21 febbraio 2010

Faroer in onde medie, finalmente in Italia

Finalmente sono riuscito ad ascoltare qui in Italia, in onde medie per giunta, le Isole Faroer. Ci sono stazioni radio che non sono per forza molto lontane, ma che riescono a sfuggire al corteggiamento più assiduo. Sono diversi anni ormai che non riesco ad ascoltare la radio seriamente con una certa regolarità, Milano è un disastro di rumori elettrici che oblitera anche i segnali più forti. Venirmene qui in Liguria, dove sono adesso grazie ai giorni di carnevale, è diventato quasi altrettanto proibitivo a causa del lavoro e delle beghe famigliari. Così il mio corteggiamento nei confronti delle stazioni rare, che magari non sono mai riuscito ad ascoltare, può essere tutt'altro che assiduo.
Alla fine però sono riuscito a ricevere alle mie abituali latitudini la frequenza in onde medie delle Faroer, su 531 kHz. L'avevo già ascoltata dalla Finlandia, nel corso delle mie DXpedition, ma farlo qui, nelle difficilissime condizioni di interferenza sul canale è una vera soddisfazione. Fino a qualche tempo fa, a causa della presenza del trasmettitore di Beromünster dalla Svizzera, i 531 erano praticamente proibitivi, anche dopo che le isole del Mare del Nord hanno aggiornato il loro impianto e aumentato la potenza a 100 kw. Quella delle Faroer è diventata una delle antenne più potenti su quel canale, ma riuscire a superare il segnale della Romania, della Spagna e di molte altre nazioni per arrivare sin qui diventa un vero terno al lotto.
E' avvenuto ieri, sabato 20 frebbraio, verso le 17 UTC, e l'identificazione è riuscita solo grazie alla possibilità di confrontare la mia registrazione alla radio con lo streaming di Kringvarp Føroya su Web. Provateci anche voi, utilizzando possibilmente le cuffie. Qui sotto c'è un primo spezzone audio con una debole musichetta folk eseguita alla fisarmonica, distinguibile sotto RNE 5 dalla Spagna. Lo stesso brano l'ho riprodotto di seguito dal flusso Internet. Non vi pare lo stesso?





Questa invece è una canzone pop che ho registrato prima delle 17 UTC. Qui si sente l'interferenza rumena:







4 commenti:

Marco IZ1DFF ha detto...

Complimenti per la costanza e...la fortuna! Quale era il tuo setup al momento dell'ascolto?

Marco

Andrea Lawendel ha detto...

Il ricevitore utilizzato è un HDR (human defined radio) Icom R75 con una antenna a delta incrociate tipo K9AY (e l'ineguagliabile elettronica di Aldo Moroni). In effetti Marco nel nostro mestiere la fortuna ha un ruolo determinante, ma io preferisco sempre chiamarla effetto CIF: culo informato dei fatti. In questo caso i fatti sono una serie di valori geomagnetici tranquilli, la stagione e la conseguente dinamica della linea d'ombra, con le Faroer che entrano nell'oscurità con anticipo rispetto alla Spagna (molto più a Sud Ovest). Per tutto il resto, con un segnale del genere non puoi fare a meno di dover contare sulla fortuna.

soundsetting ha detto...

Affascinante. Si, tutta la spegazione geomagnetica (dispongo solo di un CNIF, ovvero di un C non informato dei fatti). E soprattutto la pervicacia con cui hai affondato l'orecchio sotto il segnale spagnolo. In effetti sembra proprio di distinguere in sottofondo lo stesso brano.
Sono molto lontano da questi obiettivi di pesca d'altura. E tuttavia la curiosità incalza. Avrei trovato un ricevitore Philips D2999. Ha una bella acustica. E' dotato di un vero woofer e di un tweteer frontale.

http://www.oldradios.co.nz/forsale/radios/d2999/index.htm

Suggerimenti?

Andrea Lawendel ha detto...

Soundsetting, che straordinario apparecchio quello che hai la fortuna di poter accendere. Se un poco posso intuire la tua predisposizione e le tue infinite curiosità - e se il luogo da dove ascolterai non è eccessivamente conurbato e intriso dei rumori (elettrici) della nostra civiltà - sono certo che scoprirai dei tesori. Che cosa suggerire? Dopo il tramonto le onde medie non rumorose si popolano di segnali ancora relativamente interessanti dal punto di vista musicale, penso in particolare all'intero arco del Nord Africa e all'area balcanico-slava. Purtroppo molti segnali potenti vengono da Francia, Germania e Spagna e non sono altrettanto interessanti. Attenzione a partire dalle liste più o meno ufficiali per arrivare alle stazioni (quello che si legge sulla carta non corrisponde sempre a quanto ti ritrovi in altoparlante o in cuffia), ma un ottimo punto di partenza è la Euro-African Mediumwave List del linguista fiammingo Herman Boel. Herman ha recentemente introdotto una piccola guida ai programmi più interessanti, per ora scarna, ma confido possa crescere.
Sulle corte, imprescindibile la lista delle trasmissioni delle emittenti internazionali (e molte locali) compilata da Eike Bierwirth. Anche qui, non tutto quello che vedrai scritto lo potrai ascoltare, le onde corte essendo regolate da cicli ben precisi e dai capricci della propagazione e delle interferenze, ma la lista di Eike (come vedrai è scaricabile in ordine di orario o frequenza) è utilissima per identificare con ottima approssimazione un segnale ascoltato al momento, conoscendo ora del giorno e, appunto, frequenza ascoltata (cosa che potrai conoscere facilmente grazie al display del D2999, sapendo che le emittenti internazionali nelle bande loro assegnate rispettano una suddivisione di canali di 5 kHz, mentre le onde medie europee e afroasiatiche hanno una canalizzazione di 9 khz di separazione a partire dai 531 kHz e fino ai 1602 kHz, oltre i quali tra l'altro opera una piccola multitudine di stazioni pirata greche e olandesi con musiche alquanto stravaganti). Se non hai soverchie difficoltà con l'inglese, una lettura affascinante per restare al passo dei contenuti fruibili attraverso le onde corte è la newsletter quasi quotidiana di Glenn Hauser, personaggio che difficilmente potremo mai sostituire. Devi cercare sul sito di Glenn, World of Radio e individuare l'archivio di "DX Listening Digest".
Sapere che la lettura delle mie farneticazioni possa averti indotto a cercare di esplorare lo spettro radio delle emittenti non vicine mi riempie di strano orgoglio confermando la mia longeva teoria sulle particolari affinità che accomunano queste voci lontane con le persone di insolito spessore.