21 agosto 2014

La Groenlandia riaccende le onde medie: hanno vinto i marinai rimasti senza frequenze

In piena controtendenza con il resto del mondo che sembra aver messo sulla radiofonia in onde medie una pesante pietra tombale, l'amministrazione della Groenlandia e l'ente trasmissivo KNR tornano sui loro passi. Stig Artvig Nielsen, noto DXer danese, annuncia sulla lista MWDX che tre frequenze in onde medie groenlandesi verranno riattivate dopo uno spegnimento deciso qualche anno fa. KNR, secondo Stig Artvig, avrebbe ceduto davanti alle proteste dei naviganti che non riuscivano più a ricevere il segnale dell'emittente durante la navigazione. Sarebbe stato anche diffuso un calendario per la riattivazione dei tre impianti, per i quali viene specificata la località ma non ancora la frequenza (è presumibile che verranno ripristinate quelle orginariamente assegnate dall'ITU:

 
Qeqertarsuaq - anytime between October 1st and December 1st 2014
Nuuk  - anytime between January and March 2015
Simiutaq, Qaqortoq –  approx.  June 1st 2015
 
No frequencies nor powers were quoted, but previously they were:
 
Qeqertarsuaq –  650 kHz (5 kW)
Nuuk  - 570 kHz (5 kW)
Simiutaq, Qaqortoq – 720 kHz (10 kW)
 
I 650 kHz rappresentano la frequenza a suo tempo più "facile" da ascoltare in Europa. Anche se stiamo parlando comunque di un ascolto molto complicato, gli appassionati di radioascolto estremo stanno festeggiando questo ritorno. A parte qualche trasmissione sulla frequenza marittima prossima ai 4 MHz e ai radiofari, i segnali radio dalla Groenlandia erano spariti del tutto. 
Quello che interessa più in generale è la successione degli eventi: un taglio evidentemente deciso ex ante con l'esclusivo obiettivo di risparmiare un po' di risorse finanziare, la protesta che segue la constatazione di una altrettanto palese carenza di copertura e la decisione di ritornare a utilizzare un impianto che aveva le sue buone ragioni di esistere. Gran parte delle manovre di "razionalizzazione" cui abbiamo assistito in questi anni sulle frequenze comprese tra 500 kHz e 30 MHz, dove fino agli anni '90 operavano tantissimi servizi locali e decine e decine di broadcaster internazionali, è stata motivata con il solito mantra: la radio è un medium vecchio, specialmente sulle onde medie. In parecchie situazioni questa formula ha il suo fondamento. Il pubblico giovanile preferisce altre modalità di consumo dei contenuti audio e informativi e per gli ascoltatori che risiedono nei grandi agglomerati urbani (e persino nei centri di dimensioni più piccoli), le frequenze "basse" delle onde medie sono molto disturbate. Ma ho la sensazione che in molti casi specifici la chiusura degli impianti e spesso l'abbattimento delle antenne vanno di fatto a impoverire un servizio che ha ancora una propria destinazione d'uso per quanto riguarda i contenuti locali. Non parliamo poi delle onde corte, la cui efficienza viene completamente sottovalutata dagli "esperti" che devono giustificare i succitati tagli con i loro "studi". Il caso della Groenlandia purtroppo non potrà costituire un precedente, certamente nessun ente radiofonico pubblico importante seguirà l'esempio di KNR. Ma la storia del ritorno alle onde medie da parte del Grande Nord groenlandese fa pensare.

11 commenti:

Fabrizio ha detto...

Sarebbe bello se riaccendessero anche il servizio in onde corte per i naviganti, ma probabilmente è chiedere troppo.

Andrea Lawendel ha detto...

Sigh, la mia conferma risale al 2006...

Fabrizio ha detto...

Le frequenze usate erano quelle del network per le comunicazioni di emergenza nell'entroterra ghiacciato. Probabilmente le onde medie copriranno di nuovo bene anche la terraferma, mentre le emergenze continueranno ad andare via satellite. Però se i marinai organizzassero una petizione...

Andrea Lawendel ha detto...
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Andrea Lawendel ha detto...
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Andrea Lawendel ha detto...
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Andrea Lawendel ha detto...
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Andrea Lawendel ha detto...
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Andrea Lawendel ha detto...

