualsiasi contenuto digitale, un video YouTube, una playlist di Spotify, un podcast, una cartella DropBox, un account su Instagram, qualsiasi cosa. La tessera, chiamata Tapp, può essere personalizzata con colori, fotografie, disegni, può essere scambiata di mano in mano, spedita per posta (fisica!), conservata in una libreria a metà tra alveare e raffinato puzzle. Per accedere alla risorsa associata al Tapp, basta appoggiarla su un "lettore" altrettanto essenziale, un mattonella in legno con un alloggiamento esagonale in plastica che legge il codice racchiuso nel chip NFC e lancia la visualizzazione o l'ascolto del file, tramite il Qleek Connector. Se questo file viene aggiornato, il Tapp richiamerà la versione più recente. Come accadeva per gli LP appoggiati sul piatto del giradischi, un Tapp conosce già quale dispositivo attivare. Il Connector può dialogare con altoparlanti e dispositivi senza-fili Bluetooth, ma può essere collegato alla porta HDMI di un televisore e, tramite un cavetto audio, all'amplificatore Hi-Fi. Il sistema prevede anche delle applicazioni desktop e mobili che permettono di organizzare i contenuti associati ai Tapp e impostare le azioni che verranno scatenate ogni volta che appoggiamo la tessera in legno sul "player".
Un gadget completamente inutile, in effetti: dopotutto siamo già pieni di dispositivi smart che possono riprodurre direttamente qualsiasi streaming o instradarlo verso altre periferiche, perché dovremmo anche metterci a giocare con un Lego di legno? Eppure, volete mettere l'eleganza di un mucchio di bit magicamente rappresentati da un oggetto che - NFC a parte - avrebbe potuto essere creato da un artigiano di duemila anni fa? Georges Perec, di La vita, istruzioni per l'uso, lo avrebbe amato alla follia.
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