E' in corso a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo, l'edizione 2011 della Digital Radio Conference dell'EBU. Il pomeriggio di oggi era dedicato a una anteprima con un "live show" dedicato proprio ai deputati per illustrare le possibilità connesse con la digitalizzazione della radio e la radio ibrida. In un suo tweet l'organizzatore Mike Mullane riporta il link alla pagina Ebu dove in teoria è possibile riascoltare in streaming una parte dei contenuti di questo show, ma forse sono io che ho qualche problema con i browser per Mac, perché non riesco ad accedere. In ogni caso ecco la URL al player allestito dagli EbuLabs.
La conferenza entra nel vivo domani, 12 ottobre, con la vera e propria agenda. Ovviamente i temi caldi dell'evento sono il caso Germania, dove ad agosto ha debuttato il rilancio della piattaforma DAB, il Regno Unito, la Norvegia (nazione che in teoria dovrebbe spegnere l'FM tra qualche anno)... Non manca uno spazio sorprendentemente dedicato alle onde corte digitali a tecnologia DRM, con l'allestimento di una speciale trasmissione destinata all'area geografica sudafricana. Le chance di adozione di un sistema che dovrebbe sostituire la modulazione analogica in una porzione di spettro da cui le emittenti internazionali storiche (BBC, Deutsche Welle, Voice of America, Radio Netherland) abbandonano come ex miliardari che hanno perso tutto alle slot machine mi sembrano francamente nulle, ma il consorzio DRM continua a rivestire i panni, sempre più sbrindellati, del giapponese nella giungla.
Mi sembra assai più interessante - e non mi dispiacerebbe prendervi parte - la conferenza tecnica organizzata sempre dall'EBU a Ginevra dal 9 al 10 novembre prossimi, Forecast 2011. Si parlerà ancora di radio digitale e ibrida, tematiche relative allo spettro delle radiofrequenze, ma anche di televisione mobile e ibrida... Insomma una discussione molto ampia che promette di essere più costruttiva (ecco il programma completo)
Può sembrare che io abbia il dente avvelenato nei confronti della radio digitale, ma non è così. La proposta del DAB+ continua a piacermi molto per l'Europa. E forse posso condividere l'idea di una parziale digitalizzazione dell'FM con tecnologie come HD Radio e DRM+. Ma al tempo stesso mi pare insensata la decisione dell'EBU di organizzare queste dimostrazioni davanti ai parlamentari di un continente che sta cercando di evitare il default dei debiti sovrani di diverse sue nazioni anche importanti. La triste realtà è che la radio digitale per come è stata concepita prima dell'avvento di Internet è ampiamente superata rispetto a una intelligente combinazione tra copertura broadcast in FM convenzionale e streaming di contenuti e interazione su reti IP. Se l'Europa grondasse di capitali da investire potrebbe anche indulgere in una infrastruttura a questo punto ridondante. Ma questi capitali per il momento non ci sono e quando ritorneranno, ammesso che lo facciano, i modelli di distribuzione Ip domineranno incontrastati.
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