24 luglio 2006

(E)venti di guerra


Il Medio Oriente è tanto per cambiare di nuovo in fiamme e in questi casi nell'etere si incrociano frenetici flussi di comunicazioni pubbliche e soprattutto "private". Che cosa si può ascoltare su questo secondo versante? Gli esperti di utility DX suggericono una quantità di frequenze HF, riferibili non solo alle forze aeree e navali israeliane, ma anche a tutte le attività di supporto che in questo momento coinvolgono numerose nazioni impegnate nella complessa evacuazione dei loro concittadini dal Libano. I più esperti non si accontentano delle onde corte. L'altro giorno sul blog di Larry van Horn, Mt-Milcom, c'era un bel post sul satellite militare italiano, il Sicral. In effetti, se è vero che il grosso delle comunicazioni tattiche di questo genere è migrato sui transponder satellitari, la natura di queste trasmissioni richiede l'uso di equipaggiamento portatile e questo significa a volte dover scegliere frequenze e modalità che facilitano il monitoraggio. Quello dell'ascolto dei canali voce dei satelliti militari in banda UHF è una nuova, affascinante branca dell'hobby. Personalmente ne so pochissimo e non ho mai sperimentato direttamente la ricezione. Posso solo suggerire qualche link, come UHF-Satcom, dove vengono anche fornite le istruzioni per realizzare semplici antenne direzionali (il ricevitore può anche essere un semplice scanner). Secondo Satellitenwelt (purtroppo un sito tutto in tedesco) i tre segmenti di frequenze da tenere d'occhio sono i 243-272 MHz (satelliti geostazionari), i 272-273 e i 387-390 MHz. Spiegazioni generali sulle comunicazioni satellitari militari si trovano su http://milsatcom.tripod.com/milsatcom_warfighter/ e sul sito dell'organizzazione FAS, che riprende e spiega le categorie della National Security Space Roadmap americana. Per altre informazioni e liste di distribuzione di notizie si veda anche il sito Hearsat.
Scendendo un po' di frequenza, vi suggerisco l'altro post di Larry, con una impressionante lista di frequenze HF e low-VHF terrestri. Poco sopra i 30 MHz in questa stagione si possono sentire gli skip E-sporadici di molte comunicazioni militari mediorientali, in Narrow FM. Tra i 30 e i 34 MHz ci sono moltissimi canali israeliani. Ovviamente si tratta di comunicazioni in ivrit tutte codificate, ma il loro ascolto è molto interessante e possibile anche alle nostre distanze, diversamente dalle comunicazioni VHF/UHF terrestri a frequenze superiori. Altre gamme di frequenza interessanti HF dovrebbero essere intorno ai 6.800 kHz e sui 9 e 11 MHz. La UNIFIL, la forza di interposizione ONU presente sul campo dal 1978 (e di cui fa parte lo sfortunato militare italiano ferito in questi giorni) era fonte in passato di ricezioni molto strane intorno tra i 18 e i 20 MHz. Ricordo i contatti e i phone patch verso le famiglie dei militari di nazioni come l'Irlanda, le Fiji e la stessa Italia. Oggi immagino che tutto sia passato su satellite o direttamente sul telefono cellulare.
I comuni mortali sono però affamati soprattutto di notizie e commenti e questi sulle onde corte non mancano. L'ultima schedule in onde corte di Kol Israel si trova su Israel Radio. Da non trascurare la radio dell'esercito, Galei Tsahal, ripetuta su 6973 kHz tra le 16.30 e le 03. Molto israeli pop e notizie, ma tutto in ivrit e in modulazione USB. A partire dalle 19 Radio Damascus trasmette in diverse lingue occidentali su 9330 e 12085 kHz. Tra le 13 e le 16.30 Radio Amman dovrebbe trasmettere in inglese su 11690 kHz. Radiofonicamente parlando, invece, il Libano è una nazione ostica. Sulla carta, l'unico segnale che possa arrivare lontano è quello della frequenza in onde medie di Radio Libano, emittente di stato, su 837 kHz. Ma non esistono segnalazioni recenti che possano aiutarci a stabilire l'effettivo stato di attività di questo impianto. Ho un ricordo personale molto divertente legato a una vacanza a Cipro, una decina d'anni fa, con molte stazioni anche libanesi ascoltate in FM in condizioni tropo e immagino che da allora, con la maggiore stabilità politica e l'uscita delle forze siriane, le stazioni commerciali FM libanesi siano entrate in una fase di prosperità. Ma non sono ascolti replicabili alle nostre distanze.

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