La sfilza di commenti "eliminati dall'autore" è conseguenza di una discussione suscitata a proposito del secondo intervento di Fabrizio. Mi scuso per la mia vis polemica forse eccessiva con l'interlocutore che poi ha deciso di rimuovere tutti i suoi commenti, rendendo obsoleta la presenza - ormai decontestualizzata - delle mie controrisposte. Conservo solo queste poche precisazioni perché contengono informazioni che potrebbero essere utili. La frase di Fabrizio "le frequenze usate erano quelle del network per le comunicazioni di emergenza nell'entroterra ghiacciato" si riferisce a trasmissioni che KNR - che è un broadcaster! - ha effettuato per una decina d'anni su frequenze HF originariamente utilizzate dagli "ice team", le squadre di intervento per le emergenze-ghiaccio a terra. Ulteriori notizie su queste frequenze si trovano qui:

http://monitor-post.blogspot.it/2011/03/freqs-used-in-greenland.html

Per capirci ancora meglio bisogna risalire ulteriormente nel tempo. Nel 2002 (vedi http://www.dxing.info/community/viewtopic.php?t=218) KNR annuncia di aver ripreso a trasmettere in onde corte due notiziari giornalieri, utilizzando appunto le frequenze (allora erano i 3812 kHz, anni dopo spostati su 3815) in USB. Malgrado la modulazione "professionale", si trattava effettivamente di notiziari e generici bollettini meteorologici il cui target erano le vaste aree dell'entroterra e, a quanto era dato di sapere, i naviganti in mare. Prima del 2002 KNR aveva infatti spento le sue tre frequenze storiche in onde corte, i 3999, 5980 e 9575.
Le trasmissioni HF di KNR sono andate avanti, con qualche pausa e il cambiamento di frequenza a 3815, fino al febbraio del 2011. In quella data, come scriveva il solito Stig Artvig Nielsen, KNR cessa - su decisione del ministero delle infrastrutture e trasporti del governo locale - le trasmissioni in onde medie e il relay sui 3815U. Stig precisava anche che "after February 11 2011 KNR will only be available via Low Power FM-radio in inhabited areas of Greenland. Thus no coverage of the waste country outside the towns and villages - and KNR will no longer be available for the fishermen at sea nor the Inuit population in Canada ... Weather forecasts will be available for fishermen and others via VHF coastal radio. Full report (in Danish) here: http://www.radionyt.com/artikel/default.asp?id=18070
Gli "ice team" groenlandesi non operavano dunque su frequenze marittime, poiché il loro intervento avveniva sulla terra ferma e come specificato da Fabrizio e da Btown Monitoring nel primo link fornito, ormai "the major part of the communication is performed using BGAN and Iridium satellite communication".
Aggiungo che al ripristino delle onde medie (anche in seguito - come rileva oggi Stig - a proteste per la cattiva copertura "on the sea"), potrebbe in linea di principio verificarsi anche quello delle HF, sempre che il network degli ice team non sia stato completamente smantellato. Ma non mi pare una possibilità concreta, anche con l'eventuale mobilitazione dei marinai auspicata da Fabrizio. La decisione di KNR di utlizzare le onde corte non riguardava le autorità marittime, che comunque, insieme alle frequenze MF/HF assegnate (http://www.soefartsstyrelsen.dk/AdvarslerEfterretninger/EfterretningerForSoefarende/Current/EfS%20A%202014%20UK.pdf) si servono ancora oggi degli impianti FM di KNR per diffondere alcune tipologie di avvisi e bollettini meteo. Si trattava di far arrivare i radiogiornali a una audience la più vasta possibile, inclusi i naviganti, utilizzando anche frequenze non broadcast.

Fabrizio ha detto...

Esattamente. Quel network è concepito per l'interno della Groenlandia, e ci sono apparati appositamente venduti già programmati per quelle frequenze. L'uso è per comunicazioni di utilità e di emergenza. Poi la rete è stata utilizzata anche in mare, visto che gli apparati erano disponibili. La radio nazionale groenlandese ha usato la rete per la diffusione di brevi notiziari, come servizio ausiliario.
Un network ibrido insomma, comunque non marittimo né di nascita né di concezione.
Comunque era l'unico modo per ascoltare la radiodiffusione groenlandese sulle onde corte e non mi dispiacerebbe se, appunto, questa possibilità ricomparisse. Ma è una solo flebile speranza, che ben difficilmente si concretizzerà.

Per il resto, ho molto ben presente l'ancora ampio utilizzo di MF e HF per le comunicazioni marittime.