10 novembre 2007

Le mie impressioni su Perseus


Ho approfittato del ritorno in treno da Roma oggi per stendere le mie annotazioni relative alle prove che ho avuto modo di effettuare con Perseus, la piattaforma SDR di Nico Palermo. Ringrazio Nico e Beppe Campana, distributore ufficiale del dispositivo, proposto a 799,0 euro. Le mie prove si riferiscono al software di controllo originale Perseus, sviluppato anch'esso da Nico Palermo. Perseus come front end può funzionare anche con Winrad di Alberto di Bene.
E' una recensione molto hands on, per niente strumentale e frutto di un test intenso ma durato pochi giorni (non avrebbe senso provare una Ferrari del genere sulle stradine strette e rumorose di Milano). Più una educated first impression che una vera recensione, a pensarci. Potete prelevare qui il documento. Ricordo che per discutere del nuovo front end SDR a conversione diretta è stato creato un gruppo su Yahoo.

5 commenti:

iKlee ha detto...

ciao andrea,
per questo tipo di radio siamo sempre a zero per il buon vecchio mac?

saluti

flavio

Andrea Lawendel ha detto...

No Flavio, anzi. L'uscita della nuova generazione Intel ha rimescolato le carte e la smazzata è molto favorevole. Un OM tedesco ha già realizzato un'alfa molto interessante per la demodulazione: http://homepage.mac.com/smrozek/downloads/sdrhelp.html
La community di SoftRock sta discutendo proprio in queste ore di porting da Linux di dttsp e SDR-1000... Insomma molte cose si stanno muovendo. Tieni conto anche della notizia che ho inserito nella mia recensione di Perseus, il software gira sotto WinXP/BootCamp su macchine Intel Dual Core. Non siamo ancora alla piena natività, ma è un passo avanti. Secondo me ne vedremo delle belle. Uno dei discussant sul newsgroup SoftRock confessa di essere sbarcato su OS X/Unix perché il Mac è un ambiente molto più orientato al programmatore. Certo, ci sono molte cose da fare (almeno immagino io) a livello di librerie e gestione dell'audio di OS X, ma come dimostra l'eccellente piattaforma DSP realizzata dall'amico Ken per il suo CocoaModem, non ci sono motivi per non vedere progetti interessanti per l'amato Macintosh. Grazie del tuo commento, cercherò di tenervi tutti informati sull'argomento.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti,

Perseus gira benone su iMac (dual core 2.66 GHz) con BootCamp.

Vabbè, non è Leopard, ma... :-)

73 - Marco IK1ODO

Anonimo ha detto...

Al di là delle indiscusse performances del Perseus, credo che il prezzo sia ancora poco abbordabile..in considerazione che si tratta comunque di una interfaccia RX da "attaccare" al PC, quindi di qualcosa che "dipende" da un altro oggetto (PC) che devi possedere a priori.
Credo che se prodotto in più larga scala.. dovrebbe avere un prezzo più basso.-
Spero abbassi il costo e.. solo così forse posso sperare di acquistarlo.. se no sarà retaggio di pochi... peccato.

Andrea Lawendel ha detto...

Considerato in senso assoluto il prezzo del ricevitore Perseus è piuttosto elevato, è vero. Ma mai come quando abbiamo a che fare con una software defined radio dobbiamo imparare a relativizzare. Non solo Perseus, dal punto di vista delle caratteristiche, è all'altezza di un ricevitore professionale di prezzo assai più elevato. Ma le sue capacità di catturare ampie porzioni di spettro ci consente di gestire una sessione d'ascolto come se fossimo seduti davanti a decine di ricevitori analogici e altrettanti registratori. Con Perseus potrei registrare l'intera banda delle onde medie, 120 canali (230 considerando i canali europei e quelli americani). E riascoltare ogni singolo canale come se fosse stato ricevuto con un ricevitore dedicato.
Un altro piano di relativizzazione è quello del modo in cui Perseus è stato concepito, fondendo in pratica tre diversi progetti: hardware, logica cablata (FPGA) e software. Tutti e tre i progetti sono di notevole complessità e nel caso di Perseus sono stati realizzati, in pratica, da una persona sola, Nico Palermo. E' un progetto assolutamente artigianale, con pochi elementi di reale "industrializzazione", forse solo la fabbricazione del board (che a ben guardare costituisce un quarto progetto complesso, vista la criticità del layout in queste situazioni). Se uno va a comperarsi il vestito da Caraceni, non può pretendere di pagarlo come alla Rinascente.
Le cose stanno evolvendo e probabilmente presto avremo ricevitori di questa classe a prezzi finali determinati da scale dei costi se non proprio industriali almeno semi-industriali.
Ci tengo a precisare: questa è la mia opinione, non un annuncio pubblicitario. Non mi viene in tasca niente.