Ho trovato in questi giorni un interessante servizio, il Maritime Access and Retrieval System (MARS) ospitato sul sito ufficiale dell'ITU di Ginevra, con molte informazioni sulle stazioni costiere e sui loro servizi a supporto della navigazione marittima civile, mercantile e di diporto. Ci sono arrivato casualmente attraverso il sito dell'amministrazione marittima svedese, che stavo esplorando alla ricerca di informazioni sui servizi Navtex. In questi giorni su 518 kHz sono riuscito a decodificare due stazioni svedesi e due norvegesi e recentemente ho visto che dalla Svezia è arrivata una interessante conferma proprio relativa al Navtex. Si veda al proposito, tra i miei link, il sito di Francesco Cecconi che ha inviato il suo rapporto allo stesso indirizzo postale riportato dal World Navtex Masterdatabase di Alan Gale, la lista definitiva di questo servizio, che utilizza per le sue trasmissioni il sistema radiotelegrafico Sitor B/Fec. Ricordiamo qui che le trasmissioni Navtex sono strutturate per "navarea", in cui ricadono le relative stazioni costiere e in time slot di dieci minuti distribuiti sull'arco delle 24 ore e utilizzati dalle stazioni a rotazione. In ogni dato slot possono operare gruppi di tre-sei o sette stazioni appartenenti a navarea diverse, quindi con un po' di fortuna è possibile dare la caccia, a seconda della propagazione, a parecchie stazioni, sorvegliando il canale nelle ore comprese tra il tramonto e il successivo sorgere del sole. In teoria dovrebbe essere possibile effettuare ricezioni transatlantiche, ma tutto dipende dalla propagazione e dalla direttività dell'antenna utilizzata.
Tornando al famoso sito dell'ITU, si tratterebbe di una versione online della lista cartacea di stazioni costiere che l'organismo dell'ONU vende a una settantina di franchi svizzeri. Probabilmente le informazioni non sono tutte riportate online, ma la quantità di dati, incluse le frequenze HF e VHF utilizzate, è notevole.
Come notevole è la mole di informazioni che le già citate amministrazioni marittime rendono disponibili sui propri siti Web, quasi sempre in lingua inglese. Quello svedese ha per esempio una sezione dedicata al Navtex da cui ho prelevato la bella cartina che potete vedere qui, insieme a una analoga carta della guardia costiera greca. Si possono imparare molte cose sui moderni ausili alla navigazione leggendo queste mappe riassuntive e molti siti ufficiali marittimi offrono questo tipo di informazioni. La prima cosa che si impara è che purtroppo molto traffico, forse la maggior parte dei volumi di traffico, avviene in modalità dati. I bollettini e gli avvisi vengono diffusi in Navtex, mentre per le chiamate di allarme e soccorso si usano i canali Digital Selective Calling (per la decodifica su Windows via Soundblaster c'è il bellissimo programma DscDecoder). Il che rende il monitoraggio un po' più macchinoso e complesso, ma per certi versi anche più divertente. E a proposito di divertimento: guardate questo strano, ma presumo efficace, emulatore di un apparato DSC VHF messo online da una scuola di vela di Portorose, in Slovenia. Per fare pratica di comunicazione vocale e "distress" secondo il sistema GMDSS potete accedere la radio virtuale di E-GMDSS!
Come notevole è la mole di informazioni che le già citate amministrazioni marittime rendono disponibili sui propri siti Web, quasi sempre in lingua inglese. Quello svedese ha per esempio una sezione dedicata al Navtex da cui ho prelevato la bella cartina che potete vedere qui, insieme a una analoga carta della guardia costiera greca. Si possono imparare molte cose sui moderni ausili alla navigazione leggendo queste mappe riassuntive e molti siti ufficiali marittimi offrono questo tipo di informazioni. La prima cosa che si impara è che purtroppo molto traffico, forse la maggior parte dei volumi di traffico, avviene in modalità dati. I bollettini e gli avvisi vengono diffusi in Navtex, mentre per le chiamate di allarme e soccorso si usano i canali Digital Selective Calling (per la decodifica su Windows via Soundblaster c'è il bellissimo programma DscDecoder). Il che rende il monitoraggio un po' più macchinoso e complesso, ma per certi versi anche più divertente. E a proposito di divertimento: guardate questo strano, ma presumo efficace, emulatore di un apparato DSC VHF messo online da una scuola di vela di Portorose, in Slovenia. Per fare pratica di comunicazione vocale e "distress" secondo il sistema GMDSS potete accedere la radio virtuale di E-GMDSS!
Tags: radioascolto, radiofonia, radio, dxing
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