Sul mio canale YouTube i commenti in calce ai filmati che riguardano le stazioni spionistiche in onde corte rivelano che l'interesse intorno a questo argomento è ancora abbastanza elevato. Anche senza essere particolarmente esperti di questioni radiofoniche, il tema della trasmissione di messaggi segreti in codice non può non stimolare una certa curiosità. La storia di questi segnali, molto probabilmente riferibili alla gestione di reti di informatori e agenti "sul campo" (che via radio potevano ricevere facilmente istruzioni e ordini senza destare particolari sospetti), ebbe un picco naturale negli anni della Guerra fredda. Oggi la situazione è molto diversa: le onde corte sono un mezzo formalmente "efficace" ma alquanto desueto e anche il modo di fare spionaggio è probabilmente cambiato.
Sebbene alquanto diradate, queste strane trasmissioni, tuttavia, si sentono ancora. Alcune sono di chiaro significato militare, altre potrebbero avere finalità abbastanza simili a quelle ipotizzate in passato per le number station in lingua tedesca, inglese, russa, ceca. Una delle "number station" ancora attive opera (si pensa da Taiwan) in lingua cinese, reca l'identificativo Enigma "V13" e vanta un vero e proprio format, annunciandosi con un nome quasi commerciale e salutando i propri ascoltatori. Su questo nome permane un po' di incertezza, perché l'originale cinese potrebbe suonare come "Xin Xing", che significa Nuova Stella, oppure come "Xing Xing", ovvero Stella Stella. Una decina di anni fa la newsletter Numbers&Oddities rivelò che un suo collaboratore era riuscito a risalire - attraverso un contatto in Giappone - a un possibile indirizzo postale e a una email. In seguito a una corrispondenza diretta era emerso che la number station identificata dagli anni Novanta come "New Star" diceva di chiamarsi "Star Star".
Un'altra peculiarità di Star Star Radio riguarda le frequenze utilizzate, evidentemente organizzate in "canali" che la stazione annuncia puntualmente all'inizio delle trasmissioni. "Jonathan Short" collaboratore cinese della lista UDXF, dedicata alle stazioni militari e civili non broadcast (tra cui le number station), ha diffuso l'indirizzo di una sua pagina dedicata a Star Star Radio. La pagina è in lingua cinese ma con Google Translate il contenuto diventa abbastanza chiaro. All'interno si trovano elenchi di frequenze, registrazioni, trascrizioni e riferimenti ad altre pagine e ad articoli che trattano nello specifico Star Star o alcuni episodi di spionaggio scoperti tra Cina e Taiwan. È ragionevole supporre che Star Star possa essere in qualche modo riferita a informazioni di carattere commerciale. Nella famosa corrispondenza apparsa nel 2002 la fonte giapponese citava una possibile relazione con l'Asia Pacific Economic Cooperation, un forum di 21 nazioni del Pacific Rim. Che cosa possa avere a che fare tutto questo con le trasmissioni codificate di Star Star non è ancora chiaro.
Ascoltare i numeri di Star Star in Europa non è semplice per questioni propagative. La frequenza più regolare oggi è quella dei 13750 kHz (in passato Star Star si era sentita a lungo sugli 8300) a un orario poco indicato (tra le 12 e 13 UTC). Ma oggi esistono anche i ricevitori controllati via Internet e si può sempre fare qualche tentativo. Una lunga, dettagliata pagina su "New Star Radio" si trova sul sito di Dennis Kent, un ex militare che ha avuto una formazione di linguista in mandarino. Tra le prime risorse Internet dedicata a questa stazione c'è la pagina allestita da Hans van der Boogert, allora residente a Hong Kong, a fine anni 90. La URL originale non esiste più ma Archive.org ne custodisce una copia. Altri dettagli si trovano sul sito HFAsia, molto ricco di informazioni sulle varie modalità di trasmissione dati in onde corte.
Ecco infine da YouTube una registrazione effettuata in California all'incirca un anno fa, da cui è facile intuire il carattere stranamente strutturato di questa ennesima stazione segreta.
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