08 aprile 2012

Informazioni ai naviganti, i sistemi HF di Vietnam, Taiwan e Nuova Zelanda

La crisi generalizzata in cui versa l'emittenza radiofonica internazionale in onde corte spinge gli hobbysti come il sottoscritto a cercare, come si dice, di spremere il limone delle "alte frequenze" percorrendo strade alternative. Una di queste consiste nel volgere sguardi e ricevitori verso l'affascinante mondo delle comunicazioni professionali, addirittura vitali per segmenti come la navigazione aerea e marittima.
C'è in particolare l'ambito delle informazioni meteorologiche, che potremmo considerare, quando queste informazioni viaggiano sulle radiofrequenze, un argomento di frontiera, a metà strada tra le normali trasmissioni "circolari" (quelle per il pubblico generalizzato) e le trasmissioni punto-punto che contraddistinguon la faccia professionale della medaglia radiofonica. Non si parla ovviamente dei bollettini meteo che potremmo ascoltare sulla radio in FM, ma degli annunci settoriali rivolti soprattutto ai naviganti, siano essi comandanti e ufficiali delle petroliere o semplici velisti da diporto in mare aperto. Grossa parte di questo traffico viaggia ormai sicuramente Internet e via satellite, ma una fetta non trascurabile continua a utilizzare canali radiofonici su frequenze nella banda marittima delle VHF, nelle medie frequenze tra 1,8 e 4 MHz e sulle HF. In proporzione le comunicazioni VHF sono preponderanti, anche perché i contenuti interessano molto chi naviga sottocosta, in prossimità dei porti, dove ci possono essere situazioni di rischio a causa di movimenti di navi o di guasti ai sistemi di segnalazione, ma in parecchie nazioni le autorità marittime non rinunciano ai canali tra 1,8 e 30 MHz per diffondere alle imbarcazioni avvisi, previsioni del tempo e altri contenuti "tecnici".
Vorrei soffermarmi qui su tre casi, il Vietnam, Taiwan e la Nuova Zelanda che oltre a rappresentare un buon esempio di un volto poco conosciuto della radiofonia, sono anche una discreta sfida tecnica per l'appassionato di radioascolto. Le prime due nazioni hanno servizi molto orientati alle flotte di pescherecci attive nelle acque limitrofe a una lunghissima situazione costiera nel caso del Vietnam e allo stato di grande isola di Taiwan. Il Vietnam vanta una nutrita serie di stazioni costiere (circa 30) che si passano il testimone di un lungo bollettino di informazioni ai naviganti trasmesso su una unica frequenza di 7906 kHz in banda laterale superiore (più alcune stazioni che utilizzano anche gli 8294 kHz). Due le fasce giornaliere, dalle 22:20 alle 02:20 e dalle 10:20 alle 14:20, in queste quattro ore vengono diffusi bollettini da 15 minuti, per circa 15 bollettini da altrettante stazioni. Al contrario Taiwan concentra le attività di interesse marittimo del suo Central Weather Bureau su tre frequenze, 5170, 8117 e 27500 kHz. Le prime due sono ricevibili anche qui.
La Nuova Zelanda vanta una situazione mista, con numerose stazioni costiere (quasi 30) attive solo in VHF e una postazione centralizzata, Taupo Radio, al centro dell'isola settentrionale, a metà strada tra Auckland e Wellington, a est del lago Taupo. Da qui vengono trasmessi diversi bollettini giornalieri su frequenze in tutte le principali bande marittime 2207, 4416, 6224, 8297, 12356, 16531 (vi suggerisco di scaricare, gratuitamente, il Radio Handbook for coastal vessels realizzato da Maritime New Zealand). La struttura neozelandese è anche quella più orientata al servizio di una navigazione di alto bordo nella cosiddetta Navarea XIV che comprende tutto il quadrante sudoccientale del Pacifico (le Navarea sono definite dalla Organizzazione Idrografica Internazionale - IHO, e ciascuna area - comprendente eventuali sub-aree, ha un coordinatore, un governo che deve gestire la diffusione degli avvisi ai naviganti). La Nuova Zelanda è l'entità responsabile della Navarea XIV e l'organo demandato all'informazione via radio è il Land & Information New Zealand).
Ma cerchiamo di capire che cosa possono monitorare le eventuali persone interessate. Le caratteristiche di queste trasmissioni sono tali per cui impianti e frequenze sono scelte per favorire il loro target naturale, senza pesare troppo su una risorsa condivisa preziosa come le frequenze marittim. Gli impianti sono generalmente poco potenti: Taiwan utilizza 250 o 500 watt, la Nuova Zelanda 1000, il Vietnam deve essere su questi stessi livelli. La propagazione delle HF però ci aiuta, soprattutto perché tutte le emissioni in banda laterale sono molto efficienti e perché le frequenze utilizzate sono libere. Il risultato di questo mix di fattori è che l'ascolto delle costiere vietnamiti, del Central Weather Bureau di Taiwan e di Taupo Radio non solo non è impossibile ma è addirittura regolare. La frequenza di 5170 si può provare in ore serali o, in autunno-inverno, nel tardo pomeriggio. Qui potete ascoltare un esempio di come arrivava il servizio in lingua cinese del CWB da Taipei su questa frequenza poco sopra il limite superiore dei 60 metri.



