24 aprile 2012

Sorpresa al NAB di Las Vegas: Intel punta sulla radio digitale con un chipset HD Radio/DAB

Come sta andando, negli Stati Uniti e nel mondo la radio digitale ibrida basata sul sistema Ibiquity? HD Radio ha com'era prevedibile ottenuto una certa visibilità a Las Vegas, in occasione del NAB Show, dove la notizia più ghiotta riguarda una dimostrazione organizzata da Ibiquity con Intel e Emmis Interactive sotto l'egida dei NAB Labs di un "ecosistema" tecnologico che mira a portare l'FM digitale di IBOC sugli smartphone. Emmis ha curato la parte software con una app per Android, ma Intel ha pensato al silicio, con un chipset per la radio digitale su cui ho trovato poche informazioni, ma che potrebbe essere destinato a fare parecchio rumore anche in Europa e in Australia, vista la sua compatibilità con la radio digitale DAB+ e con l'FM. L'impegno di un colosso come Intel sul fronte della radio digitale può sicuramente fare la differenza, anche se in passato analoghe avventure del re dei microprocessori fuori dall'ambito specifico dei pc e dei server non hanno dato buoni risultati. In ogni caso sto cercando di approfondire per capire meglio le caratteristiche dei nuovi chip, siglati DR201x e DR2021, perché il sito di Intel è sorprendentemente avaro di dettagli.
Da Las Vegas arriva anche la notizia del prossimo debutto di HD Radio a Ciudad de Mexico, la capitale di uno stato che ha scelto l'approccio della FM digitale "in band" come percorso evolutivo dell'FM. L'annuncio è stato fatto in una conferenza stampa congiunta, in inglese e spagnolo, al NAB Show, dove i rappresentanti della radiofonica messicana hanno parlato di avvio della programmazione digitale ormai imminente per almeno tre emittenti che hanno ottenuto regolare licenza delle autorità. Non solo: molto lontano dal Las Vegas e dal Messico, nel caucasico Azerbaidjan, la stampa azera ha parlato in questi giorni della partenza di una sperimentazione HD Radio a Baku e nella penisola di Absheron, sulla frequenza di 105 MHz di "Azərbaycan Radio".
E se l'Azerbaidjan pare molto meno decisivo, lo sbarco dello standard nordamericano in Messico potrebbe pesare parecchio sui futuri sviluppi della radio digitale e non solo nel nuovo continente. HD Radio è una tecnologia "di riconversione", capace di adattarsi all'infrastruttura FM esistente, e vanta già un discreto ecosistema di componenti e ricevitori, anche se ultimamente ho visto pochi annunci di nuovi dispositivi e la sensazione è che le vendite continuino a essere molto deludenti.
Ma torniamo all'annuncio di Emmis Interactive e Intel con Ibiquity. L'idea di fondo dell'applicazione Android presentata a Las Vegas non è particolarmente nuova. Emmis ha messo a punto un prodotto chiamato TagStation che permette di interagire, sullo smartphone, con i contenuti e gli annunci pubblicitari di una stazione radio, tramite navigazione Web, messaggistica SMS e codici QR Code. E' insomma l'idea - finora più teorica che pratica - di mettere insieme la copertura estesa del broadcast e il canale di ritorno delle reti 3G per offrire servizi basati sull'ascolto di musica e acquisto di brani, o di comunicazione pubblicitaria più personalizzata e orientata alla rintracciabilità geografica di chi ascolta in mobilità. Aspetto da non trascurare: TagStation funziona con HD Radio ma anche con i metadati trasmessi via RDS su FM. E il chip Intel, che in FM consuma appena un massimo di 70 mW e in DAB scende addirittura a 50 mW, offre anche lui la massima flessibilità, coprendo le frequenze FM analogiche e digitali (tra 76 e 108) e il DAB in banda VHF III. A questo livello si potrebbe pensare di rimpiazzare senza troppi problemi, con un chip ibrido analogico e digitale, componenti che oggi sugli smartphone permettono di sintonizzarsi sulle stazioni analogiche. Come al solito, restate sintonizzati per ulteriori informazioni.

1 commento:

Paolo ha detto...

Molto interessante, un'ottima opportunità per i servizi radiofonici digitali.

E speriamo sia anche la volta buona per Android di dotarsi finalmente di un'API per la radio digitale & analogica.

Paolo