Davvero preziosa per la storia delle comunicazioni radio della guerra partigiana la pubblicazione che Aldo Moroni mi ha segnalato questa mattina, dopo le celebrazioni del 25 aprile nella zona di Olgiate Olona, che ebbe una notevole importanza nel corso del conflitto a causa della fiorente industria aeronautica della provincia varesina. A Olgiate, cuore della Repubblica Sociale creata da Mussolini e i suoi alleati nazisti, furono addirittura trasferiti gli impianti a onde corte di Prato Smeraldo, poco dopo lo sfondamento del fronte a Cassino. Da quella località la nuova "RAI" che aveva preso il posto dell'EIAR, diffuse le trasmissioni di Radio Tevere, emittente fascista che fingeva di trasmettere clandestinamente dai territori già liberati dagli alleati. Fu poi da questa località a nord di Milano che i Partigiani annunciarono, la sera del 25 aprile '45 l'avvenuta insurrezione contro i tedeschi e i repubblichini. L'impianto di Olgiate, ribattezzato Radio Alto Milanese, venne captato sulle onde corte in Italia e in Europa, tanto che la BBC e i giornali del centro e sud Italia il giorno successivo, il 26, poterono dare la notizia della Liberazione, quando anche la stazione a onde medie di Milano riuscì a trasmettere l'annuncio.
La storia viene raccontata in dettaglio da Mario Colombo e Paolo Paoletti, in un opuscolo celebrativo pubblicato per conto dei Comuni di Olgiate Olona, Gorla Maggiore e Gorla Minore e intitolato "La radio della Liberazione. Da Radio Tevere a Radio Busto Arsizio". Il sottotitolo fa riferimento a una circostanza poco nota: per un mese, fino al 23 maggio del '45, Busto Arsizio ebbe una emittente autonoma, prima che il CLN decidesse di smantellare la stazione. In quello stesso mese di maggio a Roma venne messo in funzione un nuovo impianto a Prato Smeraldo, località che restò in funzione fino alla decisione, cinque anni fa, di spegnere definitivamente le onde corte della RAI.
Il volumetto di Colombo e Paoletti si può consultare gratuitamente su Scribd e un link permette di scaricarne, sempre gratuitamente, il pdf. E' una pubblicazione molto ben fatta, con diverse fotografie e riproduzioni di documenti ufficiali. Oggi di quella postazione è sopravvissuto un unico rudere, quello della cabina elettrica che alimentava il trasmettitore. All'epoca non esistevano neppure gli studi, che erano stati invece allestiti in una scuola elementare di via Ripamonti a Milano (la bassa frequenza dei programmi arrivava a Olgiate via cavo). Nell'immagine tratta da Google Maps si vede quello che doveva essere il campo con i due tralicci di Radio Tevere. Sullo sfondo a sinistra, c'è la piccola costruzione gialla della cabina elettrica.
1 commento:
C'è da fare una doverosa rettifica: la visualizzazione del libro è gratuita, lo scaricamento no.
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