16 aprile 2013

RaiWay e wi-fi: il progetto c'è, mancava la chiarezza

Torno sulla questione del presunto progetto per la distribuzione di accessi Wi-Fi attraverso l'infrastruttura di trasmettitori e ponti radio gestita per conto della RAI per RaiWay per fugare le molte perplessità che avevo espresso dopo la lettura di alcuni post di area M5S che "illustravano" l'iniziativa mirata a dare accesso wireless a larga banda a tutti i cittadini italiani. Ieri ero a Trento e a Riva del Garda per le iniziative a contorno dell'inagurazione dei nuovi servizi radiofonici digitali DAB+ nella Provincia Autonoma e ho potuto discutere con i tecnici RaiWay che finalmente hanno fatto chiarezza. Sono stato aiutato anche dai lettori che mi hanno rimandato a un articolo pubblicato in questi giorni da Corriere.it. In effetti un progetto c'era, anche se non su scala così estesa. Tutto parte dalla considerazione fatta dai dirigenti della azienda infrastrutturale per cui RaiWay con i suoi tralici è in grado di "vedere tutti i tetti d'Italia". Alcuni tetti, specie con il digitale terrestre, in realtà sono esclusi e devono ricorrere al satellite di Tivùsat ma diciamo che con buona approssimazione le circa 2.400 installazioni RaiWay hanno una vista ottica con quasi tutte le nostre abitazioni. 
L'eventuale progetto di copertura in termini di accesso wireless a Internet, al contrario di quanto era dato di capire attraverso la stampa, non prevede un intervento diretto di RaiWay, ma la possibilità per Wisp locali (Wireless internet service provider) che potrebbero accordarsi con RaiWay stessa per utilizzare sia i tralicci sia l'accesso alla rete di backhaul: termine più appropriato di backbone nel caso del wireless in the local loop e riferito alla tratta - cablata o a sua volta wireless - che connette l'hotspot in radiofrequenza alla dorsale vera e propria. Il tutto a costi a costi contenuti. Uno studio di fattibilità c'è, fatto da Uni Torvergata e sarebbe stato presentato anni fa a un convegno IEEE. In effetti, mi hanno spiegato, l'iniziativa non è stata pensata per WiMax di per sé, ma è tecnologicamente neutrale. La stessa RaiWay utilizza HyperLan per realizzare e distribuire la rete di controllo  e gestione dei suoi impianti.
In tutta questa faccenda spicca ancora una volta il livello di approssimazione e vaghezza che in genere circonda le notizie riferibili a progetti ad alto contenuto tecnologico. In questo caso a peggiorare la cosa c'è la scia di considerazioni che inevitabilmente segue le esternazioni di un movimento politico che si è spesso dimostrato aperto a una visione al tempo stesso miracolistica e complottistica della realtà. Una visione in base alla quale le soluzioni ai problemi più complessi sono sempre a portata di mano e non vengono attuate solo per esplicità volontà dei "poteri forti". L'offerta di soluzioni di accesso a Internet attraverso l'infrastruttura RaiWay è un'idea praticabile in molte situazioni, attraverso la collaborazione tra più attori. Si parla tra l'altro di una qualità di accesso di un certo tipo, non paragonabile a quella possibile con le tecnologie che si sono evolute nel frattempo, anche perché la proposta RaiWay nasce in anni in cui sigle come WiMax sembravano esprimere potenziali che non si sono mai concretizzati. Da qui a dire che "tutti gli italiani" potranno disporre di connessioni ad alta qualità versando una piccola somma addizionale oltre al canone televisivo ci fa entrare in un ambito speculativo in forte contraddizione con la natura ingegneristica dei problemi e della loro soluzione. Nel nostro nobile intento divulgativo, noi giornalisti dobbiamo sforzarci di ricordare sempre l'intima complessità delle cose.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Qui in Sardegna, ci sono già da anni diversi gestori di reti Hiperlan a 5Ghz, che trovano spazio in affitto su postazioni dove si trovano altri servizi tra cui emittenti radio tv, ponti civili e radioamatoriali, ecc...
Quindi alla fine, tanto rumore per nulla...in sostanza per la RAI è la scoperta dell'acqua calda :-)
L'utilità è sopratutto per le zone rurali, in quanto spesso chi abita in campagna si trova troppo distante dalla centrale. Ad esempio come nel mio caso... alla faccia dei 7 mega del contratto, non sono mai andato con l'adsl oltre 1,5-2 mega in download.

Cristian