Una "first impression" del ricevitore per onde corte digitali DRM DR 111 della Newstar Electronics è appena stata pubblicata sul blog specializzato DRM NA Info.
Molti shortwave listeners sono interessati a vedere come andrà a finire con questo ennesimo tentativo commerciale, dopo le grosse delusioni dei primi modelli usciti in questi anni. In teoria il ricevitore cinese Newstar dovrebbe essere disponibile per tutta Europa entro aprile, almeno a quanto mi ha confermato un messaggio ricevuto dal distributore tedesco, PFS Digital Radio. Il prezzo per l'apparecchio comprensivo di tasse e spedizione, è di 179 euro con trasferimento bancario (in pre-ordine, con garanzia informale che se la spedizione non avverrà i soldi verranno restituiti). Sono già disponibili il manuale utente in inglese e uno spreadsheet con alcuni valori di sensibilità/selettività.
Negli ultimi mesi la sperimentazione del DRM da parte dei broadcaster ha subito qualche ridimensionamento, a causa dei tagli apportati alle ore complessive di trasmissione (analogica o digitale che fosse). Resta l'interesse manifestato da Russia e India per le loro trasmissioni interne, ma non credo ci saranno segni concreti di adozione su larga scala senza un reale impatto sul mercato dei ricevitori. Un altro pianeta tutto da esplorare è rappresentato dalle prospettive ancora incerte dell'eventuale adozione del DRM+ nelle frequenze 88-108 in sostituzione della FM analogica.
Il silicio di questo modello Newstar dovrebbe rappresentare un segnale di discontinuità rispetto al passato. Il marchio cinese CDNSE ChengDu NewStar Electronics, era dietro l'avventura, del ricevitore digitale Uniwave, oggi scomparso dai radar, ma siamo ancora lontani da una massa critica di ricevitori. In teoria il partner CDNSE dovrebbe essere la Mirics (i due avevano annunciato una collaborazione già nel 2007, sulla base di quella che oggi dovrebbe essere l'architettura Mirics FlexiRF), ma è difficile dire quali chipset siano stati adottati per questo DR111. Dal punto di vista del marketing, pesa l'incognita DRM+: il ricevitore NewStar è digitale solo nella parte onde corte e medie (DRM30) e non si sa nulla dell'eventuale evoluzione digitale della parte FM. E' praticamente impossibile immaginare da parte dell'industria della radio FM una adozione su scala non limitata del DRM+ senza che il mercato offra qualche possibilità di ricezione a livello con apparecchi stand alone. Alla scorsa edizione del salone IBC di Amsterdam era stato presentato un prototipo di una chiavetta USB per la ricezione DRM+ sul computer, ma non si è saputo altro sulla tempistica e niente si sa sull'eventuale possibilità di effettuare un upgrade del DR111 per renderlo compatibile con il DRM+
Per quanto uno si sforzi di essere ottimista, le prospettive dello standard DRM non sono incoraggianti. Anche leggendo le osservazioni del Broadcasting Board of Governors in merito ai volumi di ricevitori a onde corte convenzionali effettivamente in funzione, non credo proprio che per l'emittenza internazionale il DRM possa rappresentare, ormai, una ragione solida per il mantenimento di servizi che vengono sospesi a prescindere. Un singolo ricevitore da 200 dollari non cambiano di molto le potenzialità del mezzo nelle aree più povere e politicamente critiche né del resto una radiofonia internazionale in qualità digitale sembra avere molte possibilità di scatenare l'interesse da parte degli ascoltatori nelle nazioni evolute.
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