Nello stesso periodo sono riuscito ad ascoltare anche il segnale, più debole, su 8117 kHz.
Il giro di bollettini meteo su 7906 kHz dal Vietnam è piuttosto agevole nella fascia dopo le 22:20 UTC e in inverno si può addirittura provare nella parte finale della fascia fino alle 14:30. Ancora una volta ecco un campione registrato a gennaio di quest'anno, ma sicuramente è possibile provare anche in altri momenti dell'anno.



Una seconda frequenza utilizzata da Vishipel, l'operatore dei servi radio marittimi in Vietnam, è quella degli 8294 kHz, ma non ho esempi di ascolto su di essa.
Taupo Radio dalla Nuova Zelanda viene regolarmente segnalata in Europa e in Italia nei suoi servizi radiotelegrafici, in particolare con il traffico DSC delle chiamate di "distress", la voce in SSB è sicuramente più difficile, ma si può fare. Proprio in questi giorni in Liguria l'ho ascoltata alle 15:33z su 8297, con un warning marittimo che non sono riuscito a decifrare prima di ricevere, in risposta a un mio rapporto d'ascolto "tentativo", il testo letto dalla voce maschile che potete ascoltare (con cuffia o auricolari) in questo audioclip.



Dopo un po' riuscirete a distinguere le parole del messaggio, che è il seguente:

...WRECK AND OBSTRUCTIONS, INCLUDING STRANDED WRECKS, IN ANY DISPLAY MODE.
WHERE JRC ECDIS IS IN USE, PAPER CHARTS SHOULD BE THE PRIMARY MEANS OF NAVIGATION UNTIL THE ECDIS HAS BEEN PROVED TO OPERATE CORRECTLY. SEE WWW.JRC.CO.JP/ENG/PRODUCT/MARINE/WHATSNEW/20120313/INDEX.HTML FOR FURTHER INFORMATION.

Il messaggio ricevuto dalla Nuova Zelanda si riferisce al malfunzionamento di un apparato ECS/ECDIS della giapponese JRC. ECDIS, Electronic Charts and Display Informazion System, è uno standard definito dalla IHO per la visualizzazione elettronica della cartografia utilizzata in navigazione. Continueremo sicuramente la nostra esplorazione dei servizi radio destinati agli utenti professionali del mare e delle istituzioni che li controllano.

1 commento:

Fabrizio ha detto...

Ci sono anche stazioncine private, come la neozelandese Russell Radio
http://www.russellradio.org.nz/frequencies.htm
(e probabilmente ce ne sono altre ancora), che sono una sfida stimolante. Incapparci casualmente è poco probabile, richiedono un monitoraggio ben pianificato, ma il bello di questi ascolti è anche l'organizzazione della caccia.