24 novembre 2006

1957-2007, cinquant'anni nello spazio

Con un programma di Chris Bowlby BBC Radio 4 ha inagurato le celebrazioni del cinquantesimo dell'era spaziale. Il satellite Sputnik-1 fu messo in orbita dall'Unione Sovietica nell'ottobre del 1957 scatenando le reazioni, tra ammirazione, rabbia e paura, del mondo occidentale. From Sputnik to Satnav è una mini-serie radiofonica (qui la prima delle tre puntate andata in onda ieri, 23 novembre) che ripercorre con numerose testimonianze (tra cui quelle del figlio di Krushev, scienziato spaziale) le tappe dell'incredibile avventura, da quella prima sfera di metallo agli attuali, sofisticati satelliti per le telecomunicazioni, il posizionamento, l'esplorazione scientifica e geografica e lo spionaggio.
Sono andato a cercarmi qualche dettaglio sullo Sputnik, che era essenzialmente un radiotrasmettitore nello spazio. Per gli sperimentatori di questi oggetti era fondamentale poter monitorare in qualche modo le orbite, la velocità e le condizioni ambientali, per esempio la temperatura, intorno ai primi velivoli in grado di raggiungere quote così elevate. Così anche a bordo del primo satellite doveva esserci una radio. Pochi sanno che quel primo lancio scatenò la passione dei radioamatori, che subito cercarono di ascoltare il flebile segnale telemetrico trasmesso su due frequenze intorno ai 20 e i 40 MHz. Secondo la NASA i russi giocarono anche in questo senso un tiro mancino all'Occidente. Una commissione dell'International Geophysical Year aveva infatti deciso di utilizzare i 108 MHz come frequenza per la sperimentazione di veicoli spaziali. Un documento della CIA, desecretato pochi anni fa, illustra nel 1961, in alcune tabelle, le frequenze dei successivi satelliti sovietici. Lo splendido sito dello svedese Sven Grahn sulla storia dell'esplorazione spaziale presenta i dati in forma sintetica.
Per ascoltare il vagito del primo satellite artificiale, ecco una pagina che raccoglie alcune incisioni originali del radioamatore americano Roy Welch, che da Dallas ascoltò lo Sputnik su una frequenza di 20.007 kHz. Sembra che per consentire il monitoraggio del satellite persino la stazione di tempo e frequenza campione WWV spegneva il trasmettitore sui 20 MHz durante i suoi passaggi sopra l'orizzonte.

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