11 giugno 2013

Grecia: l'ente radiotelevisivo ERT costretta a chiudere i battenti nel giro di poche ore?

Forse è il caso di mettersi a monitorare le frequenze della radio nazionale greca dopo l'annuncio-shock del governo, che sarebbe intenzionato a chiudere la ERT nel giro di poche ore. Mesi fa era stato annunciato un piano di risparmio che avrebbe portato alla chiusura di molti canali radiofonici pubblici nazionali e locali e la rete delle onde medie. Poi rispetto a quel piano era stata fatta marcia indietro. 
La settimana scorsa il sito The Greek Radio era tornato a ventilare l'ipotesi di un drastico consolidamento dei programmi in un paio di reti. Poche ore fa le agenzie e i quotidiani europei rilanciano invece un comunicato che parla di chiusura totale, con il licenziamento di 2.500 persone. Qui c'è la notizia da Euronews. L'immagine che vedete è quella in diretta dal sito della TV greca, il titolo recita: "il governo chiude ERT, licenziati 2656 dipendenti".
Questo è il laconico testo pubblicato dalla BBC. Da notare che attualmente il canone per la radiotelevisione pubblica viene pagato dalle famiglie attraverso la bolletta dell'elettricità, con un prelievo mensile di 4 euro e 30. Forse si poteva semplicemente aumentare?

Greece suspends state broadcaster ERT to save money 
The Greek government has announced that it will shut down the radio and TV services of the state broadcaster ERT. A government spokesman said transmissions would cease early on Wednesday.
More than 2,000 employees will be suspended until the company reopens "as soon as possible." It is the latest move in successive rafts of spending cuts and tax rises that the government hope will lead the country out of recession. "ERT is a case of an exceptional lack of transparency and incredible extravagance. This ends now," government spokesman Simos Kedikoglou said, according to the AFP news agency.
Unions voiced strong opposition to the move.
An engineer at the broadcaster's multimedia department who gave his name as Yannis said: "The government announced that channels will shut down at midnight - after that the screens will go black. "According to the government, from tonight I will be unemployed. It is a complete shock. In four hours' time I will not have a job."
ERT is funded by a direct payment of 4.3 euros added monthly to electricity bills.      

Secondo quanto emerso dai primi monitoraggi le due frequenze in onde corte di Voice of Greece, 15630 e 9420 kHz, sono on air ma con una portante non modulata. Sulle frequenze in onde medie (reperibili su www.emwg.info), non posso dire ancora, non riesco a sorvegliare le trasmissioni.
Poco fa l'EBU, l'associazione dei broadcaster (quasi tutti pubblici) europei, ha appena diffuso un comunicato in cui il governo di Samaras viene esortato a ritornare sulla sua decisione:

Geneva, 11 June 2013

Today the European Broadcasting Union (EBU) expressed profound dismay on behalf of Europe’s entire public service media community at reports that ERT – a founding Member of the EBU in 1950 – has been shut down with immediate effect. Emergency powers granted to the Finance Minister and the competent Minister have been used to stop ERT’s transmissions, leaving Greek citizens wishing to watch ERT programmes in front of black screens.
In a letter sent today to the Greek Prime Minister, Antonis Samaras, the President of the EBU, Jean Paul Philippot and the EBU Director General, Ingrid Deltenre urged Mr Samaras “to use all his powers to immediately reverse this decision”.
The existence of public service media and their independence from government lie at the heart of democratic societies, and therefore any far-reaching changes to the public media system should only be decided after an open and inclusive democratic debate in Parliament – and not through a simple agreement between two government ministers.
In the letter, the EBU stresses the importance of public service media as an essential pillar of democratic and pluralistic societies across Europe. 
The EBU President and DG go on to highlight that “While we recognize the need to make budgetary savings, national broadcasters are more important than ever at times of national difficulty. This is not to say that ERT need be managed less efficiently than a private company. Naturally, all public funds must be spent with the greatest of care.”
The EBU is on standby to offer its knowledge of Europe's public service media to provide the advice, assistance and expertise necessary for ERT to be preserved as a true public broadcaster in the European mould.

Secondo le dichiarazioni governative riportate in home page sul sito ERT l'ente viene chiuso di imperio ma l'intenzione è di creare un nuovo organismo "pubblico ma fuori del controllo dello Stato o dei partiti". In questo momento - 22.30 UTC - sulla frequenza di 7450 kHz si può ascoltare una trasmissione del servizio interno (negli elenchi viene riportato ERT3) dalla Macedonia.

3 commenti:

Dany ha detto...

A quando la RAI?

Anonimo ha detto...

Buongiorno.
La notizia è triste.
Purtroppo non sono ancora attrezzato per accorgermi di una portante non modulata ed attribuirla con sicurezza a una data stazione.
Se è vero che vogliono assegnare il servizio ad un altro, nuovo e diverso ente, allora mi viene in mente l'ipotesi che esso continuerà il servizio su tutte o parte delle frequenze dell'ente da chiudere, comprese quelle in Modulazione d'Ampiezza; tu, signor Andrea, che ne dici?
So che ora, forse, sei impegnato col monitoraggio, ma ti chiedo se il mio commento di ieri ti sia piaciuto.
Sinceramente,
Jeff Scott

Andrea Lawendel ha detto...

La situazione è ancora abbastanza confusa, in effetti. Sono le nove in Italia in questo momento e le onde corte sono ancora accese su 15630 kHz tremendamente sottomodulate. Quanto al futuro, caro Jeff, è da un po' che per ERT si parla di una cura dimagrante. Come scrivevo, mesi fa era stato annunciato un piano di riduzione delle emittenti locali e delle onde medie. Poi in parte il piano era stato a sua volta ridimensionato. La mia sensazione è che l'obiettivo di razionalizzazione sia abbastanza sensato e che se la volontà è quella di risparmiare, molte frequenze saranno spente. Le onde corte le hanno eliminate quasi tutti in Europa e non saranno molto difendibili in Grecia. In onde medie potrebbero salvarsi un po' di frequenze. Ma per il momento resta da capire come andrà avanti la triste agonia della "vecchia" ERT.