Mentre prosegue inesorabile lo svuotamento delle frequenze in onde corte un tempo utilizzate dai bradcaster internazionali (l'ultimo big entrato ufficialmente nel mirino dei tagli governativi è Radio Australia, che vede minacciata la sua presenza sulle onde corte dopo la soppressione di molti contenuti prodotti espressamente per questo medium), anche la radiofonia a onde medie va incontro al suo destino di obsolescenza. La decisione da parte del gruppo Disney, pronto a vendere il suo network radiofonico tematico rivolto ai teenager e alle loro famiglie (23 stazioni in AM e una in FM, ad eccezione dell'hub di Los Angeles probabilmente utilizzato per lo sviluppo dei contenuti), per focalizzarsi esclusivamente sull'online. sta facendo discutere negli Stati Uniti. Gli esperti dell'associazione dei broadcaster, il NAB e del Radio Advertising Bureau, hanno per esempio messo a punto un sito web per sostenere l'ascolto della radio: Radio Heard Here.
Ma un altro massmediologo, Mark Ramsey, sostiene che iniziative come queste e di conseguenza anche lo sdegno e il senso di allarme per la cessione delle stazioni di Radio Disney, partono da un errore di fondo: la confusione tra canale di distribuzione e contenuto. I giovani non sono più interessati alla radio sulle onde medie, preferiscono andare altrove, in particolare su Internet, per trovare ciò verso cui nutrono un autentico interesse.
«Disney is all about consumers and their interests and connecting the dots between them. Disney is about producing and distributing content to audiences who salivate for it via the most effective and efficient means possible. Indeed this is the problem. Radio companies think they’re in the “radio business” rather than the same business Disney is in, producing and distributing content to audiences who salivate for it via the most effective and efficient means possible.This was fine when distribution was scarce and expensive. But what about now that distribution is abundant and relatively cheap? Now the real value in legacy distribution channels is your ability to be a gatekeeper for the content that sparks the passions of your audience, and the real obligation of the custodians of those channels is to build, grow, or buy new and rising distribution links to your consumers before your competitors do...»
scrive Mark. E non possiamo dargli torto. Disney non rinuncia ai contenuti di intrattenimento e musicali diffusi oggi via radio, semplicemente spegne le onde medie perché da questo canale non passa più nulla se tra le orecchie c'à una testa di quindici anni. Cose come il Radio Disney Music Award continuano a essere fruibili attraverso la rete o sui canali satellitari di Sirius XM.
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