11 novembre 2006

Chi l'ha sentito?


Ma insomma, questo DAB? Fuori dai confini della Gran Bretagna e di alcune altre nazioni che hanno portato avanti il discorso Eureka 147 (per esempio la Svizzera), sulla radio digitale a standard DAB non è ancora stato pronunciato un verdetto definitivo. In Italia la situazione langue da tempo immemorabile, con un assetto normativo che in linea di principio ha regolamentato la concessione di licenze (in banda L per il T-DAB) ma che di fatto si trova a far da vigile a un incrocio che non è attraversato da nessuno. In questo clima di stallo, c'è stata in questi giorni la notizia dell'approvazione del codec AAC+ da parte del consorzio WorldDAB Forum. Il quale consorzio ha anche deciso di cambiare denominazione, puntando adesso sulla sigla WorldDMB e rifacendosi più direttamente alle evoluzioni più recenti di Eureka 147. Sul sito del "nuovo" vecchio consorzio si trova anche un dettagliato comunicato in lingua italiana a proposito delle nuove codifiche audio. Anche le associazioni nazionali hanno rinnovato i loro siti Web. Si veda il caso del Club Dab e di Romadab, nato da una costola di EuroDAB (qui l'area DAB sul sito di RTL 102,5 emittente che almeno sta facendo del buon marketing su questo sistema). Volete un parere spassionato? Almeno dalle nostre parti: too little, too late. Sperando sempre di essere smentiti, beninteso.

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